Streghe Italia Fan Story
NUMERO 5

DISAVVENTURE DI UNA GIOVANE SCHIENA


Idea di partenza: Prue ha qualcosa che non va con la schiena…

Scritta nei mesi di maggio-giugno 2001

NOTA: Accanto al numero di ogni capitolo è scritto l'autore di quella parte del racconto.

DISCLAIMER
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utilizzati nei racconti presenti sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.

"Charmed" is a trademark of Spelling Television Production © 2001


CAPITOLO 1 (scritto da Kaos)

Riassunto: Prue ha qualcosa che non va con la schiena…
Fascia d’età : adatto a tutti.
Data : cominciato il 26 maggio 2001 alle ore 18.47 e finito alle 20.13

Come faccio a tornare a casa ?
Sono nella via più trafficata di San Francisco, appoggiata al muro come una mendicante e striscio, striscio, striscio nella speranza di arrivare a villa Halliwell.
Nessuno deve vedere la mia schiena, nessuno !
Procedo il più velocemente possibile, ma devo avere gli occhi anche sulle ginocchia per prestare attenzione ad ogni movimento altrui, se perdo la concentrazione sono finita.
Occhio al fattorino…uff, scampata.
Ormai manca poco, quasi ci sono…nooooo, il postino. Mi è ancora andata bene.
Assicurandomi con mille occhiate che non ci sia nessuno nei paraggi percorro con relativa tranquillità il vialetto di casa…Dan. Maledizione. Mi volto di scatto, appena in tempo per evitare l’irreparabile, e lo saluto con un secco cenno della mano.
Ma cavolo, levati dalle scatole invece di stare lì a guardarmi come un baccalà.
Siccome non ha nessuna intenzione di andarsene, e più sto ferma e più rischio, per coprire lo spazio che mi separa dalla porta d’ingresso cammino lateralmente, guardandolo fisso.
Arrivata…salva, per ora.
Tenendo sempre le spalle al muro cerco freneticamente le chiavi ma non le trovo…le ho lasciate dentro. O porca miseria, mi tocca suonare. Tastando alla cieca riesco a centrare il campanello e a farlo trillare.
Phoebe viene ad aprire, ma non vedendo nessuno sull’uscio rimane perplessa.
“Sono qui Phoebe, sono qui”.
“Prue ? Ma che ci fai lì ? Entra dentro invece di renderti ridicola”.
Rendermi ridicola…sapesse…
Beh, perlomeno non ci sono impiccioni in vista, posso assumere un atteggiamento un po’ più normale ; ponendomi di fronte a lei la esorto ad entrare.
“Perché devo entrare prima io ?”.
“Tu entra e non discutere, per piacere”.
Alzando gli occhi al cielo acconsente, per mia fortuna, e ritorna dentro…la seguo guardinga, sempre strisciando contro la parete, giusto per scongiurare ogni eventualità.
Quando finalmente poggio i piedi in casa non abbasso la guardia, essendoci delle persone il rischio non se n’è per nulla andato.
Rimango schiacciata contro la parete e, per sviare qualsiasi sospetto, cerco di intrattenermi facendo qualcosa, guardando vecchie foto incorniciate, osservandomi i piedi, facendo qualsiasi cosa per tenermi impegnata.
Phoebe se ne accorge dopo qualche istante : “Va tutto bene Prue ?”.
“Eh ? Ah sì, va tutto benissimo, grazie”.
“E allora perché te ne stai lì ferma ?”.
“…”.
“Dai, spostati da quel muro, è tutto impolverato”.
“Lasciami qui, ci sto tanto bene”.
“Non dire fesserie…”.
“Non sto dicendo fesserie, davvero”.
“Prue, cosa c’è che non va ? Sembri strana” mi chiede preoccupatissima.
“Niente, niente, sto benissimo” mi affretto a tentare di rassicurarla, se si insospettisse troppo sarebbero guai, e grossi.
Purtroppo la sua natura curiosa ha la meglio, ed avvicinandosi a me con uno sguardo a metà fra l’agitato e l’assetato di sapere non si rende conto del casino in cui sta per mettere me e se stessa.
“No Phoebe, allontanati, ti prego”.
“Avanti, smettila di fare la buffona. Ora lascia che guardi se c’è qualcosa che non va”.
Vai via, vai via.
Inizialmente mi scruta senza notare nulla d’anormale, poi sembra accorgersi del fatto che non le ho mai dato le spalle, così mi chiede : “E’ la schiena, vero ?”.
“E’ tutto ok, ma non devi guardarmi la schiena”.
“Sì sì, bello scherzo, ora voltati e fammi dare un’occhiata”.
“No no, non farlo”.
Paralizzata dalla paura non riesco a muovere nessun muscolo oltre a quelli della bocca, impegnatissimi nel tentativo di farla desistere dal suo nocivo proposito.
“Phoebe, non capisci, fermati, fermati”.
“Prue, calmati, so già che ci non ci sarà niente di strano, è un semplice controllo per mettermi l’anima in pace”.
Vedo al rallentatore i suoi movimenti : le mani che si allungano verso di me, il momento in cui mi afferra saldamente, mentre mi sta girando…al colmo della disperazione lascio andare un grande urlo : “Phoebe, se mi guardi la schiena morirò !”.
Ma il mio appello cade nel vuoto, e ormai è quasi riuscita a ruotarmi del tutto… 

Ricapitolando : la povera Prue ha “qualcosa” sulla schiena e deve cercare di impedire che qualcuno gliela guardi. Arrivata a casa, non senza difficoltà, il suo strano comportamento attrae l’attenzione di Phoebe che, nonostante i richiami della sorella, fa l’irreparabile e gliela sta per guardare…se dovesse riuscirci quel “qualcosa” salterebbe dalla schiena di Prue a quella di Phoebe, uccidendo la maggiore delle sorelle. Cosa succederà mai ora ?  

