Roswell.it - Approfondimenti

Le trascrizioni degli episodi di Roswell in anteprima
Episodio 3.14 "Chant Down Babylon (Cantare contro Babilonia)"

Traduzione dall'originale realizzata da Kikka


[La storia riprende da dove l’avevamo lasciata nell’ultimo episodio. Michael e Isabel stanno correndo freneticamente nei corridoi della Meta-Chem. Improvvisamente suona l’allarme antincendio. Michael si dirige verso un particolare muro.]

Isabel: Cosa c'è?

[Michael esamina un display di sicurezza sul muro.]

Michael: Abbiamo un incendio nella sezione C-Charlie.

Isabel: Deve essere dove sono loro.

Michael: Andiamo. Da questa parte…qui...

[Corrono verso l’area dell’incendio, fermandosi davanti alla porta dove è scattato l’allarme.]

Michael: E’ qui!

[Michael e Isabel usano i loro poteri per far saltare la porta. Ne esce un muro di fiamme. Cercano di ripararsi gli occhi dal calore, mentre con i loro poteri continuano a cercare di spegnere il fuoco.]

Michael: Non riesco a spegnerlo!

Isabel: Valenti! Max! Siete lì dentro?!?

[Dopo un momento, Valenti si lancia fuori dalla porta, cercando di proteggersi il volto dalle fiamme.]

Valenti: Wh- Aaanh! Aah!!

[Inciampa in avanti e casca ai piedi di Michael e Isabel, tossendo e soffocando per il fumo e il calore.]

Isabel: Dov'è Max? Jim, dov'è mio fratello?!

Valenti: ...Morto.

Isabel: [muovendo appena le labbra] Cosa? [poi, sconcertata] No! No!

[Isabel comincia a correre verso la porta infuocata. Valenti la blocca, trascinandola indietro. Lotta per trattenerla dall'entrare nella stanza.]

Valenti: Andiamo, questo posto sta per saltare tutto in aria!

Isabel: No! Non me ne andrò senza di lui!!

Valenti: E' morto! L' ho visto coni miei occhi. E' morto!

Isabel: [urlando] No! No! [supplicando] Michael... No!

[Valenti comincia a trascinare Isabel verso l'uscita, mentre lei continua a lottare, urlando. Michael resta immobile a guardare le fiamme, restio ad andarsene.]

Valenti: Michael! Dai! Vieni!!

Isabel: Michael, no!

Valenti: Andiamo!!

[Valenti porta via Isabel, giù per il corridoio. Michael continua a guardare il muro di fiamme. Poi, finalmente, si a decide a seguirli.]

[Fuori dal palazzo pieno di fumo, Michael esce dalla porta, tossendo e soffocando. Raggiunge Valenti e Isabel, ancora senza fiato. Valenti si esamina le bruciature su una mano e intanto racconta quello che è successo a Max.]

Valenti: ...Ha colpito il pavimento. Le fiamme sono uscite dal suo corpo...ed è cominciato l'incendio.

Isabel: No, non può essere morto. Non può essere morto!

Valenti: Ascolta, ho cercato di raggiungerlo...ma il suo corpo si è disintegrato in polvere.

[In quel momento, Michael e Isabel notano la donna lasciare l'edificio con un uomo ricurvo, affiancato dalle guardie del corpo. Stanno per salire su una limousine nera per andare via.]

Michael: Eccoli là!

Isabel: [verso Valenti] Sono loro?

Valenti: Sì, ma sono armati...Aspettate! Dannazione!

[Infuriati, Isabel e Michael si scagliano contro gli assassini di Max. La donna li vede avvicinarsi e freddamente ordina ai suoi uomini di occuparsene, prima di salire in macchina.]

Donna: Occupatevi di loro.

[Gli uomini si preparano a sparare. Isabel urla come una furia, mentre lei e Michael alzano le mani per colpire con il loro potere gli uomini armati. Questi aprono il fuoco. Una pallottola colpisce all'addome Isabel che, istintivamente, si aggrappa a Michael, prima di cadere a terra. Gli uomini volano in aria, ricadendo a terra morti, al fianco dell'auto che subito sfreccia via nella notte.]

[Valenti corre ad esaminare Isabel, che giace a terra, agonizzante di dolore.]

Michael: Com'è?

Valenti: E' grave. Dammi la tua camicia.

[Michael velocemente si toglie la camicia e Valenti la preme sulla ferita.]

Isabel: ...Camicia...Max ...Max...

Michael: Andrà tutto bene.

Valenti: Solo tieni duro.

[Jesse arriva di corsa, urlando.]

Jesse: Isabel!

Isabel: Max...

Valenti: Stai sveglia...

Jesse: Isabel!! [avvicinandosi abbastanza da vedere Isabel] Oh, mio Dio...

Valenti: Le hanno sparato. Non so quanto sia grave.

Isabel: [debole] ...Va tutto bene...tutto bene...

Jesse: Oh, mio Dio!... [tirando fuori il cellulare] Avete chiamato un'ambulanza?!

Michael: [prendendo il cellulare di Jesse] No... no, no-no, no!

Jesse: Beh, che ti prende?!

Michael: Hey, niente ambulanza! Niente ospedale!

Jesse: Morirà, idiota!!

[Jesse colpisce Michael. Il cellulare casca a terra e lui cerca di riprenderlo. Michael lotta con Jesse per impedirgli di usarlo.]

Jesse: Che diavolo ti sta succedendo??!!

Michael: Hey, non puoi portarla all'ospedale! Non puoi!!

Jesse: Perché?! Dimmi perché?!

Michael: Perché tua moglie non è umana!

[Scioccato, Jesse smette di lottare e resta imbambolato a guardare Michael.]

