Roswell.it - Approfondimenti

Le trascrizioni degli episodi di Roswell in anteprima
Episodio 3.11 "I Married an Alien (Ho sposato un'aliena)"

Traduzione dall'originale realizzata da Kikka


[Suona il campanello. Isabel va ad aprire. Sono Michael e Max. Michael sta portando una scala e un barattolo di vernice e anche Max sta portando arnesi per dipingere.]

Isabel: Tesoro, i pittori sono qui.

Michael: Sì, spiritosa. Dai, togliti di mezzo, questa roba è pesante.

Jesse: [entrando nella stanza] Hey ragazzi.

Max: Hey.

Jesse: Sicuri che non volete che resti a dare una mano?

Michael: Ehm, veramente, ci sono un paio di barattoli di vernice fuori.

Isabel: Ma loro se la possono cavare da soli.

Max: Giusto, tocca a noi. Seriamente, è un regalo per voi da parte nostra, per riscaldare la casa.

Michael: Già…e così è un regalo di nozze combinato (per entrambi).

Isabel: [ride] Non essere sciocco. [seria] Il regalo di nozze sarà separato.

Michael: Certo che lo sarà.

Jesse: Beh, è davvero molto generoso da parte vostra prendervi il sabato libero per dipingere il nostro appartamento.

Max: Ah, non ci prenderà così tanto tempo, siamo piuttosto veloci.

Isabel: [afferrando Jesse per un braccio e portandolo verso la porta] Dai tesoro, stai facendo tardi. Mio padre odia il ritardo.

Jesse: Ok, va bene. Ehm, [prendendo le sue mazze da golf] ci vediamo dopo ragazzi. [Jesse bacia Isabel sulla guancia] Grazie.

Max: Nessun problema.

[Michael fa un cenno di saluto. Jesse se ne và e Isabel chiude la porta.]

Michael: Sai, avresti probabilmente potuto farlo da sola.

Isabel: [ironica] Giusto, Jesse avrebbe sicuramente lasciato sua moglie a dipingere l’intero appartamento tutto da sola.

Max: Sai già che colore vuoi?

Isabel: Tinta Ocra oppure Rosso Mattone del New England. [Isabel prende i cartoncini con l’esempio dei colori]

Michael: Ci siamo.

Isabel: Ho bisogno di vederlo sul luogo, quindi ehm… Max tu fai l’ Ocra su quel muro [ Isabel segna a Max il muro e gli consegna il cartoncino con l’esempio del colore] e… Michael tu fai il Rosso su quello là [ Isabel mostra a Michael il muro e lui le strappa di mano il cartoncino del colore. ] Poi io deciderò. Forse.

[Max e Michael appoggiano le loro mani sul muro, guardando l’esempio del colore e concentrandosi. Il muro bianco lentamente cambia nei 2 colori.]

Michael: [ironico] Sono esausto, mi prenderò una pausa.

[Michael và a sedersi sul divano e accende la TV. Isabel e Max sono appoggiati sul retro del divano a guardare i 2 muri.]

Max: A me piace l’Ocra.

Isabel: Hmmm.

[Michael sta guardando “Vita da Strega”.]

Michael: Oh, Nickeldon sta trasmettendo una maratona di “Vita da Strega”!!!! Il mio weekend è a posto.

Isabel: [voltandosi verso Michael] Chi sei tu e che ne hai fatto di Michael?

Max: E’ tutta la faccenda di Maria. Da quando hanno rotto, si è buttato sulla televisione. Sta diventando patetico!

Michael: [ignorandoli] Questo è quello in cui Samantha trasforma Darren in un’oca. E’ carino.

Max: Ti serve un hobby, amico.

Michael: Cosa? Come il golf? Andarsene in giro su quelle stupide macchinette.

[Si sentono le chiavi girare nella serratura.]

Isabel: [agitata] Oh, Jesse!! Oh!!! I muri!! [ Corre verso la porta e la chiude proprio nel momento in cui Jesse sta per aprirla.]

Jesse: Hey, Isabel, sono io!

Isabel: Scusa tesoro, c’è una scala davanti alla porta. Aspetta un secondo.

[Max e Michael velocemente riportano i muri al colore bianco.]

Max: [verso Michael] No, è sbagliato! Era più un Bianco Navaho, ora è più Aecho.

Michael: E sono io quello che ha bisogno di un hobby?!

Jesse: E’ tutto a posto là dentro?

Isabel: Sì, a posto. [guardando Michael e Max] Va bene.[Apre la porta e lascia entrare Jesse] Sì, scusa. Scusa. Dimenticato qualcosa?

Jesse: Sì, le mie palle.

[Michael e Max ridono.]

Jesse: Voi ragazzi stavate…parlando di me?

Isabel: Questo è un po’ paranoico, non pensi? Voglio dire, l’intero mondo non gira intorno a te!

Max: [ironico] Gira intorno a Michael!

Michael: Eh, questo è un fatto! [Và a sedersi sul divano e guarda “Vita da Strega”.]

Jesse: Ok. Ciao.

Isabel: Ciao. [Isabel chiude la porta. Poi si avvicina al divano.]

Michael: Questa era divertente.

Isabel: [riferendosi a Samantha del telefilm] Per lei era così facile.

Michael: Cosa stai dicendo? Dai un’occhiata sotto la superficie e vedrai la verità. Samantha è orgogliosa della sua stregoneria…e ha dovuto pagarne il fio in un mondo incurante e profano. E’ una moderna dea Atena.

Max: Giuro che la mia testa sta per esplodere.