CAPITOLO 2 (scritto da MisterMoro)

Riassunto: Prue ha un "qualcosa" sulla schiena che se viene visto la ucciderà... e Phoebe lo sta per vedere...
Fascia d’età : adatto a tutti.
Data : giovedì 31 maggio 2001
Scelto tra 2 seguiti arrivati

Proprio mentre il suo sguardo indiscreto sta per posarsi sulla mia schiena, Phoebe viene percorsa da un fremito e i suoi occhi si chiudono: una premonizione mi ha salvato! Mi giro di scatto e mi accosto nuovamente con la schiena al muro. Phoebe si riprende ma sembra che il sangue abbia smesso di scorrerle nelle vene ed il suo sguardo è quello di chi si rende conto di essere stato sul punto di commettere un terribile errore.

Ph: "Oh mio Dio Prue.. stavo veramente per ucciderti! Ho visto tutto: ti giravo, ti guardavo la schiena e poi quel coso, quel simbolo si accendeva e tu cadevi a terra esanime.. Ma cos'è? Se volevi farti un tatuaggio potevi almeno stare attenta!"
Pr: "Phoebe non credo sia il caso di scherzare.. Ero in città in cerca dell'ispirazione per fare qualche foto e ad un certo punto un uomo mi si è avvicinato porgendomi un piccolo libro molto antico.. Mi ha detto di essere un angelo bianco inviato da Loro per restituirci un pezzo del Libro delle Ombre andato perduto e ritrovato in questi giorni durante delle ricerche.. Ho osservato la copertina e c'era quel simbolo, molto simile alla trisciale e così l'ho preso: l'uomo (credo fosse uno stregone in realtà) è corso via recitando una litania che assomigliava molto ad una maledizione.. Il simbolo si è illuminato e da quanto ho letto poi nella prima pagina del libretto si dovrebbe essere trasferito sulla mia schiena. Ed in più ho letto che se qualcuno lo vede allora chi lo ha disegnato addosso muore .."
Ph: "..e quanto ho visto nella mia premonizione conferma tutto in pieno.. Non hai trovato nient'altro nel libretto?"
Pr :"Solo frasi senza senso o in lingue sconosciute.."
Ph: "Credo sia il caso di andare in soffitta a consultare il nostro libro e di avvertire Piper perché  potremmo aver bisogno del potere del Trio.."
Pr: "Ok.. io chiamo Piper al P3, tu intanto inizia a cercare quel simbolo nel Libro delle Ombre.. ah, tieni anche questo, il libretto sarà sicuramente più utile a te che a me.."
Certo che l'idea di un tatuaggio non sarebbe mica niente male.. dopo aver risolto il problema ci farò un pensierino.. intanto chiamiamo Piper.. 555..73..76...
Pr: "Pronto Piper? Dovresti venire a casa.. Sì, lo se che stai lavorando ma è successa una cosina.. No, niente demoni.. mi hanno soltanto maledetto.. No, Phoebe sta bene.. Se vieni a casa ti spiego tutto.. Buona idea!! Lo chiamo subito.. Ciao"  

Pr: "LEO!! LEO!!" Una tenue luce eterea appare davanti ai miei occhi e Leo si materializza in salotto.. credo che non mi abituerò mai a questo suo modo di arrivare!
L: "Eccomi.. cosa succede?"
Pr: "Vengo subito al punto: uno stregone mi ha maledetto e mi ha "marchiato" con un simbolo sulla schiena.. se qualcuno lo vede io morirò"
L: "Wow.. cioè.. volevo dire.. come ti senti?"
Pr: "Per il resto va tutto bene.. Phoebe sta cercando una soluzione nel Libro delle Ombre e Piper sta arrivando.. non è che potresti fare anche tu delle ricerche? In particolare vorrei sapere se è vero che in passato una parte del Libro delle Ombre è stato smarrito.."
L: "Ok.. Vado.. Ehm.. non è che mi potresti salutare Piper?" Un sorriso sognante e innamorato compare sulle sue labbra mentre Leo si smaterializza e va via... 
Pr: "PHOEBE!! Trovato niente??"
Ph: "Sarà meglio che tu venga su in soffitta!"
Mi precipito per le scale con la speranza che la strega più documentata di casa abbia trovato la soluzione al mio problema.. ma appena vedo la sua faccina sconsolata capisco che non è così..
Ph: "Nel Libro delle Ombre né si parla del simbolo né si accenna a parti smarrite.. ho provato anche a rileggere il libro che ti ha dato lo stregone ma ho solo capito che il simbolo che hai sulla schiena si attiva con lo sguardo e può essere coperto dalla vista solamente con il metallo o con la pietra.. sai, ho sentito dire che quest'anno le armature medievali sono tornate di moda.." 
Phoebe sdrammatizza ma io sono convinta che ci deve essere una soluzione..
Ph: "In realtà credo di aver trovato un'altra soluzione" (Lo dicevo io!) " ma devi avere fiducia in me e nel mio ragionamento.. Ho pensato che se il problema è che nessuno deve vedere il simbolo basta fare in modo che il simbolo diventi invisibile almeno fino a quando non troviamo la soluzione definitiva.."
Ma certo se rendiamo il simbolo invisibile chi potrà vederlo: Phoebe sei un genio!!! Ma come ho fatto a non pensarci io??
Pr: "..Credo che il tuo ragionamento sia accettabile.."
Ph: "Ecco, ho scritto anche la formula.. Manca solo Piper!" Dal P3 a qui c'è una mezz'oretta di macchina e io non intendo aspettare tanto a lungo.. anche per sbaglio qualcuno potrebbe guardarmi la schiena..
Pr:" Credo che i nostri due poteri saranno più che sufficienti.. Cosa aspetti: recitiamola!"
Phoebe mi passa il foglietto sul quale ha scritto con il lapis la formula.. quante cancellature!.. Speriamo che abbia fatto un buon lavoro..
Ph - Pr: " Ok:

Ascolta queste parole ed il loro suono
Ascoltane la rima ed ammirane il tono.
Nascondi agli occhi ciò che non deve essere visto,
oscura ciò che è stato maledetto da un animo tristo.
Che cristallino come l'acqua esso diventi,
che sia puro come l'aria dei venti. 

..Oops.."
Oops? Perché oops? Ma se a me sembra che vada tutto bene!
Pr: "Ma cosa è successo? Non ha avuto effetto? I nostri poteri non sono stati sufficienti?" Phoebe contiene a stento una risata e cerca il mio sguardo ma non sembra trovarlo
Ph: "No.. i nostri poteri sono stati più che sufficienti.. anzi, sono stati talmente sufficienti che sei diventata… INVISIBILE!!.."

RICAPITOLANDO: Prue è stata maledetta da uno stregone che le ha anche lasciato un libretto antico che ha sulla copertina lo stesso simbolo che lei ha sulla schiena. In più, nel tentativo di aiutarla, Phoebe l'ha fatta diventare invisibile. Piper sta tornando a casa dal P3 e Leo sta facendo delle ricerche per conto delle sorelle: chi è lo stregone che ha maledetto Prue, perché ha maledetto proprio lei, perché le ha lasciato quel libretto, che significato ha quel simbolo? A voi la risposta...

CAPITOLO 3 (scritto da Silvia)

Riassunto: Prue ha uno strano simbolo sulla schiena che la ucciderà se qualcuno lo vede, ma dopo un incantesimo di Phoebe è diventata invisibile…
Fascia d’età : adatto a tutti.
Data : 2 giugno 2001
Scelto tra 2 seguiti arrivati

INVISIBILE?! Come ho fatto a diventare INVISIBILE? Com’è potuto accadere? E ora come faccio con il lavoro? Se non concluderò entro domani quel servizio fotografico verrò licenziata! Devo assolutamente tornare come ero prima, c’è in gioco il mio lavoro. Poi stasera devo uscire con Alan… Certo, tornare ad essere visibile comporta un sacco di rischi, però se ci starò attenta riuscirò ad evitarli. In fondo ho corso rischi ben maggiori di questo in passato!
“Phoebe, fammi tornare come ero prima!”
“Cosa?”
“Avanti, hai capito benissimo: devi trovare un incantesimo che mi faccia tornare visibile!”
“Assolutamente no!”
“Perché?”
“Prue, ma non capisci? Se sei invisibile nessuno vedrà quello strano simbolo e tu non morirai!”
“Ti prego, Phoebe! Devo concludere quel servizio fotografico su San Francisco entro domani, altrimenti verrò licenziata! Troveremo un modo per nascondere il simbolo, ma io non posso rimanere invisibile!”
“Mi dispiace, Prue, ma io non ho voglio che tu muoia solo perché devi fare un mucchio di stupide foto che non interessano a nessuno!”
“Cosa hai detto?”
“Avanti, Prue, apri gli occhi. Tutti sanno quali sono i luoghi più conosciuti della nostra città, senza che ci sia bisogno delle tue foto. E poi nessuno legge la rivista su cui verranno pubblicate!”
La odio: come può dirmi delle cose simili?
“Grazie per questo incoraggiamento, sorellina”
“Prue, c’è in gioco la tua vita, che è certamente più importante di cento altri lavori! Non puoi rischiare così tanto!”
“Ho rischiato tantissime altre volte! E poi tu sei solo una piccola…”
“Prue, Phoebe, sono tornata! Si può sapere cos’è successo? Qualche demone in arrivo?”
Finalmente è arrivata anche Piper, ora le corro incontro e le racconto quello che mi è successo: sicuramente lei mi aiuterà a tornare visibile! Piper è più ragionevole di Phoebe, e poi lei sa cosa vuol dire perdere un lavoro a cui si tiene tantissimo! Spero solo che non si spaventi troppo per la notizia che devo darle… Ah, eccola lì in cucina!
“Piper, ascolta, è successa una cosa terribile…”
“Prue… io sento la tua voce molto vicina… ma non ti vedo…”
“Ecco, appunto, è questo il problema: un demone mi ha maledetto e sulla mia schiena è apparso uno strano simbolo che se verrà visto da qualcuno mi ucciderà. Ora, Phoebe mi ha fatto un incantesimo per far sparire questo simbolo e invece sono diventata tutta invisibile!”
“Cosa?”
“Prue, Prue, dove sei? Mi dispiace per quello che ti ho detto. Io ho esagerato! Perdonami, ti prego!”
“Non ditemi che avete litigato? In un momento così grave vi mettete a discutere?”
“La colpa è di Phoebe: le ho chiesto di annullare l’incantesimo perché ho un importante servizio fotografico su San Francisco da terminare entro domani, ma lei si è messa a dire che le mie foto sono inutili…”
“O Piper, sei arrivata finalmente! È successa una cosa orribile…”
“Si so già tutto. Me l’ha raccontato Prue.”
“E dov’è adesso?”
è qui, in questa stanza, ma non so dove precisamente.”
“Prue, ti chiedo scusa…”
“Non voglio le tue scuse, voglio tornare visibile!”
“Ma Prue…”
“Adesso basta litigare! Francamente, Prue, penso che Phoebe abbia ragione. Le tue foto non sono inutili e lei ha un po’ esagerato nel giudicarle: probabilmente l’ha detto solo per farti rinunciare all’idea che ti sei messa in testa. Però non puoi rischiare la vita per il tuo lavoro…”
No, non posso credere che anche Piper mi sia contro. E io che pensavo che mi avrebbe capita!
“Ah, così stai dalla sua parte?”
“Non sto dalla parte di nessuno, cerco solo di farti ragionare: la tua idea è folle!”
“Ma questo lavoro è importante per me, ci tengo tantissimo!”
“E noi teniamo a te! Proprio non capisci che tutto ciò che ti stiamo dicendo è solo per il tuo bene?”
“Se veramente mi voleste bene mi aiutereste facendo quello che vi ho chiesto!”
“Sei troppo sconvolta e non riesci a capire le nostre intenzioni. Forse è meglio che…”
“No, basta, non voglio più ascoltare le vostre stupide scuse: me ne vado!”
“No, Prue, aspetta! Dove vai?”
“Addio sorelline!”
Me ne vado, non so ancora dove, ma uscirò da questa casa. Non dovrei avere dei problemi a trovare una sistemazione, visto che nessuno mi può vedere! La convivenza con le mie sorelle è ormai diventata impossibile. E poi ormai mi sono stancata di essere una strega: questa cosa si intromette di continuo nella mia vita privata e io non posso più sopportarlo! Spero solo di trovare presto una soluzione a questo problema, così potrò definitivamente dire addio al mondo della magia!