Michael: Okay, hai capito? Tua moglie non è umana.

Jesse: [liberandosi di Michael con uno strattone] Smettila con le stronzate!

Valenti: Ramirez!

[Jesse guarda verso Valenti, che si sta ancora occupando di Isabel.]

Valenti: Guarda!

[Jesse guarda Isabel e resta sconvolto nel vedere fasci di energia che scintillano dalla sua mano insanguinata.]

Valenti: E' vero, Jesse. So che non vuoi accettarlo, ma è vero. Non è umana.

Jesse: ...Cosa...?

Michael: E' un'aliena. Lo siamo entrambi.

[SIGLA.]

[Maria e Liz stanno camminando di notte lungo un vialetto alla Winnaman. Maria sta lasciando un messaggio a Michael con il cellulare. Liz cammina al suo fianco con aria sbalordita.]

Maria: Michael, sono Maria...Per favore alza il telefono, perché Liz ha questa idea, completamente sbagliata, che sia successo qualcosa a Max e io...io ho proprio bisogno che qualcuno a Roswell risponda al telefono. [riagganciando] Forse dovrei provare da Isabel e Jesse...Voglio dire, potrebbero essere tutti al cinema o simile.

Liz: Max è morto, io lo so...

Maria: Senti, non sappiamo ancora niente, okay? Cioè, solo perché hai avuto questa sensazione e... io rispetto davvero la connessione che avete tu e Max eccetera...ma non sappiamo ancora niente, okay?

Liz: Ho... ho bisogno di un po' di tempo.

[Liz continua a camminare, allontanandosi da Maria, che resta ferma dov'è.]

Maria: Okay, ma quando riesco a mettermi in contatto con qualcuno e questa cosa risulta essere qualunque cosa risulti essere, verrò a cercarti, okay?

Liz: Sì.

Maria: [riprovando a telefonare] Oh, Michael, Michael, Michael!...Avanti... per favore...!

[Nella notte, a Roswell, un fuoristrada sta zigzagando nel traffico, suonando il clacson e correndo lungo la strada. All' interno, Valenti sta guidando, Jesse è seduto al suo fianco e sta facendo una telefonata con il cellulare, Michael è seduto dietro, con Isabel tra le braccia, e tiene la camicia premuta sulla sua ferita. Il cellulare di Michael suona incessantemente.]

Jesse: Paul? Sì, sono io, Jesse. Riesci a sentirmi? Paul! [girandosi verso Michael] Senti, puoi spegnere quel coso??!!

[Michael trova il cellulare, lo spegne e poi se lo getta dietro alle spalle.]

Jesse: Paul, sì, sono Jesse. Puoi sentirmi? Io...io riesco appena a sentirti... Tu puoi sentirmi?

Isabel: [debolmente]...Jesse...

Jesse: [verso Isabel] ...Tieni duro, okay?...Solo tieni duro... [al telefono] Ascolta, sì, ho un'emergenza...e mia moglie è stata ferita... Se potessi andare all'ospedale non starei chiamando te!! ...Pro...pronto?? Sì...

Michael: Hey, la camicia è tutta inzuppata, cosa faccio?

Valenti: Mantieni la pressione. Non possiamo fare niente per quello, adesso!!

Isabel: ...No... Max...

Michael: No, Max non c'è... Ci occuperemo noi di questo. Svegliati... stai sveglia. Non lasciarci... solo... [verso Jesse] Sei...sei sicuro di questo dottore??

Jesse: Non è più un dottore, è un...un vecchio amico delle vicinanze...

Michael: Che diavolo vuol dire questo?!

Jesse: Solo...vuol dire solo stai zitto! E lasciami semplicemente...[al telefono] Paul! Sì, un colpo all'addome! ...Una...una pistola, probabilmente...

Valenti: Grossa...nove millimetri!

Jesse: Nove millimetri! Senti, troviamoci...troviamoci al mio appartamento, okay? L'indirizzo è 126...

Valenti: Andremo a casa mia! E' più vicino!

[Jesse si precipita in casa Valenti, seguito subito da Michael e Jim, che stanno trasportando Isabel. La ferita di Isabel sta perdendo molto sangue e le mani di Michael sono tutte insanguinate, mentre continua a premerle la camicia sulla ferita.]

Michael: Mettiamola sul divano...

Valenti: ... Ci sono, ci sono...

[Lavorano insieme per stendere Isabel sul divano. La confusione attira Kyle nella stanza.]

Kyle: Che sta succedendo? ...Oh, mio Dio! Cosa è successo?!

Valenti: Le hanno sparato...

Kyle: Le...cosa?!

Valenti: Kyle, c'è un kit di pronto soccorso in garage. Prendilo. Vai!!

[Kyle corre verso il garage.]

Jesse: [tenendo la testa di Isabel] ...Andrà tutto bene... andrà tutto bene... ... andrà tutto bene...

Isabel: ...Non voglio morire... ti prego... ti prego... non voglio morire...

Jesse: Non morirai. Non morirai, te lo prometto, okay? [verso Valenti] Senta, faccia...faccia qualcosa!! La prego...

Valenti: Sto facendo tutto quello che posso...

Michael: [verso Jesse] Dov'è il dottore?!

Valenti: Kyle!!

Jesse: [verso Michael] Arriverà!!

Valenti: Kyle!!

Kyle: [entrando di corsa con il kit e consegnandolo a suo padre] Le serve Max! ... Dov'è Max?

Michael: Max è morto.

Isabel: ...Max... no...

Kyle: Cosa?!

Michael: Max è morto, va bene?!

Isabel: ...Max... no...

[Si sente bussare alla porta.]

Michael: Qui, tieni questo!