Isabel: Beh, almeno Darren sapeva che era una strega. Non era costretta a correre in giro a nascondere i suoi poteri al suo stesso marito. Pensa quanto la mia vita sarebbe più facile se Jesse potesse semplicemente sapere chi sono realmente.

Michael: Già, sarebbe uno show classico. Potresti chiamarlo: “Ho sposato un’aliena”.

[Isabel ride, guardando Samantha dare la caccia a Darren, che adesso è un’oca, per tutta la casa. Quindi comincia a sognare ad occhi aperti. Vediamo Isabel che guarda la Tv, ma in TV adesso ci sono lei e Jesse, con vestiti anni ’60, in giro su una vecchia auto. Jesse trova in macchina i comunicatori.]

Jesse: [nello show] Isabel, quante volte devo dirti di non lasciare i tuoi comunicatori alieni nella macchina?

Isabel: [nello show] Scusa caro. [Isabel prende i comunicatori e li mette nella borsetta]

Isabel: [nella realtà] Già, sarebbe un bello show.

SIGLA [Versione “Vita da Strega”].

[Roswell è adesso come “Vita da Strega”. Isabel è vestita come Samantha. Entra in cucina dove c’è un gran disordine. Ci sono piatti sporchi dappertutto.]

Isabel: [guardando il disordine] Wow, questo non è certo il modo di iniziare la giornata. [Fa un gesto con la mano e i piatti sono lavati e al loro posto] Ehm... Penso che avremo toast francesi e salsicce. [Fa un gesto con la mano e il sacchetto del pane vola da lei, poi fa un altro gesto e le porte del frigo si aprono e il cartone delle uova vola da lei. Un ultimo gesto e le salsicce volano da lei.]

[Jesse entra vestito come Darren. Vede Isabel usare i suoi poteri.]

Jesse: [disapprovando] Isabel. Quante volte devo dirti niente poteri alieni in casa. [poi,annusando il profumo nell’aria] Sono toast francesi?

Isabel: [sollevando il coperchio] Mmm-hmmm.

Jesse: Beh, magari solo per questa volta.

[Versione normale di Roswell: Jesse è seduto a tavola.]

Jesse: Buon giorno.

Isabel: Giorno tesoro. Hey. Qui c’è questo [gli passa il caffè]. Questa volta [andandogli vicino con la pentola della colazione] penso di aver veramente [volute di fumo dalla pentola] bruciato tutto di nuovo. [mettendogli la colazione bruciata nel piatto] Penso ci sia qualcosa che non và nel forno.

Jesse: [bevendo il succo d’arancia] Mmm. Beh, il succo d’arancia è perfetto.

Isabel: Bene. Appena spremuto. Ok, sono le 8:58.

Jesse: [alzandosi] Oh, devo andare. Devo essere in tribunale alle 9:15. [si abbracciano e baciano] Se si trattasse di qualcos’altro...

Isabel: Lo so, è tutto okay, io devo studiare.

Jesse: [andando verso la porta] Ci vediamo dopo!

Isabel: Ok!

[Versione “Vita da Strega”: Kyle entra nella cucina di Isabel dalla porta sul retro. E’ vestito di pelle con un buffo berretto.]

Kyle: Ciao!

Isabel: [girandosi] Ciao Kyle.

Kyle: [tenendo un pezzo di una macchina in mano] Sai cos’è questo?

Isabel: Un carburatore.

Kyle: No, è un carbur…Come fai a saperlo?

Isabel: Sono una donna moderna. [chiude la porta sul retro]

Kyle: Giusto. Comunque, [si siedono a tavola] può sembrare un carburatore ma in realtà è una miniera d’oro.

Isabel: Hmm. E’ un po’ piccolo per una miniera d’oro, non pensi?

Kyle: Sì, ma che ne dici se fosse un carburatore speciale, uno che renda possibile per una macchina fare 300 miglia con un gallone.

Isabel: Kyle...

Kyle: 200?

Isabel: Sai a Jesse non piace quando uso i miei poteri nei tuoi “sistemi per diventare ricchi in fretta”.

Kyle: Sistemi, sistemi. Macche sistemi? Questo è un dono per il genere umano.

Isabel: Oh! Ohhh…Beh, se è un dono, allora suppongo che non chiederai denaro per questo.

Kyle: Beh, non è un dono gratuito.

[Ritorno alla versione normale di Roswell.]

Isabel: Perché vieni sempre da me per queste faccende?

Kyle: Scusami ma non riesco a venirne fuori e Toby mi è stato addosso per tutta la settimana. Tutto quello che deve fare quest’affare è funzionare…e non deve neanche funzionare bene. Basta solo che funzioni.

Isabel: Va bene! [Isabel mette la mano sul carburatore e usa i suoi poteri per sistemarlo.]

Kyle: Grazie.

[Bussano alla porta sul retro. Versione “Vita da Strega”: Entra Maria.]

Maria: Hey salve! [chiude la porta] Ve la passate tutti bene? Un bel po’ di risate e di divertimento attorno a casa Ramirez, hmmm? Bene. Ora... dov’è quel buono a niente del mio fidanzato?

Isabel: Salvami.

Kyle: [alzandosi] Me ne stavo andando.

Maria: [fermando Kyle] Non così in fretta, Valenti! [Lo prende per un orecchio.]

Kyle: Ok, ok!…E’ su Nettuno.

Maria: [sorpresa] Nettuno? Ci è appena stato la settimana scorsa!

Kyle: E’ andato a comprarti un regalo per il compleanno.

