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I commenti di Joy agli episodi TV di Roswell
2^ stagione


"Vertice per la pace - 2^ parte (Max in the City)" (2.9)


“Cari amici, commentare queste puntate della seconda serie diventa ogni volta un compito sempre più arduo. Non ne conosco la ragione, ma ho la netta sensazione che vi sia qualcosa di “sfuggente” nella storia. Lo scorso anno vi erano sì molti colpi di scena ma sussistevano anche pochi dubbi sui due schieramenti dei buoni e dei cattivi, e soprattutto vi era un numero inferiore di personaggi coinvolti. Tutta la storia ruotava intorno ai tre alieni (Tess si è aggiunta solo in un secondo momento) e ai tre terrestri coinvolti, con la collaborazione esterna di Valenti.
Ora i protagonisti si moltiplicano a vista d’occhio e lo spettatore, perlomeno parlo per me, si trova leggermente disorientato.
Finalmente abbiamo assistito all’attesissimo summit newyorkese, che è stato però francamente un po’ deludente. Non che ci aspettassimo eventi grandiosi, ma sembrava di assistere ad una comune assemblea di condominio piuttosto che ad un raduno in cui si decidono le sorti dell’umanità.
Forse per colpa della scenografia un po’ “underground” l’atmosfera era decisamente surreale. Per non parlare della presenza quasi inspiegabile di Brody, che resta un fatto fine a sé stesso, senza che vengano fornite ulteriori spiegazioni né vengano avanzate particolari domande da parte degli altri protagonisti.
Prevedibilmente è ricomparso Nicholas, più perfido che mai, fugando ogni sospetto sulla sua sopravvivenza a seguito dell’exploit “energetico” di Tess di due episodi fa.
I cloni, dal canto loro, appaiono ancora più ambigui e cattivi e, come sotto sotto sospettavamo un po’ tutti, emerge anche un accordo sotterraneo pregresso esistente tra loro e Nicholas, volto all’eliminazione di Max & Co.
Una nota di merito va all’attrice che interpreta Isabel/Lonnie: a ben vedere, per differenziare i due personaggi, la ragazza modifica totalmente il suo atteggiamento, con particolare attenzione per i movimenti dello sguardo e per lo studio nel modo di comportarsi. Tanto Isabel quanto Lonnie sono dotate di un carattere proprio e ben riconoscibile. Merito anche del look, non ne dubitiamo…
Mirabile la sequenza in cui Lonnie parla a Nicholas, vicino alla colonna, facendo psicologicamente leva sulla sete di potere di quest'ultimo e sul fascino che lei è ben certa di esercitare su di lui.
Un capolavoro di cinismo è anche la scena in cui Lonnie si confronta invece con Max e gli confida di essere fiera di avere un fratello come lui. Appena la telecamera cambia angolazione scopriamo un diabolico ghigno sul viso dell’attrice, che non lascia presagire nulla di buono…
Maria invece, con il procedere della storia, è tornata ad essere la ragazza simpatica e frizzante che tutti conoscevamo, abbandonando quel filo di inspiegabile distacco che l’aveva contraddistinta nei primi episodi di questa seconda serie.
Per quanto riguarda Liz e Max non possiamo nascondere un certo compiacimento per la svolta che avviene nella loro storia: a sorpresa scopriamo che la ragazza ha acquisito una nuova sensibilità dopo essere stata salvata da Max e questo non può che rinsaldare il loro legame.
Infatti così avviene: dopo aver appreso dal clone di Tess dell’omicidio di Zen e delle pessime intenzioni di Rath e Lonnie, Liz riesce a stabilire un collegamento mentale con Max e proiettandosi a New York lo avverte dell’incombente pericolo.
Avendolo così “salvato”, i due si trovano ora, finalmente, sullo stesso piano psicologico, di reciproca gratitudine e riconoscenza.
Inedita è l’amicizia che nasce tra Ava e Liz, assolutamente improponibile per non dire addirittura inimmaginabile tra Liz e Tess. Per convincere Ava a rivelare i piani segreti dei cloni, Liz fa leva proprio sul fattore psicologico: Ava ha perso il suo Zen e per questo motivo è la persona che meglio può capire la sua paura di perdere Max. Non si presenta, qui, il problema dell’annosa rivalità che vede invece a confronto Liz e Tess, e la competizione viene sostituita dalla solidarietà.
In maniera rocambolesca Max viene in qualche modo salvato, buttando all’aria i piani sovversivi di Nicholas e dei cloni.
Max, che appariva inizialmente un po’ spaesato durante il summit, sfodera un inatteso carattere nel momento di prendere una decisione ed esibisce finalmente la stoffa del capo: egli rifiuta infatti il compromesso offertogli dagli altri partecipanti e fa una giusta scelta, aggiungeremmo noi, conoscendo la fine che avrebbe fatto se avesse accettato la proposta ingannevole di Nicholas.
Personalmente non riesco ad immaginare cosa possa accadere adesso: ho volutamente scelto di non cedere alla tentazione degli spoilers. Non posso che augurarmi di assistere al riavvicinamento tra Liz e Max, anche se presumibilmente la strada da percorrere sarà ancora lunga, siamo solo ai piedi della salita... Il taglio tendenzialmente fantascientifico di questa seconda serie sta evidentemente penalizzando i sentimenti, che però, a mio avviso, covano sempre sotto la cenere…o almeno, mi piace credere che sia così”


© 2001 Antonio Genna - Roswell.it
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