[Valenti tira fuori un largo panno sterile per la ferita, mentre Michael và ad aprire la porta.]

Michael: Sei il dottore?

Paul: Sì.

Michael: Entra.

[Paul si precipita verso il divano, con la borsa da dottore in mano.]

Paul: Fate largo, fate largo. Lasciatemi un po' di spazio.

Jesse: Paul... grazie a Dio...

Paul: Ci sono. Fammi dare un'occhiata qui.

[Paul tira fuori una penna ottica per esaminare la ferita di Isabel.]

Jesse: [verso Isabel]...Il dottore è qui, okay? il dottore è qui...

Paul: Dovrò aprire per trovare le perdite di sangue. ...C'è un danno al fegato. Liberate il tavolo. [verso Michael] Tu! Nella mia auto c'è una tanica, un monitor, un sacchetto per ventilare e una... ah, una coperta legata con una corda, okay? [Michael corre fuori] Non posso promettere niente, Jesse...Ha perso un'enorme quantità di sangue.

Jesse: Fai tutto quello che puoi, okay? Solo tutto quello che puoi... [verso Isabel] Andrà tutto bene, okay? Andrà tutto benissimo...

Paul: Va bene, mettiamola sul tavolo, d'accordo? State pronti, sostenetela, sostenetela... prendetele la schiena...uno, due, tre, pronti? Tirate su!

[Jesse, Valenti e Paul tirano su Isabel dal divano e la portano sul tavolo.]

Paul: Piano, fate piano. ...Mettetela in mezzo. ...Mettetela giù piano, mettetela giù piano...mettetela giù piano.

[Michael porta dentro l'attrezzatura.]

Paul: [verso Michael] La tanica qui, il monitor là, il sacchetto sul bancone. Mettimi la coperta sopra qui. ...Va bene, avrà bisogno di una trasfusione. Qualcuno conosce il suo gruppo sanguigno?

Michael: Ah, sì...io sono del suo gruppo.

Paul: Okay, chi sa prendere la vena al ragazzo?

Valenti: Posso farlo io.

Paul: [aprendo gli strumenti chirurgici] Va bene, mettiamoci al lavoro ragazzi.

[Camera di Clayton, quella notte. La donna è seduta sul letto. Suo marito è disteso sotto le coperte, completamente coperto, e trema e ansima mentre sua moglie cerca di parlargli.]

Donna: Clayton. Clayton, riesci a sentirmi?

Clayton: [da sotto le coperte] Dove sono?

[La sua voce ha una strana vibrazione e la donna ne resta sorpresa.]

Donna: Clayton?

Clayton: Meris? Meris, sei tu?

[Meris abbassa le coperte e resta scioccata di ciò che vede. Clayton adesso ha le sembianze di Max Evans.]

Clayton/Max: Mi sento come se qualcuno ...avesse camminato sopra la mia tomba. [vedendo che Meris lo guarda con aria strana] Cosa? ...Cosa c'è??

[Meris gli passa uno specchio. Quando lui allunga una mano per prenderlo, si accorge che la sua mano è più giovane.]

Clayton/Max: Oh, mio Dio! Guarda la mia mano! ...Meris, guarda la mia mano!

Meris: Clayton, dovresti proprio guardarti qui.

Clayton/Max: [guardandosi allo specchio] Questo non sono io... Non posso essere io!! [saltando fuori dal letto] Io non sono lui! Io...

[Improvvisamente Clayton si vede riflesso in uno specchio più grande e si osserva attentamente. Meris gli si avvicina e lo accarezza sulle spalle.]

Meris: Va tutto bene, Clayton. Va tutto bene.

Clayton/Max: E' impossibile...

Meris: Stava cercando di guarirti. ...L' ho visto. Stava...stava cercando di ringiovanirti, di... oh, Dio, di renderti di nuovo giovane.

Clayton/Max: Ma perché... perché farmi sembrare come... come lui? ...Lui dov'è? Voglio parlargli.

Meris: E' un mucchio di cenere... Proprio come tutti gli altri, fuori dal laboratorio farmaceutico proprio adesso.

Clayton/Max: Dunque questo sono io... adesso? ...Questo è il mio corpo?

[Clayton sorride guardandosi allo specchio, flettendo le braccia per provare i suoi muscoli.]

Meris: Sai... non è mica male.

Clayton/Max: Il ragazzo alieno deve aver fatto esercizio...

Meris: Clayton, tu sai che ti ho sempre amato così com'eri. ... Ma questo apre la porta ... ad un'intera nuova gamma di possibilità per...la nostra relazione.

[Meris lo abbraccia da dietro e lui si gira a baciarla appassionatamente, prendendola in braccio e portandola sul letto.]

[La canzone dei Sense Field "Save Yourself" ci porta alla nuova scena.]

[Liz cammina da sola per il campus, fermandosi a sedere sotto un pergolato e guardando il cielo. Maria la raggiunge.]

Maria: Ho contattato Michael. [piangendo]... Mi dispiace così tanto!

[Maria và a sedersi accanto a Liz.]

Liz: Lo sapevo. ...Come?

Maria: Ehm...è morto ...in un incendio, cercando di salvare la vita di Valenti e ...Michael ha detto che è stato davvero eroico. [piangendo] Mi dispiace così tanto!

[Maria scoppia a piangere e Liz l'abbraccia, con le lacrime agli occhi.]

[Clayton/Max e Meris sono stesi sul letto, abbracciati appassionatamente... ]

Meris: ...Dio, Clayton...

[Improvvisamente Clayton/Max viene colpito da alcuni fortissimi flash di Max e Liz insieme, e si rigira sul letto, agonizzando.]

Clayton/Max: Aaaah!