Intanto in casa Halliwell Phoebe e Piper non sanno cosa fare, però…
“Leo! Ci hai spaventate!”
“Dov’è Prue? Devo parlarle subito.”
“Se n’è andata e non sappiamo dove cercarla, visto che è invisibile.”
“La colpa è mia, non avrei mai dovuto dirle quelle cose orribili sul suo lavoro…”
“Non è vero, Phoebe. La colpa è mia perché…”
“Non c’è tempo per discutere su di chi sia la colpa: vorrei non dirlo, ma stavolta siamo in un mare di guai…”
“Cosa vuoi dire?”
“Prue è stata maledetta da un demone, Krishner, che l’ha segnata con quel simbolo sulla schiena. Non so ancora perché lo abbia fatto, devo fare ancora alcune ricerche più approfondite. Per ora so solo che il simbolo è una trisciale maligna, che sta assorbendo la sua essenza positiva, quindi anche i suoi poteri di strega buona…”
“Cosa? Prue è senza poteri?
“E in più sta perdendo ogni sentimento buono che è in lei?”
“Proprio così…” 

Ricapitolando : Prue ha sempre lo strano simbolo sulla schiena ed è ancora invisibile. La situazione viene però complicata da un litigio con le sorelle, soprattutto con Phoebe, così decide di andarsene di casa e di darci un taglio con la magia. Però non sa che la trisciale maligna che ha sulla schiena le ha fatto perdere i suoi poteri e la sta rendendo cattiva. Cosa succederà a Prue, invisibile solo agli umani e quindi non ai nemici soprannaturali? E le sue sorelle come potranno aiutarla? Ai posteri l’ardua sentenza…

CAPITOLO 4 (scritto da Stefy)

Riassunto: Prue viene maledetta da un demone: sulla sua schiena compare un misterioso disegno. Se qualcuno lo vedrà lei morirà. Phoebe la rende invisibile per salvarla, ma Prue non sembra gradire l'intervento della sorella, e fugge di casa.
Data di composizione: 12 giugno 2001
Adatto a: tutti
Scelto tra 3 seguiti arrivati

Vagavo ormai da qualche ora per le strade di S. Francisco, osservavo la gente che camminava frettolosamente, avevano tutti lo stesso sguardo perso nel vuoto. Erano strani fantasmi che apparivano e scomparivano in un attimo. I loro occhi si incrociavano ma nessuno pareva accorgersi dell'esistenza degli altri. Tutti invisibili, gente fredda e vuota: indifferenza, ecco la parola adatta. Avevo combattuto per anni demoni orribili, rischiando mille volte di morire per questi esseri stupidi e insensibili. Da quel momento in poi non l'avrei fatto mai più… avrei solo voluto tornare visibile e condurre una vita normale.
Arrivai nei pressi di South Park, ormai era calata la sera. Il cielo stellato, l'aria tiepida, il profumo dell'erba appena tagliata… per quella notte avrei dormito sotto un albero.