Maria: Un regalo per me??! [emozionata] Cos’è?! Che cosa può comprare uno su Nettuno? [si siede con loro] Quanto intende spendere? Dimmi tutto! [Maria sbatte le mani sul tavolo e tutto torna alla versione normale di Roswell] Dunque, vuole portarmi fuori per il mio compleanno, la prossima settimana…e io non so.

Kyle: Qual’è il problema?

Isabel: Beh, il problema è che…una cena di compleanno è sentimentale per definizione.

Maria: E sentimentale vuol dire bacio della buonanotte.

Isabel: E bacio della buonanotte vuol dire sesso.

Kyle: Dovrei scrivermelo giù.

Maria: Ad ogni modo, la ragione per cui sono qui è che il mio compleanno è la prossima settimana e... stavo quasi pensando che mi servirebbe un qualche cambiamento...

Isabel: Vuoi che ti stiri i capelli di nuovo, vero?

Maria: Forse, o forse no. Forse solo...vorrei un po' di colore, qualcosa come dei colpi di luce questa volta.

[Suona il campanello.]

Isabel: [andando ad aprire] Maria, io non sono il tuo genio per capelli personale.

Isabel: [aprendo la porta] Sì?

Ragazzo: Ciao, sei...sei Isabel?

Isabel: Sì.

Ragazzo: Ehm, sono Eric, Eric Hughes, l'amico di Jesse da...

Isabel: Da Cornel! Certo, entra. Scusami.

Eric: Grazie.

Isabel: Vieni dentro.

[Eric entra e mette giù le sue valigie.]

Isabel: Allora, che stai facendo qui?

Eric: Ehm, beh, ho appena avuto un ingaggio in Texas...e ho pensato che il New Mexico era la porta accanto, così... [scrolla le spalle] Ciao! [fa un cenno di saluto a Maria e Kyle che sono seduti a tavola.]

[Maria e Kyle restituiscono il saluto.]

Isabel: E' fantastico. Jesse sarà così eccitato di vederti. E' stato così dispiaciuto di sentire che non ce l'avresti fatta per il matrimonio.

Eric: Lo so, mi dispiace per quello.

Isabel: Non te ne preoccupare.

Eric: No, no, no. Avevo le migliori intenzioni. Ero per strada ed avevo intenzione di guidare dritto fin qui da Atlanta, ma sono stato in un certo senso deviato. Ho avuto questo ingaggio su a Sant Paul e poi un altro a Chicago...

Isabel: Oh, sei un musicista?

Eric: [ride] Ehm, no...Sono un reporter.

[Versione "Vita da Strega"]

Isabel: Un reporter?!

Maria: Mm, noi dovremmo...

Kyle: ...Andarcene! [entrambi si alzano] Che bella idea! Ciao Isabel! [Praticamente corrono fuori dalla porta.]

Eric: Devo dire, sono stato molto sorpreso di sentire che il vecchio Jesse era stato arpionato. Tu devi essere qualcosa fuori dell'ordinario.

Isabel: Io? Noo. [ride imbarazzata] Allora, quanto intendi fermarti a Roswell?

Eric: Finche non trovo una storia. Myer mi sta facendo uscire pazzo. Dice che devo venirmene fuori con un vero e proprio pezzo di giornalismo investigativo. Qualcosa che scruti il luogo fin nel profondo. Altrimenti, devo trovarmi un altro genere di lavoro.

[Eric si china a prendere i bagagli e si ritorna alla versione normale di Roswell.]

Isabel: Devi restare. Jesse sarà così contento di vederti. Sta sempre parlando di te e dei ragazzi della confraternita universitaria.

Eric: E' tutto positivo spero.

Isabel: Beh, lui sbaglia a giudicare le cose positive. Fa sembrare che tu abbia passato tutto il tuo tempo libero a discutere e studiare dietro suo consiglio.

Eric: [ride] Deve fare l'avvocato. [sedendosi sul divano] Ehm, beh, apprezzo molto che tu mi faccia stare sul divano. Cercherò di non intrigarti. Chissà, magari mentre sono qui posso trovare una storia da solo. Questa è Roswell dopo tutto. Dunque, sai dove posso trovare qualche alieno?

[Isabel ride, Eric ride insieme a lei.]

[Quella sera, Eric sta guardando la loro collezione di CD e parlando con Jesse.]

Eric: Sì, ho avuto un e-mail da Keith l'altro giorno. Dice che vuole unirsi al Corpo di Pace.

Jesse: [portando 2 birre] Oh, andiamo! Lo sta dicendo da anni. Non gli piace neanche il fango, come farà a scavare pozzi per la gente? [lanciando una birra a Eric] Arriva!

[Isabel entra in salotto con coperte e cuscino.]

Isabel: Beh, puoi portare i ragazzi fuori dal college ma...

Jesse: Scusa.

Eric: Oh Dio, non posso credere che voi ragazzi abbiate ancora questo CD. Ohhh [apre il CD] Preparatevi ad entrare nella macchina del tempo.

[Jesse ride]

Isabel: Penso che questo sia il mio segnale per andare a letto.

Jesse: Oh, andiamo, è presto. Dai!

Isabel: Presto sono gli anni '90, forse. No grazie. [si baciano] Buonanotte.

Jesse: Buonanotte.

[Sta suonando la canzone "Everybody Dance Now".]

[Isabel và in camera da letto. Si appoggia sulla porta e sospira.]

[Più tardi, Jesse e Eric sono seduti sul divano. Ci sono lattine vuote sparse dappertutto.]

Eric: Proprio come ai bei vecchi tempi, amico. Dov'è la roba?