[Ancora preda della passione, Meris gli si avvicina ignara.]

Meris: Non fermarti...

Clayton/Max: Qualcosa... qualcosa non và...

[Di nuovo Clayton/Max viene colpito dai flash di Liz e Max. Grida ad alta voce.]

Clayton/Max: Liiiiz!!!

Meris: Clayton...cosa è successo??

Clayton/Max: Ho... ho visto questa... questa ragazza...

Meris: Una ragazza??

Clayton/Max: Sì... capelli castani, occhi scuri... circa 18 anni...

Meris: Grandioso...

Clayton/Max: E' una cosa seria...[si alza dal letto e si avvicina allo specchio] E' qualcuno che Max Evans conosce... qualcuno della sua vita...

Meris: Devi aver acquisito alcuni dei suoi ricordi... Clayton, torna a letto...

Clayton/Max: Lui è qui. E' dentro la mia testa.

Meris: Chi?

Clayton/Max: Max Evans! E' ancora vivo. E' nella mia testa. Questa testa... Questa testa... So che sei qui dentro, Max. ...So che ci sei. Tu vuoi qualcosa, vero? ...Ma cos'è che vuoi? [vedendo altri flash] ...Liz.

Meris: Cos'era quello? Clayton, stai bene?

Clayton/Max: La macchina è rifornita e pronta per partire?

Meris: Sempre. Dove stiamo andando?

Clayton/Max: Vermont. Stiamo andando nel Vermont.

[E' giorno. A casa Valenti, Jim e Michael sono seduti sul divano. Paul è seduto sul tavolino di fronte a Jim e sta fasciandogli la mano ustionata. Kyle sta pulendo il tavolo dove Paul ha appena finito di operare Isabel.]

Paul: E' ancora molto lontana dallo stare bene. Le ho tolto la milza e ho cercato di riparare il fegato, ma ...ma è chirurgia da macellai, al meglio. La vera domanda è se sorgerà un'infezione. Se questo succede...

[Paul si alza per prendere una birra.]

Michael: ...Cosa?

Paul: Beh, per avere una possibilità di sopravvivenza, avrà bisogno di molto di più di quello che posso fare io nel vostro salotto. Le servirà un ospedale.

Michael: Questa non è una possibilità.

Kyle: Non lo è neanche lasciarla morire!

Valenti: Nessuno sta morendo ancora! Non dobbiamo affrontare la decisione adesso. Aspettiamo semplicemente e vediamo cosa succede, okay?

[Jesse esce dalla camera dove c'è Isabel, entrando in salotto e mettendosi il giubbotto.]

Jesse: Sta... sta ancora dormendo. [segnando Michael] Tu ed io. Fuori.

[Jesse e Michael escono nel giardino sul retro.]

Paul: Vi dispiace se fumo?

Valenti: No... fai pure.

Kyle: [sarcastico] Non riesco a immaginare perché tu abbia perso la licenza.

[Valenti lancia a Kyle uno sguardo severo.]

[Winnaman Accademy. Liz è seduta in camera sua, infagottata nella sua giacca, con il cappuccio della felpa in testa, lo sguardo fisso nel vuoto. La sua compagna di stanza ha preparato i bagagli ed è pronta per partire.]

Eileen: Sei sicura che non cambierai idea? Voglio dire, passare le Vacanze di Primavera in questo posto. Sarai l'unica qui. Perfino i professori se ne andranno in collina.

Liz: Bene. Sai, meno ci sono persone in giro, meglio è.

Eileen: Okay...

[Entra Maria. Liz resta immobile a guardare Maria e Eileen.]

Maria: [verso Liz] Hey. [verso Eileen] Ciao, sono Maria, la sua migliore amica.

Eileen: Io sono Eileen, la compagna di stanza.

Liz: [alzandosi e dirigendosi verso la porta] Vado fuori di qui. A dopo.

Eileen: Che sta succedendo con Liz? E' successo qualcosa con il suo ex?

Maria: Sì. Lui ...ehm... è morto.

[Eileen resta senza parole.]

[Liz và nell’attico e cerca di aprire il pannello sul muro, dove sono nascoste le bottiglie di liquore. Il pannello non si apre, così Liz, frustrata, lo colpisce con un pugno. Improvvisamente, il pannello esplode e Liz viene scagliata contro il muro opposto, coperta di schegge. Poi vede delle scariche di energia elettrica verde uscirle dalle mani e si mette a gridare.]

[Nel giardino di casa Valenti.]

Jesse: Fallo di nuovo.

Michael: Jesse...

Jesse: Ascolta, fallo di nuovo!

[Michael passa la mano davanti a una pianta con foglie aguzze e questa si trasforma in un cespuglio fiorito. Poi ripassa la mano e la pianta torna come prima.]

Jesse: Figlio di...

Michael: Quante volte dovrò farlo ancora?

Jesse: Non lo so... Sai, tu mi racconti questa storia pazzesca su... un altro pianeta... e ... e re e ...e mutaforma...e, ehm...camere dei bozzoli... E ogni volta che arrivo vicino a crederci, comincio a preoccuparmi di essere legato come un salame dentro una stanza perché sono andato fuori di testa!! Okay?! Quindi tu continua semplicemente a farlo finché non riesco ad accettare che lo sto veramente vedendo e che sono veramente ...qui...

[Paul entra in cortile dal portoncino sul retro.]

Paul: Okay, okay, che diavolo sta succedendo qui?

Jesse: Dio cosa stai parlando?

Paul: Isabel ha la febbre a quarantaquattro!

Jesse: [incredulo] Quarantaquattro?!

Paul: E sta salendo.

Michael: Quanto alta può diventare prima che sia pericoloso?