Intanto a casa Haliwell le altre due sorelle non si davano pace, Phoebe aveva appena avuto una premonizione: Prue stava per essere attaccata da Krishner, il demone che l'aveva maledetta. Provarono a rintracciarla con il cristallo, ma rinunciarono dopo mezz'ora di tentativi andati a vuoto, sembrava che fosse svanita nel nulla. Provarono anche a lanciare un incantesimo per farla tornare, ma anche questo tentativo fallì.
PI: "Ho un brutto presentimento, forse non riusciamo a trovarla perché il demone l'ha uccisa"
Phoebe non rispose, abbassò lo sguardo senza proferir parola.
PI: "Ma no, che sciocche siamo! Prue è senz'altro viva, quella ragazza ha la pellaccia dura!"
PH: "Già hai ragione, e poi se fosse morta l'avrei visto nella premonizione"
PI: "Cosa hai visto esattamente? Hai capito dove poteva essere Prue? In un luogo chiuso… all'aperto…"
PH: "Credo fosse all'aperto. Era buio, ma ho intravisto degli alberi"
PI: "Poteva essere un giardino, oppure un parco… Ma certo! Che sciocche siamo! Qual è il posto dove va Prue quando è depressa e vuole rilassarsi?"
PH: "Alla pizzeria "Da Peppiniello"?"
PI: "South Park! Andiamo", urlò precipitandosi fuori dalla porta.
Che intuizione geniale avevano avuto le mie sorelline, mi conoscevano davvero bene, o meglio, credevano di conoscermi bene. Sapevano che quasi sicuramente ero a South Park, ma ci avrebbero messo un bel po’ a trovarmi: il parco aveva un' estensione di qualche Km quadrato.
Io intanto ignara di tutto sonnecchiavo sotto il mio albero, quando fui svegliata di soprassalto da qualcuno che mi chiamava insistentemente. Quando riaprii gli occhi davanti a me c'era quell'orribile demone che mi fissava. Mi alzai subito spaventata.
Krishner: "Hai dormito bene?" mi chiese con quel suo sorriso dai denti aguzzi
Tentai di scaraventarlo via, ma non si mosse di un millimetro, evidentemente ormai i miei poteri erano scomparsi del tutto.
PR: "Che cosa vuoi da me? Non ti è bastato quello che mi hai già fatto? Sono sola, senza poteri e invisibile agli umani"
Krishner: "Oh poverina, quanto mi dispiace! Comunque se sei sola e invisibile la colpa non è di certo mia. Per quanto riguarda i tuoi poteri… diciamo che se tu farai una certa cosa per me potrai riaverli"
PR: "No grazie, non ci tengo affatto. Voglio solo essere una persona normale, voglio essere lasciata in pace da demoni, angeli, o streghe che siano.
Mi guardò senza perdere quel sorrisetto idiota, sembrava conoscesse già la mia risposta.
Krishner: "E così vorresti diventare una comune mortale? Se è questo che vuoi io potrei accontentarti, posso toglierti la maledizione e farti tornare visibile, senza poteri e cose del genere, così non saresti più una minaccia per nessun demone. Ma a tutto c'è un prezzo"
Non mi sembrava vero, finalmente il mio sogno stava per avverarsi, e quelle sciocche delle mie sorelle non avrebbero potuto impedirlo. Sapevo che c'era qualcosa di sbagliato, che non avrei dovuto fidarmi del demone, ma ero come ipnotizzata dall'idea di essere una persona normale, o meglio, quel disegno sulla schiena mi impediva di ragionare, ero come drogata e ubriaca allo stesso tempo: avevo perso il senso della realtà.
PR: "Cosa devo fare?" chiesi ansiosa.
krishner: "Ti toglierò la maledizione, tornerai visibile e ti ridarò momentaneamente i tuoi poteri. Le tue sorelle sono qui. Devi trovarle e ucciderle. Quando l'avrai fatto ti toglierò i poteri per sempre e cancellerò dalla tua mente qualsiasi ricordo del passato. Ma se non ci riuscirai ti aspetta la morte."
Non rideva più, mi fissava con quei suoi occhi vuoti, privi di qualsiasi sentimento.
Uccidere Phoebe e Piper… esitai un attimo, la richiesta mi aveva preso alla sprovvista, ma poi prese il sopravvento il mio irrefrenabile desiderio e accettai.
Dopo pochi secondi il demone scomparve. Mi guardai le mani: potevo vedermi, ero tornata visibile! Provai a spostare un ramoscello vicino ai miei piedi, e questo si schiantò contro un albero a 50 mt. di distanza, ero anche più potente di prima.
Adesso non mi restava che trovare le due streghe che si frapponevano fra me e la libertà…
PR: "Phoebe, Piper! Sorelline dove siete?" la mia voce echeggiava nel buio, trasportata dalla brezza notturna. 

Ricapitolando: dopo il litigio con le sorelle Prue scappa di casa, vuole essere una persona normale! Decide di passare la notte sotto un albero di South Park, qui incontra il demone che l'ha maledetta il quale gli promette di realizzare il suo desiderio (diventare una comune mortale) a patto che uccida le sue sorelle. Prue accetta...