Jesse: Shh! Dai, lei non sa che ero solito sballarmi.

Eric: Cosa?! Cos'è, stai tenendo dei segreti a tua moglie?

Jesse: Non so...ci stiamo…ci stiamo ancora conoscendo.

Eric: Ok, bello mio, ma si supponeva che lo faceste prima di sposarvi.

Jesse: In un mondo perfetto.

Eric: Già…Beh, quanti segreti le stai tenendo nascosti?

Jesse: Hmm. Non così tanti quanti ne ha lei.

Eric: Cosa?

Jesse: Niente.

Eric: Andiamo amico, guarda con chi stai parlando. Devo ricordarti di quel famoso e infamante episodio di Kate Joplin e del suo mostruoso fidanzato giocatore di lacrosse (gioco indiano)?

Jesse: [ridendo] Sì, mi hai salvato le chiappe, mi ricordo.

Eric: Già, l' ho fatto!

Jesse: Io non...non so amico...E' solo strano. Mi sento come se ci fosse una parte della vita di Isabel che lei non vuole spartire con me, capisci?

Eric: Come cosa?

Jesse: Come...non so, solo... Ogni tanto succede qualcosa di strano e...Come l'altro giorno che stavo aggiustando il trita-ghiaccio. Ok, sono lì che ci sto lavorando e mi sto arrabbiando... e sto sbattendo le cose e sto imprecando come se potesse servire...e lei arriva e mi dice di prendermi una pausa. Così io mi dirigo verso la camera da letto… e poi do un'occhiata indietro e vedo che lei ha la mano dentro al trita-ghiaccio.

Eric: E allora?

Jesse: Allora, quando torno indietro, è aggiustato. Voglio dire, funziona perfettamente.

Eric: Ah!... Beh, sai, secondo la mia opinione professionale, credo di dover dire che questa non è una storia.

Jesse: Ok, bene. Beh, che mi dici di suo fratello, Max? Mi rompe il naso proprio prima del matrimonio...

Eric: Ti ha rotto il naso?

Jesse: Sì, è una lunga storia. Te la dico dopo. Ma... lui mi rompe il naso e, il giorno dopo, lo guarisce con una bistecca.

Eric: Cosa intendi, una bistecca come...

Jesse: Come una bistecca! Mi guarisce completamente un naso, rotto per davvero, in circa 30 secondi! E' proprio strano. Proprio...davvero strano.

Eric: Ah. Beh, forse...forse è un'aliena. Jesse, amico, hai sposato uno degli alieni di Roswell!

[Scoppiano a ridere.]

Eric: E' come...come "Genio per Amore" per il nuovo millennio, amico.

[Ridono un po' troppo ad alta voce.]

Jesse: Sta zitto! Fa piano!

[Eric comincia a canticchiare la musica di "Genio per Amore".]

[Si vede Isabel nel letto con lo sguardo perso nel vuoto. Versione "Vita da Strega". Jesse entra in camera. Isabel sta leggendo.]

Jesse: Siamo nei guai!

Isabel: Perché?

Jesse: Vuole fermarsi per la notte. [si siede nel letto accanto a lei]

Isabel: Io non mi preoccuperei, caro.

Jesse: Oh certo, c'è un reporter che dorme sul nostro divano e che è in cerca della storia del secolo e io non dovrei preoccuparmi!

Isabel: Amore, non preoccuparti. Prometto che non userò i miei poteri quando lui è in giro. Andrà tutto bene.

[Versione normale di Roswell. Jesse si sta spogliando in camera, cercando di non fare troppo rumore, ma non ci riesce e Isabel si sveglia.]

Isabel: Piuttosto tardi.

Jesse: Oh, scusami. Non intendevo svegliarti.

Isabel: E' tutto ok. Vi siete divertiti?

Jesse: [infilandosi a letto ridendo] Oh, sì. [ride di nuovo]

Isabel: Cosa? [Isabel sorride]

Jesse: Niente. Solo che Eric se ne è venuto fuori con tutta questa faccenda dello scrivere una storia. [ride] Una storia su di te che saresti uno degli alieni di Roswell.

[Il sorriso di Isabel svanisce.]

[Appartamento di Michael. Michael è seduto sul divano a guardare "Vita da Strega". Entra Max.]

Max: Ok, questa cosa è ufficialmente non più divertente.

Michael: [ironico] Ti chiederei qual'è il tuo problema Maxwell, ma veramente non mi interessa.

[Max usa i suoi poteri per spegnere la TV.]

Max: Michael, devi farti una vita!

Michael: [ironico] Grazie per il sentito consiglio. Puoi andare adesso. [usa i suoi poteri per riaccendere la TV.]

Max: Sto parlando seriamente, finirai per distruggere quel poco di cervello che ti è rimasto con questa roba! [rispegne la TV.]

Michael: Sto mostrando interesse per i Classici! [riaccende la TV.]

Max: Stai sguazzando nell'auto compatimento. [rispegne la TV.]

Michael: [arrabbiandosi] Lo sai che questo è il mio appartamento! Se voglio stare seduto qui a sguazzare, cosa che non faccio, allora è affar mio! [prova a riaccendere la TV, ma siccome è arrabbiato la TV esplode.] Grandioso! Grazie!

Max: Oh già, è colpa mia! Vado fuori di qui! Ci vediamo dopo.

[Casa di Isabel. C'è una scatola di pizza ancora mezza piena sul pavimento e bottiglie di birra vuote dappertutto. Isabel raccoglie una bottiglia e scuote la testa. Fa un gesto con la mano e si passa alla versione "Vita da Strega". L'aspirapolvere comincia a pulire da sola. Isabel fa un altro gesto con la mano e le bottiglie volano nel cestino.]