Paul: Pericoloso?! Ah! Lascia che ti dica una cosa. Quarantadue è considerato letale nella maggior parte dei casi. Non ho neanche mai sentito di una temperatura di quarantatre. Ora, ovviamente non è previsto che io faccia domande, ma se c'è qualcosa di Isabel che dovrei sapere...se c'è qualcosa che potrebbe aiutarmi...dovreste prendere in considerazione di dirmelo.

Michael: [guardando Jesse] Non c'è niente che possiamo dirti che possa essere di una qualche utilità.

Paul: Okay...

[Paul se ne và. Jesse e Michael si guardano l'un l'altro per un attimo, poi anche Jesse se ne và.]

[In casa, Kyle è seduto sul letto di Isabel e le tiene la mano. Lei è priva di conoscenza.]

Kyle: Sai, stavo...ehm...stavo pensando. ...Eh, eh...vedi, tu avresti dovuto dire:"c'è una prima volta per tutto". [sorride debolmente]...Ad ogni modo, stavo pensando che, ehm... dato che Liz ha ottenuto alcuni poteri alieni ...quando Max le ha salvato la vita...pensavo che... sai, forse anch'io ho un po' di fluido alieno. [Jesse entra non visto e si ferma sulla porta a guardare.] Forse ho il potere di guarire... [scuotendo la testa, sull'orlo delle lacrime] Dunque semplicemente ...facciamo... un tentativo...

[Kyle stringe più forte la mano di Isabel e appoggia l'altra mano su di lei, concentrandosi per un momento. Ma non succede niente. Kyle piange. Jesse si allontana.]

Kyle: Valeva la pena provare. Tu mi conosci...Proverò tutto almeno una volta.

[Winnaman Accademy. Maria entra nell'attico dove trova Liz, stordita e ubriaca, seduta sul davanzale a guardar fuori, tenendo una bottiglia di liquore in mano.]

Maria: Ciao.

Liz: Come sta Isabel?

Maria: Non bene. Michael dice che la febbre si è alzata a quarantasei adesso.

Liz: Wow... è molto alta...

Maria: Già.

Liz: E' davvero molto alta... E' davvero una lunga, lunga strada per tornare giù...

Maria: Liz. Potresti non stare sulla finestra adesso, per favore?

Liz: [girandosi a guardare Maria.] Oh, non preoccuparti. Non ho intenzione di saltare.

[Maria vede il buco sul pannello del muro.]

Maria: E adesso che cosa è successo qui ?

Liz: Oh, quello? I miei poteri sono tornati! Pshk!!

Maria: I tuoi poteri? Pensavo che…

Liz: …Che se ne sarebbero andati visto che Max è morto? Sembra di no.

[Liz beve un sorso di liquore. Maria le si avvicina e le prede la bottiglia.]

Maria: Va bene. Basta con questo!

Liz: No, hai ragione. Hai ragione. [Liz salta giù dal davanzale e và a prendersi una bottiglia diversa dal muro.]

Maria: Dannazione, Liz.

Liz: Dannazione, Maria!

Maria: Okay, ascolta, io capisco quello che stai passando, davvero, ma ubriacarti non ti aiuterà in nessun...

Liz: Davvero? Tu mi capisci? Tu capisci quello che sto passando? Forse Michael è morto?! Perché Max lo è! E sai tutte le cose che ho sognato negli ultimi tre anni ?…Beh, sono tutte andate adesso! Quindi perché non mi spieghi come fai a capire quello che sto passando?!

Maria: Sai una cosa? Io proprio …non ho intenzione di parlare con te finché sei così!

Liz: Perché?! Perché sono una pazza ubriaca? Beh, è proprio…Sai cosa? E’ proprio... Tanto peggio! ...Vado a prendere un po’ d’aria.

[Maria resta immobile, preoccupata ma seccata.]

[Poco dopo, fuori nel campus, Liz cammina ubriaca sull’erba viscida. Inciampa e cade col sedere per terra. Si sente il campanile suonare e lei si stende a terra, ridendo. Improvvisamente vede una figura che si staglia nel cielo sopra di lei. Mette a fuoco e vede un’immagine di Max in piedi davanti a lei, che la sta fissando dall’alto. Scuote la testa ma l’immagine persiste e le cammina intorno. Liz scoppia a ridere.]

Liz: Tu non sei qui... Sei un sogno... [La figura di Max si inginocchia al suo fianco, studiandola] Okay... okay, questo non…non è più tanto divertente. [Si tira su a sedere] Devo solo…devo svegliarmi e tu devi sparire, okay? [lo tocca per scacciarlo lontano da sé ] Vattene via!

[Toccandolo, improvvisamente Liz ha dei flash sui momenti passati con Max. Resta sorpresa per un momento, poi lo abbraccia freneticamente.]

Liz: Oh, mio Dio. Max!

[Sorpreso ed incerto, Clayton/Max lascia che Liz lo baci, mentre Meris li guarda, nascosta dietro l’angolo dell’edificio. Liz si scosta da lui per un momento, per guardarlo, e poi gli prende teneramente la faccia tra le mani. Mentre lo tocca, un’improvvisa scarica di energia elettrica verde passa dalle sue mani sul corpo di lui e lo scaraventa a terra.]

Liz: Max? Cosa?…Qual’è…ehm...qual’è il problema, Max? Stai bene?

[Clayton/Max si mette a sedere, stordito e disorientato, mentre il mondo intorno a lui diventa una visione confusa e vorticante. La voce di Liz gli suona distorta.]

Liz: Max? ...Stai bene? Qual è il problema, Max? Oh, mio Dio…Oh, mio Dio... Max...

Clayton/Max: No... No!! [Clayton/Max corre via.]