CAPITOLO 5 (scritto da Phoebe (la vera))

Riassunto: Dopo il litigio con le sorelle Prue scappa di casa, vuole diventare una comune mortale, passa la notte sotto un albero di South Park dove incontra il demone che l’ha maledetta il quale gli promette di farla diventare una mortale a patto che lei uccida le sue sorelle. Prue accetta.
Data di composizione: 19 giugno 2001 alle ore: 11.14
Adatto a: tutti
Scelto tra 2 seguiti arrivati

Ph: "Piper hai sentito?"
Pi: "Si, mi sembrava la voce di Prue!"
Ph: "Già, e qui nei dintorni!"
Pi: "E se fosse una trappola?"
Ph: "O, Piper non dire sciocchezze, perché Prue dovrebbe tenderci una trappola?"
Pi: "Non so, magari per quel litigio, forse se le presa troppo"
Ph: "Ma figurati! Si sarà calmata vedrai, adesso la riportiamo a casa e vedremo come farla "guarire" da quella maledizione!"
Pi: "Si, hai ragione!"
Ph: "Certo che ho ragione"
Cercano Prue e la trovano…
Pi: "Prue come ti senti?"
Pr: "Bene, benissimo Piper"
Pi: "Bene, allora vieni a casa con noi"
Pr: "No, vedi Piper, ce ancora una cosa che devo fare per sentirmi davvero bene libera"
Pi: "cos'è?"
Ph: "Su Prue diccelo, noi ti possiamo aiutare"
Pr: "Non credo!"
Pi: "Prova ugualmente"
Pr: "No, lo capirete presto anche se non ve lo dico, ma ora basta con le chiacchiere passiamo all'azione!"
La lotta sta per iniziare…
Ph: "Avevi ragione tu Piper, si vuole vendicarsi per qualcosa, era una trappola"
Pi: "Già!"
Pr: "O, no sorelline non dovete pensare questo, io non mi voglio vendicare, ma vedete se non vi uccido non potrò diventare un comune mortale!"
Pi: "E chi è che può realizzare il tuo sogno uccidendo noi?"
Pr: "il demone che mi ha maledetto, è lui che può farlo"
Ph: "Ma Prue, quello è un demone, come puoi credere che mantenga la sua promessa, è sicuramente una trappola"
Pi: "Già, ragiona Prue, lui vuole che tu uccidi noi perché poi lui possa uccidere te con più facilità, così tu non riusciresti a combatterlo" 
Pr: "No, state mentendo"
Ph: "Ragiona Prue perché dovremo mentirti?"
Pr: "Per salvarvi la vita"
Pi: "O come puoi pensare questo sorellina"
Arriva Leo che porta via le due sorelle (Piper e Phoebe).
Pi: "Leo grazie al cielo sei arrivato in tempo" 
Leo: Già, so tutto, è proprio come pensate voi, dopo che Prue avrà ammazzato voi, lui ammazzerà lei"
Ph: "Perché vuole ucciderci? Che cosa ne avrà dopo?"
Leo: "Questo non lo so ancora, comunque mi sto informando"
Pi: "Bene, ma adesso che facciamo con lei?"
Ph: "Giusto, lei non ci vuole credere"
Leo: "Lo so, è come se l'avesse ipnotizzata, ma ho scoperto anche come salvarla"
Pi: "Bene, benissimo Leo sei unico!"
Leo: "Ora vado da Loro, sento che mi chiamano, ci metterò poco"
Pi: "Si va"
Poco dopo…
Ph: "Allora porti buone notizie?" 
Pi: "Forza non perdiamo tempo andiamo!"
Leo: "No, non festeggiate tanto"
Ph: "Perché così pessimista?"
Pi: "Già stai tranquillo, riusciremo a salvarla"
Ph: "Dobbiamo riuscirci, è nostra sorella"
Pi: "E noi faremo qualsiasi cosa per salvarla, giusto Phoebe?"
Ph: "Giusto Piper!"
Leo: "No, no non avete capito, l'unico modo per salvarla è uccidere Krishner"
Ph: " E allora?"
Leo: "E allora… per ucciderlo ci vuole il potere del trio"
Pi: "?"
Ph: "?"
Leo: "Già, e non solo, ho scoperto che Krishner è mandato da Belthazor!"
Pi: "Cosa? Ma, ma Phoebe tu non l'avevi… ucciso?"
Ph: "Cosa?"
Leo: "Ora capite?"

Riepilogo: Prue accetta di uccidere le sorelle, quando le tre si incontrano Piper e Phoebe cercano di farla ragionare ma senza riuscirci, proprio quando stanno per combattere arriva Leo che porta via le due sorelle ancora sane; quello che pensavano Piper e Phoebe è vero, Krishner vuole ucciderle tutte e tre . C'è solo un modo per far rinsavire Prue, uccidere Krishner, ma i problemi perseguitano le sorelle Halliwell, infatti per ucciderlo occorre il potere del trio, e come se non bastasse Leo scopre anche che Krishner è mandato da… Belthazor, e lo dice alle due sorelle "rimaste" (Piper e Phoebe) le quali si stupiscono molto… specialmente Piper… immaginate perché… Cosa succederà adesso? Scopritelo voi!