[Versione normale di Roswell. Isabel butta le bottiglie nel cestino. Entra Jesse.]

Jesse: Questo posto è un disastro, lo so. Puliremo tutto quando torniamo, lo giuro, ok?

[Isabel annuisce. Jesse corre verso la porta del bagno e bussa.]

Jesse: Dai, andiamo! Stiamo facendo tardi!

Eric: [uscendo dal bagno] Sì, sì, sì. Sapete, ho un'idea.

Jesse: C'è una prima volta per tutto.

Eric: [ride] Voglio scrivere una storia su te e Isabel. E' la storia di come due persone si sposano in un baleno e così devono affrontare tutta la faccenda del "conosciamoci meglio" in un secondo momento.

Isabel: A me suona noiosa.

Eric: Ma io intendo esporla in modo che suoni grandiosa. Un promettente avvocato sposa una ragazza di una piccola città dopo un travolgente idillio. Il mio editore ama questo genere di robaccia.

Jesse: Stai dicendo che la storia del nostro matrimonio è robaccia?

Eric: Sì, ottima, solida, orribile robaccia. Andiamo ragazzi, mi serve il vostro aiuto. Ho bisogno di vendere qualcosa.

[Bussano alla porta.]

Isabel: Io non mi sento di finire in una rivista al momento. [Apre la porta. E’ Max.]

Max: Hey.

Isabel: Hey.

Eric: Hey.

Jesse: Max, questo è Eric, un mio amico. Eric, questo è Max, mio cognato.

[Eric e Max si stringono la mano.]

Max: Hey.

Eric: Ciao. Oh, tu sei il tizio con gli speciali poteri di guarigione.

[Versione “Vita da Strega”. Max fa un gesto e Eric si trasforma in un bassotto.]

Max: Qualcuno vuole dirmi cosa sta succedendo?

Jesse: Max, non puoi semplicemente andartene in giro trasformando le persone in cani!

Max: Non me ne starò qui a farmi fare la predica dal discendente di una scimmia!

Isabel: Max, ritrasformalo per favore!

Max: Sembra che sappia il nostro piccolo segreto. Ora… come è potuto succedere?

Jesse: Non sa niente, a meno che, naturalmente, non ti abbia visto andare in giro di nuovo nelle vicinanze col tuo disco volante!

Max: Te ne esci una volta per un giretto…e loro non ti permettono più di dimenticarlo.

Isabel: Max, non …non voglio che faccia pipì sul tappeto!

Max: Tra un minuto. Parlando del disco volante, Michael ha fuso il dispositivo di mascheramento, per cui ha dovuto parcheggiarlo nel vostro scantinato, per ora.

Jesse: Nello scantinato?!

Max: Sto parlando troppo veloce perché il tuo cervello umano possa seguirmi?

Jesse: Come l’ hai portato dentro?

[Max alza gli occhi al cielo, sconsolato.]

Isabel: Ha usato il flusso di scorrimento spazio-temporale, caro.

Max: Già!

Jesse: Grandioso! [si china a coprire le orecchie del cane, in modo che non possa sentire.] C’è un reporter in casa con un disco volante nello scantinato!

Max: Vuoi che lo porti al canile?

[Jesse prende in braccio il cane.]

Isabel: Ritrasformalo semplicemente, per favore.

Max: Ok, molto bene. [Max ritrasforma Eric in un umano e Eric salta giù dalle braccia di Jesse.]

[Si ritorna alla versione normale di Roswell.]

Max: [verso Eric] Piacere di conoscerti.

Jesse: Ci vediamo dopo. [bacia Isabel sulla guancia.]

Isabel: Ciao. Divertitevi.

[Jesse e Eric se ne vanno.]

Isabel: Sì, Jesse gli ha detto di tutto l’incidente del naso rotto…e da allora loro hanno cianciato di come io provenga da una famiglia di alieni.

[Max sorride e cerca di non ridere.]

Isabel: Tu pensi che sia divertente?

Max: Beh…sì. Voglio dire, in un certo senso è ironico. Stanno solo scherzandoci intorno. Se ne fai una questione, sembrerà sospettoso.

Isabel: Sì, forse. Che stai facendo qui?

Max: Invitando mia sorella a prendere una colazione fumante prima della sua prima lezione. Offro io.

Isabel: Oh. Dove?

[Max sorride.]

[Campo da golf. Eric, Jesse e il signor Evans stanno giocando. E’ il turno del signor Evans. Eric e Jesse stanno parlando, aspettando il loro turno.]

Eric: Allora, ehm, quando hai conosciuto Isabel?

Jesse: Il 5 di luglio.

Eric: Il 5 di luglio? Ma non è il tuo compleanno?

Jesse: Sì, che te ne pare di questo come regalo.

Eric: [prendendo nota] Dio, la divoreranno questa cosa. [ Eric tira fuori una fiaschetta di alcool.]

Jesse: Hey, [prendendogliela] ne hai portato abbastanza per tutti, o ehm...

Eric: Sì, dove sono le mie buone maniere? Allora, lascia che ti chieda una cosa, era ancora una minorenne da farti rischiare la galera quando l’ hai conosciuta?

[Il signor Evans si gira verso di loro e gli lancia un’occhiataccia.]

Jesse: Aveva 18 anni. [poi, quando il signor Evans torna a giocare] Deficiente!

Eric: Scusa.