Liz: Max?! Max! Torna indietro!!

[Liz, ancora ubriaca, vede il cielo girare vorticosamente intorno a lei e cade a terra svenuta.]

[Isabel è ancora priva di conoscenza. Michael è seduto al suo fianco e le tiene la mano.]

Michael: ...Primo giorno di scuola, terza elementare. Sono in coda per il pranzo, a discutere con quell’asino del Signor Trevors. Mi dice che la Caffetteria non accetterà i miei buoni pasto. Io dico: "Servono per il cibo, giusto?" E lui guarda giù verso di me... e dice, con quei suoi baffi arruffati e quello stupido riporto… dice, ehm: "Non accetto rimbeccate dai ...dai teppistelli indigenti." Io sto per dargli un calcio nelle palle da fargliele arrivare fino alla gola...ma poi sento che qualcuno mi sta guardando... Sembra come una lampada a infrarossi... accesa sul retro del mio collo, e... mi giro e ehm... tu sei lì. E sei seduta al tavolo, tutta da sola, e stai guardando proprio me. Così, io cammino verso di te e mi siedo. Tu mi stai ancora fissando, con quei tuoi grandi occhi. E, ah ...tu spingi il tuo vassoio di cibo verso di me e dici: "Puoi avere il mio pranzo." Proprio allora ho saputo che eri diversa. Ho pensato che tu fossi diversa come io ero diverso... a parte che le persone ti apprezzavano e ti volevano intorno. [Michael comincia a piangere] ...Io ti voglio intorno... Io ti voglio intorno, quindi, per favore, non te ne andare...

[Michael appoggia la testa su Isabel. Mentre le stringe forte la mano, un’energia guaritrice bianca esce dalla sua mano e scorre nel corpo di Isabel.
Isabel lentamente alza l'altra mano per accarezzare la testa di Michael.]

Isabel: Sei ancora in debito per quel pranzo.

Michael: [sovraeccitato] Hey, ragazzi! Ragazzi! Dai, venite qui, veloci!!

[Paul, Jesse, Kyle e Jim corrono dentro la stanza. Sono tutti felici di vedere che Isabel ha ripreso conoscenza.]

Paul: [controllandola rapidamente e prendendole la temperatura] Segni vitali stabili... temperatura scesa a ... trentanove. Dio, mi serve una sigaretta! [Lascia la stanza]

Isabel: [sorridendo debolmente] Ho sentito, Michael. Ti ho sentito. Era in qualche altro posto, ma ho seguito la tua voce fin qua.

[Ancora debole, Isabel alza lo sguardo verso un perplesso Jesse, cercando di sorridere.]

[Dentro alla biblioteca della Winnaman Accademy, Meris parla aspramente ad un confuso e tormentato Clayton/Max.]

Meris: Va bene, Clayton, ascolta! Devi prendere il controllo di questa cosa!

Clayton/Max: Non posso! Devo andare da lei. Io…devo farlo. E’ l’amore della mia vita!

Meris: [irritata, avvicinandosi a lui] Guardami!

Clayton/Max: [girandosi per allontanarsi] Liz...

Meris: [seguendolo] Ascoltami! Ho passato gli ultimi dieci anni della mia vita cercando di trovare una cura per te. Clayton! Ho rubato brevetti per te... Dio, Clayton, ho perfino ucciso persone per te! Ora, non sono arrivata fin qua per vederti semplicemente buttar via tutto per una qualche cotta da adolescente!

Clayton/Max: E' più di questo! E' Max... Lui vuole prendere il controllo!...Posso sentirlo combattere per il controllo, io... Lui vuole stare con Liz...stare con Liz...

Meris: Va bene, ecco quello che faremo. Ci sbarazzeremo di questa ragazza.

Clayton/Max: Liz? ...No! No, io la amo!

Meris: No, Clayton, tu non stai pensando chiaramente! Ascolta, tu non la ami. E' Max che la ama. Fintanto che lei è viva... lui ha qualcosa per cui...per cui tener duro... qualcosa per cui combattere ... [parlandogli come se fosse un bambino] Vedi...se lei fosse morta, lui sarebbe costretto a rinunciare. Allora...quelle voci nella tua testa cesserebbero....

[Quando Meris prende la sua faccia fra le mani, Clayton/Max sta quasi per cedere e farsi convincere, ma poi si rigira e si allontana di nuovo.]

Clayton/Max: Ma, io... No, io...io l'amo...

Meris: Non dire così!! Dimenticati di questo! Devi ucciderla. Clayton... Tu-devi-uccidere-la-cosa-che-ami-per-essere-libero. Devi uccidere la persona che ami... per essere libero. Clayton, devi ucciderla. Capisci cosa sto dicendo??

[Sempre più disorientato e confuso, Clayton/Max cerca di focalizzarsi su quello che Meris sta dicendo.]

Meris: Clayton! Dannazione, Clayton, ascoltami! Focalizzati su una coppia e prendi il controllo ora. Devi uccidere la persona che ami per essere libero. Devi uccidere...

[Improvvisamente Clayton/Max afferra Meris per la gola e stringe fino a spezzarle il collo. Come il corpo senza vita di Meris crolla sul pavimento, lui si allontana risoluto.]

Clayton/Max: Liz...

[Nella cucina di casa Valenti, Jesse consegna a Paul una busta e poi si dirige verso il frigo per prendere una birra.]

Jesse: Ecco qua. Puoi contarli se vuoi.

Paul: Tu sei l'ultima persona di cui io mi preoccupi che possa fregarmi, Jesse. Tu sei quello che Diogene stava cercando. Eh, sai Diogene? Che girava per Atene, in cerca di...