CAPITOLO 6 (scritto da Silvia)

Riassunto: Prue è tornata visibile grazie alla promessa di uccidere le sue sorelle fatta al demone ed è molto più potente di prima. Piper e Phoebe la trovano e stanno per lottare, ma vengono salvate in extremis da Leo, che rivela loro che per salvare Prue devono uccidere Krishner con il potere del trio e che il demone è stato mandata da Belthazor…
Fascia d’età
: adatto a tutti.
Data: 22 giugno 2001

Belthazor… Quel nome provocò una fitta al cuore di Phoebe, che corse immediatamente nella sua stanza con le lacrime agli occhi.  
Piper: “Phoebe, dove vai?”  
La stava già inseguendo su per le scale, ma Leo la trattenne per un braccio e le disse: “Lasciala sola! Vai a riposarti anche tu, domani vi aspetterà una dura giornata!”  
Piper: “E se Prue attacca che faremo?”  
Leo: “Non attaccherà, non ti preoccupare. Lei immagina che voi la stiate aspettando, quindi non verrà. Buona notte.”  
Detto questo sparì, lasciando Piper molto confusa sul da farsi. Così decise di seguire il consiglio del suo fidanzato e andò a dormire. Intanto Phoebe nella sua stanza piangeva a dirotto: non si sarebbe mai aspettata un tradimento così dalla persona che amava. Lei lo aveva lasciato vivere e aveva creduto nella sua buona fede, e invece aveva sbagliato: avrebbe dovuto ucciderlo quando ne aveva avuto l’occasione. Era tutta colpa sua se ora Prue si trovava in questa situazione ed era compito suo mettere a posto le cose. Piper non doveva entrare in questa storia, non doveva rischiare la vita per colpa di un suo errore. E con tutti questi pensieri Phoebe si addormentò. Il giorno dopo Piper volle delle spiegazioni riguardo al fatto che Belthazor fosse ancora vivo.  
Piper: “Avevi assicurato che lo avevi ucciso e invece non è vero! Perché Phoebe?”  
Phoebe: “Piper, non ho potuto ucciderlo, io lo amo! Tu uccideresti Leo?”  
Piper: “Certo che no! Ma, a differenza di Cole, Leo è buono! Avresti dovuto ucciderlo!”  
Phoebe: “Lo so. Ti chiedo scusa. Vedrai che troveremo il modo di salvare Prue. Mi perdoni?”  
Piper: “Ma certo che ti perdono!”  
E con un abbraccio la pace fu fatta. Le due sorelle decisero di comportarsi come se nulla fosse successo: Piper andò al P3 per preparare il locale poiché quella sera era previsto un grande afflusso di gente, Phoebe andò all’università, o almeno fu questo che disse alla sorella. In realtà, dopo la partenza di Piper, corse immediatamente in soffitta per cercare di rintracciare Cole col cristallo: doveva parlargli, doveva farlo ragionare. Se lui non avesse mostrato neanche un briciolo di umanità nei suoi confronti, non avrebbe esitato neanche un attimo ad ucciderlo. Era così presa dai suoi pensieri che non si era accorta che il cristallo si era fermato e quando vide dove ebbe un sussulto: Cole si trovava in casa sua! Si girò di scatto e se lo trovò davanti.  
Cole: “Ciao Phoebe! Scusa se sono entrato senza permesso, ma la porta era aperta, così…”  
Phoebe: “Ciao Cole! Quanto tempo che non ci si vede!”  
Cole: “Già, hai ragione! Sarei voluto venire prima ma…”  
Phoebe: “… ma eri troppo occupato, giusto?”  
Cole: “Già, proprio così!”  
Phoebe: “Sì, eri troppo occupato. E dimmi, occupato a far cosa?”  
Cole: “Beh, niente di particolare…”  
Phoebe: “Niente di particolare, eh?”  
Cole: “Come mai usi quel tono di voce? Sei arrabbiata con me?”  
Phoebe: “Arrabbiata con te? Ma che dici! Perché dovrei essere arrabbiata? In fondo tu hai solo mandato un demone ad uccidere me e le mie sorelle…”  
Cole: “Io cosa?”  
Phoebe: “Non fingere con me, Cole. Io mi sono fidata di te, ti ho lasciato vivere, ti ho dato una seconda possibilità e tu mi hai tradito così, come se quello che c’è stato tra noi non contasse più niente per te!”  
Cole: “Aspetta, Phoebe! Sei arrivata a conclusioni sbagliate! Io… ho dovuto farlo!”  
Phoebe: “Non capisco, spiegati meglio!”  
Cole: “è una storia molto lunga. Quando sono andato via da San Francisco non avevo un posto dove andare. Molti demoni hanno cercato di uccidermi per quello che ho fatto alla Triade, ma io li ho uccisi tutti tranne uno, Krishner. Ormai credevo che per me fosse giunta la fine, invece il suo scopo non era distruggermi, voleva solo un piccolo aiuto da me.”  
Phoebe: “Quale aiuto?”  
Cole: “Voleva che gli dicessi qual era il vostro punto debole e come sconfiggervi. Ho dovuto dirglielo, altrimenti mi avrebbe ucciso! Io non credevo che sarebbe riuscito ad arrivare fino a questo punto: è un demone molto mediocre, è riuscito a mettermi con le spalle al muro solo perché ero ferito, altrimenti a quest’ora sarebbe già morto! Comunque ho un piano!”  
Phoebe: “Quale piano?”  
A poco a poco Phoebe stava riacquistando la fiducia in Cole, ma a pensarci bene non aveva mai dubitato di lui, era sempre stata sicura che ci fosse stato un errore e ora lui glielo stava dimostrando, mentre le spiegava il modo per salvare Prue.  