[Mentre Jesse beve un goccio, una pallina da golf gli passa sopra la testa e colpisce la macchinetta dietro di lui, poi lentamente va in buca, come se fosse telecomandata. Michael si avvicina esultando.]

Michael: Sìì!! Scusate, oh, ehm, quattro!! Quattro!! Avete sentito tutti, quattro! [Michael raccoglie la sua pallina da dentro la buca.] Signor Evans, Jesse. [ fa un cenno di saluto.]

Jesse: Hey, ehm, Michael, hai conosciuto il mio amico, Eric?

Michael: Hey. [si stringono la mano.]

Eric: Hey.

Sig. Evans: Non sapevo che giocassi a golf.

Michael: Ho appena cominciato. Tanto per uscire un po’ di casa. Avete visto quel tiro addosso alla macchinetta e poi in buca? Non si vede tutti i giorni!

Sig. Evans: Michael, sto per mettermi in una posizione difficile qui e… presumere che tu non sia un membro del “Glen Hills Country Club”.

Michael: Non ufficialmente.

Sig. Evans: Quindi farai meglio a stare attaccato a noi.

Michael: Ganzo… State giocando a soldi o cosa?

[Isabel e Max stanno per entrare al Crashdown.]

Isabel: Non ti servo come accompagnatrice. Il padre di Liz ha già dato via libera a voi ragazzi per stare insieme.

Max: E’ solo che non voglio che suo padre pensi che io sia una specie di perdente che non ha niente di meglio da fare, tutta la mattina, che stare seduto ad un tavolo ad aspettare che Liz finisca di lavorare.

Isabel: [ride] Devo fare l’ovvio commento?

Max: Ti prego, no.

[Entrano al Crashdown. Versione “Vita da Strega”. Liz va loro incontro.]

Liz: Max!

Max: Liz!

Liz: Max…

Max: Liz…

Isabel: [sbrigativa] Possiamo avere un tavolo per due?

Liz: Oh, sicuro Isabel. Tu devi essere qui per fare colazione con Max, [ parlando ad alta voce per farsi sentire da suo padre] perché lui non è certamente qui per vedere me! Giusto Max?! [sorride]

Max: [ad alta voce] Certamente no!

Liz: Da questa parte. [ Liz li accompagna al tavolo. Poi sospira e si allontana. Max resta imbambolato a guardarla.]

[Campo da golf. Eric e Michael stanno parlando.]

Eric: Dunque, da quanto tempo conosci Max e Isabel?

Michael: Un lungo, lungo tempo. Abbiamo praticamente cominciato a girarci intorno alle elementari. Sai, loro avevano dei genitori simpatici e io ero in affidamento. [Michael tira ma prende male la palla.] Ahh! L’ ho presa di taglio.

Sig. Evans: Oh, hai alzato la testa all’ultimo minuto.

Jesse: Già, è in mezzo agli alberi. Vuoi tirare una “mulligan”? [Nota: una “mulligan” è la ripetizione di un tiro senza penalità, che si può fare una sola volta nelle partite amatoriali.]

Michael: No, non uso droghe. Va bene, voi ragazzi andate pure avanti. Io devo trovare la mia palla.

[Intanto al Crashdown, Max e Isabel stanno parlando.]

Isabel: Dunque, ho pensato parecchio a questa intera faccenda del sogno tipo “Vita da Strega”.

Max: Davvero?

Isabel: Sì. E più e più ci penso, più mi convinco che sarebbe nel miglior interesse di tutti far entrare il mio Darren nel segreto.

Max: Mmm-hmm.

Isabel: Già. Voglio dire, per come è adesso, Jesse è fuori controllo. Per esempio, se fosse a conoscenza del segreto, saprebbe cosa dire e cosa non dire al suo amico, il reporter in cerca di una storia bollente.

Max: Buona osservazione.

Isabel: Già.

Max: Lasciamici pensare.

[Liz si avvicina al tavolo.]

Liz: E’ tutto ok?

Max: Sì, stavamo solo, ehm...parlando di come le cose sarebbero più facili se vivessimo in una sitcom.

Liz: Come “Frasier”?

Max: Più come “Il Mio Marziano Preferito”.

Isabel: Stavo pensando più a “Vita da Strega”.

Sig. Parker: Liz!?

[Versione “Vita da Strega”. Liz si gira verso suo padre, che è vestito come un macellaio con in mano una mannaia.]

Sig. Parker: Non ti avevo detto di stare lontano da mia figlia?!

Max: Sto…sto solo facendo colazione con mia sorella. [Il signor Parker si avvicina furibondo. Max punta il dito verso Isabel] Vede? Eccola qui, mia sorella. [verso Isabel] Dì ciao sorella.

Isabel: Ciao sorella.

Sig. Parker: Se ti becco con le mani su mia figlia, io… [ alza la mannaia e fa un gesto come per colpire Max. La mannaia si trasforma in un bouquet di fiori. Max prende i fiori.]

Max: Caspita, grazie signor Parker! [li annusa] Sono bellissimi.

[Jesse e Eric sono seduti sulla macchinetta da golf.]

Eric: Così quel ragazzo è un minore emancipato?

Jesse: Già, il nostro studio ha seguito la sua causa. [guardando la pallina sul campo] Guarda qua, sono sul green (zona intorno alla buca) con 2 colpi. [scendono dalla macchinetta.]

Eric: Hey, ehm, non ti dispiace se io…ehm… [fa un gesto per indicare che vuole fumare]

Jesse: Cosa? Se ti fai uno spinello sul campo da golf? Sì! E’ il club privato di mio suocero. Va nei cespugli come fanno tutti.