Jesse: Sì, in cerca di un uomo onesto. ...Sì, sono stato al college.

Paul: Ah, ah. Anch'io. ...E ora guardami. Senza licenza, non voluto e non amato. E tutto perché ho scritto alcune prescrizioni per degli amici...

Jesse: Quelli non erano tuoi amici, Paul. Specialmente quello che è risultato essere un Federale.

Paul: Vero. Ma sai qual'è la verità? Fondamentalmente ho perso la mia licenza perché ...perché non sono un uomo onesto. ...E non lo sono neanche i tuoi amici di là.

Jesse: Addio, Paul.

Paul: Sei coinvolto in qualcosa qui. Io non so cosa sia...e non lo voglio sapere. Ma è infarcito di bugie sopra bugie... e non è così che sei tu. Tu sei uno dei bravi ragazzi, Jesse.

Jesse: E lo sono anche i miei amici.

Paul: Sono dei bugiardi. Non puoi fidarti di loro. Non quando conta. Non quando viene il momento di "cantare contro Babilonia e distruggere i piani degli uomini malvagi". Bob Marley...ricordi?

Jesse: Sì. Me la ricordo.

Paul: Buona fortuna, Jesse.

Jesse: Grazie.

[Si stringono la mano e Paul se ne và. Jesse resta solo, chiaramente confuso e preoccupato.]

[Winnaman Accademy. Liz si sveglia nel suo letto, ancora sotto l'effetto dell'alcool, con Maria seduta al suo fianco che sta versando della polvere in un bicchiere d'acqua.]

Liz: Dove sono?

Maria: Ti ho riportato nella tua stanza.

Liz: Mi hai riportato... [cercando di mettersi a sedere] Owww... [ripiombando stesa sul letto, tenendosi la testa fra le mani] Owww.

Maria: Sì, 'owww.' ...Ecco qui. Dai, prendi questo. E' quello che mia mamma prende per il dopo sbornia. Forza.

Liz: [prendendo il bicchiere] Ah!...E' così freddo!

Maria: Sìì... tu sei così fredda. Sei stata distesa là fuori nella tundra ghiacciata per circa mezz'ora, prima che ti trovassi. Sei fortunata a non esserti ghiacciata a morte.

[Liz beve il drink]

Liz: Grazie, Maria.

Maria: Nessun problema, sono qui per questo. Adesso, fammi un favore...

Liz: Hmm.

Maria: Ripeti dopo di me. "Mi dispiace, Maria."

Liz: "Mi dispiace, Maria."

Maria: [ridendo] Okay... sei perdonata.

Liz: Pensi che dovrei sapere cosa ho fatto di cui sono dispiaciuta?

Maria: [ridendo] Umm... Lascia perdere. Io l' ho fatto.

[Fuori dal dormitorio, Clayton/Max sta camminando nella notte, in cerca di Liz. Poi vede dov'è l'unica finestra illuminata. All'interno, Liz si alza di scatto a sedere sul letto.]

Liz: Max! E' qui.

Maria: Cosa??

Liz: L' ho visto...

Maria: Aspetta...

Liz: No, Maria, l' ho visto oggi! Io...sono caduta o simile e lui era in piedi davanti a me...e poi mi ha baciata... credo...

Maria: No, zucca, stavi sognando. [Maria le accarezza i capelli, cercando di calmarla.]

Liz: Sì... suppongo io debba averlo ...sognato.

Maria: Sì, avevi bevuto molto.

Liz: ...Probabilmente dovrei andare a farmi una doccia.

Maria: Sono costretta ad approvare.

Liz: [ridacchiando] Okay...

[Liz si alza per prendere l'accappatoio. Poi si gira di nuovo verso Maria.]

Liz: Sai, tu sei, come dire, la persona più speciale del mondo per me.

[Si abbracciano.]

Maria: Subito dopo di te...

[Liz si avvia verso il bagno per fare la doccia. Maria accende il lettore Cd di Liz e comincia ad ascoltare la musica. E' la canzone di Bob Marley "Chant Down Babylon." In quel momento Clayton/Max entra silenziosamente in camera e si avvicina a Maria da dietro. La sua visuale è distorta. Appena Maria si gira verso di lui, Clayton/Max l'afferra per la gola a comincia a soffocarla. Attirata dal rumore, Liz ritorna di corsa nella stanza. Appena vede Liz, Clayton/Max lascia andare Maria, che cade a terra svenuta.]

Liz: Max?

[Al principio felice di rivederlo, Liz si rende conto rapidamente che qualcosa non và.]

Liz: Che sta succedendo, Max?

Clayton/Max: [ancora disorientato] Clayton.

[Liz sente chiaramente la minaccia adesso e scappa. Clayton/Max la segue di corsa per i corridoi. Liz cerca di mettere degli ostacoli sul suo cammino, mentre si dirige verso l'attico. Poi Liz cerca di barricarsi nell'attico, ma lui riesce ad entrare.]

Liz: Sta lontano da me! Qualunque cosa tu sia...Stai...stai lontano!!

[Liz raccoglie una mazza da golf e cerca di colpirlo, ma lui si scansa e l'afferra per la gola. Mentre sta per soffocare, Liz lancia un urlo. Improvvisamente un fascio di energia verde esplode dalle mani di Liz e colpisce Clayton/Max, scagliandolo a terra. Lui si rialza debolmente sulle ginocchia.]

Max/Clayton: Liz?

Liz: Max? Max?!

[Liz mette giù la mazza da golf e si appoggia con le ginocchia a terra, camminando carponi verso Max. Ansimando, Max mette avanti una mano per fermarla.]

Max/Clayton: No!... No, sei in pericolo...

Liz: Max? Cosa...cosa ti è successo?