Intanto Prue si stava decisamente divertendo. Dopo la lotta mancata contro le sorelle era andata in giro per pub, discoteche e molti altri locali e aveva conosciuto molte persone simpatiche. Sì, le piaceva proprio la sua nuova vita e incominciava a pensare che i suoi poteri aumentati le facevano molto comodo e che le sarebbe dispiaciuto molto doversene liberare. Quella mattina stava gironzolando per il centro della città guardando le vetrine delle boutique e dispiacendosi di non essersi portata dietro nemmeno un blocchetto d’assegni uscendo da casa Halliwell, quando Krishner apparve e, tenendole una mano sulla bocca per non farla urlare, la trascinò in un vicolo cieco dove non c’era nessuno e le disse: “Ciao Prue! Ti stai divertendo? Beh, ti ricordo che non sei qui per divertirti, ma per uccidere le tue sorelle! Ti do tempo fino a mezzanotte di questo stesso giorno. Portami i loro cadaveri entro quell’ora sotto l’albero dove ti ho donato i poteri o ti ucciderò!”  
Come era arrivato, scomparve. Prue era di cattivo umore: quell’incontro le aveva rovinato la giornata! Non le interessava più uccidere le sue sorelle e diventare mortale, voleva rimanere esattamente come era adesso: libera e potente. Nella sua mente ormai c’era solo un obiettivo: uccidere Krishner!  

Ormai era sera e Piper era tornata dal P3. Entrando in casa sentì delle allegre risate provenire dalla cucina. Vi entrò e vide Phoebe e Cole intenti a preparare alcune pozioni magiche.  
Piper: “Cosa ci fa lui qui?”  
Phoebe: “Cole mi ha spiegato tutto. C’è stato un errore e ha assicurato che ci aiuterà ad uccidere Krishner e a salvare Prue.”  
Piper: “Mi dispiace. Non gli credo. Se non sbaglio è stato lui a mandarci questo demone tra i piedi. Ti sta mentendo, come ha fatto l’ultima volta. Questa è una trappola. Lui è malvagio!”  
Cole: “Non è vero. Non è una trappola e io non sono cattivo, ma per salvarmi ho dovuto fare quello che ho fatto.”  
Phoebe: “Avanti, Piper. Fidati di me, ti prego! Forza, andiamo! Ti spiegheremo tutto strada facendo. Non c’è tempo da perdere! Le pozioni sono pronte e dobbiamo trovare Prue il prima possibile.”  
Piper, sebbene diffidente, decise di seguirli. Andarono a South Park, proprio dove avevano trovato Prue la sera prima. Ma il paesaggio era leggermente cambiato: c’erano rami spezzati dovunque, alcuni alberi erano troncati di netto, l’erba era bruciacchiata in vari punti. Era tutto irriconoscibile e in mezzo a questo disastro c’era un corpo accasciato a terra: Prue! Le sorelle si precipitarono verso di lei piangendo e urlando di dolore. Erano troppo scosse per ragionare, così Cole si avvicinò e tastò il polso della maggiore: era ancora viva!  
Cole: “Calmatevi! È solo svenuta! Presto, portiamola a casa!”  
Il tempo sembrava essersi fermato. Phoebe e Piper guardavano sconsolate Prue sdraiata sul divano priva di coscienza, non dava alcun segno di vita. Cole, trasformatosi in Belthazor, era andato a cercare Krishner che sembrava sparito nel nulla. Le sorelle rimasero a lungo sveglie a vegliare, ma presto il sonno le vinse e si addormentarono. Erano da poco passate le 3 quando Prue rinvenne e, alzandosi dal divano, inciampò e cadendo svegliò le sorelle.  
Piper: “Prue, ti sei svegliata!”  
Phoebe: “Grazie al cielo! Ma dicci, cosa ti è successo?”  
Prue: “Cosa mi è successo?”  
Piper: “Sì, avanti, raccontaci!”  
Prue: “Ma io… io… non ricordo niente…”  
Phoebe: “Come, non è possibile!”  
Prue: “L’ultima cosa che ricordo è che stavo girando per la città cercando l’ispirazione per alcune foto, poi vuoto totale…”  
Phoebe: “Aspettate, forse ho un idea di quello che può essere successo…”  
Phoebe corse velocemente in soffitta, prese cristallo e mappa di San Francisco e ritornò in salotto.  
Phoebe: “Proviamo a cercare Krishner col cristallo. Se c’è sarà ancora in città. Non dimentichiamoci che non è ancora riuscito ad eliminarci e che ben presto si farà vivo di nuovo.”  
Ma il cristallo non riusciva a rilevare la posizione del demone.  
Phoebe: “Potrebbe essere un buon segno. Prue, tu hai ancora i tuoi poteri?”  
Prue: “Ma certo!”  
Prue spostò la borsetta di Piper che si trovava sul tavolo, dopodiché la sua proiezione astrale apparve alle spalle di Phoebe.  
Phoebe: “Beh, questo vuol dire solo una cosa…”  
Piper: “… che Krishner è morto e Prue ha di nuovo i suoi poteri!”
Prue: “Mi volete spiegare di cosa state parlando?”
Ma le sorelle erano così felici che strinsero Prue in un abbraccio fortissimo, contente che tutto fosse tornato alla normalità.

FINE


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