[Michael è fra gli alberi. Trova la sua pallina e si guarda intorno. Eric viene fuori da dietro un albero fumando erba, ma Michael non lo vede. Poi Michael usa i suoi poteri per piegare gli alberi e aprire un varco, per far passare la pallina. Quindi tira. Eric vede l’intera cosa e resta confuso, fissando il suo spinello.]

[A casa di Isabel . Chiaramente Eric ha detto a Jesse quello che ha visto.]

Jesse: Nessuno [ride] …e dico nessuno vorrà pubblicare questa cosa!

Eric: Va bene, forse non il “New York Times”, bello, ma sicuramente il “Post”.

Jesse: Dai Eric, dammi un po’ di respiro!

Eric: Ok, ascolta, so come suona… ma io ho visto quello che ho visto!

Jesse: Sì. [ride] [ Entra Isabel]

Isabel: Che succede?

Jesse: Oh, questa ti piacerà! Avanti, diglielo.

Eric: Va bene. Sai il tuo amico Michael? Ha fatto un gesto con la mano e, non so… come se facesse uscire dalla mano dei poteri o roba del genere…

Jesse: [ridendo] Sì, aveva i “Super Poteri”!! [si mette 2 bottiglie di birra sugli occhi e ride a crepapelle]

Eric: D’accordo. Smettila di scherzare. Vi sto dicendo che c’è qualcosa di assolutamente strano in quel ragazzo. Non so se sia perché è un sensitivo o un alieno o cosa [Jesse si mette le 2 bottiglie in testa come fossero antenne], ma una cosa è sicura, Michael Guerin non è sicuramente di questo mondo!

[Isabel è al telefono con Michael.]

Isabel: Sei un idiota!

Michael: Come potevo sapere che stava guardando?!

Isabel: Eccoti un pensiero! Forse non avresti dovuto usare i tuoi poteri per migliorare il tuo golf!

Michael: Non pensavo che ci fosse qualcuno intorno, ok?

Isabel: Beh, è proprio qui il problema. Tu non pensi!

[Lo schermo si divide in quattro quadranti . Nei due in alto ci sono Michael e Isabel in versione normale. Nei due in basso, Michael e Isabel in versione “Vita da Strega”.] [Versione “Vita da Strega”.]

Isabel: Beh, adesso l’ hai proprio fatta. Eric vuole intervistarti per il suo articolo. Cosa intendi fare?

Michael: Che ne dici se fondo insieme le sua corde vocali? Così non potrà dire niente a nessuno.

Isabel: E’ uno scrittore. Lo scriverà semplicemente.

Michael: Potrei fondere insieme anche le sue dita.

Isabel: Non penso che funzionerà.

[Versione normale di Roswell.]

Isabel: Ci serve un vero piano.

Michael: Gli parlerò io, ok?

[Versione “Vita da Strega”.]

Michael: Penserò a qualcosa.

Isabel: Perché questo non mi fa riempie di fiducia?

[Versione normale di Roswell.]

Isabel: Non posso credere che stia succedendo davvero.

Michael: Vuoi rilassarti! Ci penso io.

[Versione “Vita da Strega”.]

Isabel: A cosa?

Michael: Cosa?

[Versione normale di Roswell.]

Isabel: Stai parlando con me?

Michael: Con chi altro dovrei star parlando?

[Versione “Vita da Strega”.]

Isabel: Allora ci pensi tu.

Michael: A cosa?

[Versione normale di Roswell.]

Michael: Stai bene?

Isabel: Cosa?

[Versione “Vita da Strega”.]

Isabel: Cosa?

Michael: Cosa?

Isabel: Cosa?

[Versione normale di Roswell.]

Michael: Cosa?

Isabel: Sto…sto facendo confusione. Possiamo prenderci tutti un minuto, per favore? Ok. Michael cosa hai intenzione di dire a Eric?

Michael: Penserò a qualcosa.

Isabel: Non so cosa mi preoccupa di più, quando non pensi o quando lo fai.

Michael: Questa è carina. Dovresti lavorare in una sitcom.

[Versione “Vita da Strega”.]

Michael: Hey, stavo per dirlo io.

Isabel: Non parlare con loro.

[Versione normale di Roswell.]

Isabel: Vediamo di riattaccare tutti, ok? Michael, ci vediamo fra un’ora.

[Tutti loro riattaccano.]

[Crashdown. Michael, Isabel, Jesse e Eric sono seduti a tavola.]

Eric: So cosa ho visto Michael.

Michael: Sì, mi hai visto agitare una bacchetta magica e piegare un albero.

[Isabel ride.]

Eric: Niente bacchetta, era solo la tua mano.

Michael: Lascia che ti chieda una cosa. Cosa c’era realmente nella fiaschetta?

Eric: Scotch.

Michael: E che cosa stavi facendo nei cespugli?

Eric: Stavo solo cercando un posto per…sai, liberarmi.

Michael: Andiamo! Non stavi forse… [Michael si porta la mano alla bocca facendo il gesto di fumare] ?

Eric: Sì, solo un po’.

Jesse: Sì giusto.

Eric: Ok, bello, era come quelli mitici che ci rullavamo ai vecchi tempi, giusto?

[Jesse da un calcio a Eric, sotto la tavola. Versione “Vita da Strega”.]

Eric: Owww!!!!!!

Isabel: Ai vecchi tempi?! Desideri aggiungere qualcosa, signor Ramirez…?

Jesse: Non proprio, tesoro. Sai com’è… era il college. Ra ra sis boom ba!

Michael: [verso Eric] Bella macchina da scrivere.