Max/Clayton: Non lo so. Sono...sono in questo corpo, ma non sono davvero io...

Liz: Oh, mio Dio. Okay... okay, lascia che ti aiuti...

Max/Clayton: [gridando] Sta zitta! Non c'è tempo. Non posso resistere ancora per molto, io... Devi uccidere questo corpo! Devi fermare Clayton.

Liz: [scuotendo la testa] No...

Max/Clayton: Devi farlo... Ti ucciderà se non lo fai! Liz, ti prego. Prendi la mazza. ...Fallo!

Liz: Max...

Max/Clayton: [gridando] FALLO!! Liz, fallo...

Liz: Mi dispiace tanto, Max... Ti amo...

[Appena Liz dichiara il suo amore, la mente distorta di Clayton riprende il sopravvento. Liz sferra il colpo, ma lui si scansa e di nuovo l'afferra per la gola. Mentre Clayton/Max la sta soffocando, Liz riesce ad afferrare un pezzo di tubo e lo colpisce sulla testa. Clayton/Max cade a terra per un momento, ma subito si riprende e si lancia su Liz. C’è una zuffa e i due finiscono contro la finestra che si infrange. Mentre stanno cadendo verso il suolo, Liz rivede la immagini della sua vita e delle persone che ha amato maggiormente: suo padre, Maria, sua madre, Alex e Max. Anche Max/Clayton ha dei flash sui momenti più significativi passati insieme a Liz e, rendendosi conto che Liz sta per schiantarsi a terra, lancia un urlo.]

Max/Clayton: No-o-o-o-!!!!

[Max costruisce una rete di energia per interrompere la caduta di Liz. Intanto lui continua a cadere, crolla su un pergolato che inizialmente lo sostiene, poi cede al suo peso, facendolo cadere a terra. Dopo un momento, anche il campo di energia che sosteneva Liz si dissolve e Liz cade, prima sul pergolato, poi a terra, restando distesa al suolo, accanto a Max.]

[Jesse è seduto sul letto al fianco di Isabel. Nessuno dei due sa cosa dire. Isabel continua a toccarsi nervosamente l'anello nuziale.]

Isabel: E' tutto okay fra di noi?

Jesse: Non lo so. Cioè, io ti guardo...e so...so che ti amo...

Isabel: Ma ti ho mentito. [Jesse annuisce] Ho sempre saputo, nel mio cuore, che non mi avresti mai perdonato per questo.

Jesse: Non è quello. Voglio dire, io...sì, sono dispiaciuto che tu mi abbia mentito. ...Ma posso superarlo...

Isabel: [speranzosa] Davvero?

Jesse: Sì. Sì, alla fine... E io...ascolta, io...non sono perfetto. Anch'io ho detto una bugia o due. E tu, accidenti, tu hai dovuto crescere mentendo a chiunque intorno a te... E' diventata proprio una seconda natura.

Isabel: Hey, non è mai stato... non è mai stato per te. E' solo che mentire riguardo a chi sono è un dato di fatto.

Jesse: E tu eri davvero brava in questo. Isabel, eri ...davvero brava.

Isabel: E' questo il vero problema, vero? Non che ho mentito... ma che sono brava a farlo.

Jesse: Io ti ho creduto. ...Completamente. Cioè, sono accadute strane cose e io... non ho mai dubitato di conoscerti... di sapere chi era davvero mia moglie... Voglio dire, io...ho sposato Isabel Evans. Ma non c'è nessuna Isabel Evans. Isabel è...è solo questa persona dietro a cui ti nascondi. Io...io solo...

Isabel: Hai ragione, hai ragione su tutto. E anche se sono... una bugiarda molto brava... voglio che tu sappia che dico la verità quando dico che ti amo... e che amo essere tua moglie.

Jesse: Okay...

Isabel: Che ne sarà di noi adesso?

Jesse: Non ne ho idea...

[Liz riprende lentamente conoscenza e si accorge che il corpo di Max giace steso a faccia in giù, al suo fianco. Dolcemente lo gira e cerca di sentirgli il battito del cuore, prima sul polso, poi sul collo. Non sentendo nulla, Liz si rassegna dolorosamente al fatto che Max sia morto. Gli accarezza dolcemente il viso e si piega su di lui per dargli un ultimo bacio. Mentre lo bacia, una sua lacrima cade sulla guancia di Max. In quel momento, incredibilmente, Liz vede una scia di luce bianca passare attraverso il viso di Max. Il volto di Max si trasforma nel volto di Clayton e poi ritorna ad essere quello di Max. I suoi occhi però adesso sono aperti a fissare Liz.]

Liz: Max?

Max: Liz... Mi hai riportato indietro...

Liz: [sorridendo dolcemente] Suppongo che questo significhi che siamo pari.

[Max cerca di sorridere, ma è ancora debole e appena prova a muoversi sente una fitta di dolore. Liz lo sostiene con un braccio, aiutandolo a mettersi seduto. Max e Liz restano seduti insieme, teneramente abbracciati. Maria sbuca d'improvviso da dietro alcune piante e trova Liz che sta abbracciando qualcuno sotto i resti del pergolato.]

Maria: Cosa è successo?!

[Liz e Max si girano verso di lei. Quando Maria riesce a vedere chiaramente la faccia di Max resta senza parole.]

Liz: [verso Maria] Andiamo a casa.

[Di nuovo la canzone dei Sense Field "Save yourself" fa da sfondo all'ultima scena, in cui i tre si avviano insieme nella notte. Liz tiene per mano Maria, mentre con l'altro braccio sostiene Max, che cammina zoppicando, abbracciato a lei.]


Traduzione dall'originale realizzata da Kikka


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