[Versione normale di Roswell. La macchina da scrivere di Eric è adesso un portatile.]

Michael: Cos’è un..ehm… G4? [Michael tocca il computer.]

Eric: No, è solo un vecchio dinosauro. [il computer fa scintille e si spegne] Oh, no! Non dirmi questo...

Isabel: Amore, posso parlarti fuori per un minuto?

Jesse: Sì, certo.

[Jesse e Isabel escono.]

[Eric sta freneticamente cercando di sistemare il suo computer]

Michael: [sospira ironicamente] Tecnologia…

[Fuori dal Crashdown.]

Jesse: Hey, ascolta, ho smesso di fumare parecchio tempo fa.

Isabel: Non mi interessa, va bene! Voglio che tu faccia in modo che Eric molli questa storia. L’intera storia. Niente più ricerche, niente più domande, niente più scavare nel mio passato.

Jesse: [sorpreso] Wow!…Che sta succedendo? Voglio dire, è solo una stupida cosa che Eric ha inventato per essere alternativo…

Isabel: [arrabbiata] No, è…è più di questo, va bene! Prima fa domande a me. Poi tocca ai miei amici. La prossima volta saranno i miei genitori. Voglio che questa cosa finisca adesso!

Jesse: Perché?

Isabel: Perché…ok…perché il passato è qualcosa che sto cercando di lasciarmi alle spalle! Ok?! Riporta a galla un sacco di questioni, per me. Io e Max siamo stati mollati nel deserto dai nostri veri genitori, quando eravamo ancora dei bambini! Voglio dire, che genere di persona fa questo!? Da che razza di famiglia provengo?! Sai una cosa, io non voglio nemmeno sapere la risposta!…Io non voglio nemmeno pormi la domanda!

Jesse: Ok. Me ne occuperò io, d’accordo?

[Si abbracciano.]

Isabel: Grazie.

[Jesse è nel suo ufficio e sta tirando fuori dei fascicoli dal suo archivio. Eric è lì con lui.]

Jesse: Fammi solo un favore, lascia perdere la storia su me e Isabel, va bene?

Eric: Sì. Va bene, d’accordo, amico.

Jesse: Sto parlando seriamente.

Eric: Anch’io. Ti ho sentito. Mollerò la faccenda. Prometto. … Lascia che ti chieda una cosa. [segna il suo portatile] Sono pazzo o Michael ha toccato questo computer prima che si rompesse?

Jesse: Hey, sai una cosa? Hai ragione! Sei pazzo.

Eric: Beh, quest’affare è completamente partito. Ti dispiace se uso il tuo computer per controllare le mie e-mail?

Jesse: Fa pure. Io sarò in tribunale fino alle 4. Ascolta, sei libero per cena, più tardi?

Eric: Ha, ha! Ho qualche alternativa?

Jesse: A dopo.

Eric: Buona fortuna.

[Jesse se ne và.]

[Eric guarda verso l’archivio. Ci si avvicina e lo apre. Sa come fare perché ha visto Jesse aprirlo. Poi tira fuori il fascicolo di Michael e comincia a leggerlo.]

[Cambio di scena. Eric sta parlando con una donna su una panchina.]

Donna: Sai, tutte le informazioni sulle adozioni e gli affidamenti dovrebbero restare confidenziali.

Eric: Lo capisco. Non userò il suo nome sull’articolo e non la citerò direttamente. Sto solo…sto solo cercando di fare qualche ricerca sul passato di Michael Guerin…e mi stavo chiedendo se lei mi poteva aiutare. Senta, c’è mai stato niente di inusuale riguardo a Michael, niente di fuori dall’ordinario?

Donna: No. …Beh, ci fu questo incidente nel1989. Fu subito dopo che la contea lo aveva piazzato nella casa dei genitori affidatari. Non dovevano essere passati più di due giorni, quando ricevemmo questa telefonata riguardo a questo...evento straordinario.

Eric: Un evento?

Donna: Dicevano che Michael aveva fatto lievitare dal pavimento il tavolo della cucina. Circa un metro dal pavimento.

Eric: Questo è…è un po’ strano per un bambino di 6 anni.

Donna: Mmm-hmm.

Eric: Umm, ci sarà nelle registrazioni della contea?

Donna: [ride] Pensi che metteremmo una cosa del genere in un fascicolo governativo?…Già e, ehm, per essere onesti con te, il padre adottivo di Michael…beh, lui non era esattamente affidabile. Sai... [fa un gesto per indicare che beveva.]

Eric: Nient’altro?

Donna: No, cioè, a parte il modo in cui è arrivato a noi. Sai, un bambino trovato a vagare nel deserto in quel modo…

Eric: Aspetti un minuto! Pensavo che Max e Isabel fossero quelli trovati a vagare nel deserto.

Lady: Lo furono. Circa una settimana prima.

Eric: Questa…questa sì che è una storia!

[Eric entra in casa Ramirez. Jesse sta preparando la cena.]

Eric: Ho trovato la mia storia! L’ ho trovata davvero.

Jesse: Qual’è?

Eric: Riguarda tre bambini trovati mentre vagavano nel deserto. Riguarda tre bambini con degli speciali poteri. Riguarda Max, Michael e Isabel.

Jesse: Aspetta, mi avevi detto che avresti mollato questa storia!

Eric: Sì, no… è vero e, bello mio, giuro su Dio che avevo intenzione di farlo, ma… [Isabel si avvicina alla cucina e si ferma nascosta ad ascoltare] poi ho avuto questa telefonata da una delle mie fonti, che mi dice di questa assistente sociale che ha una storia, e che storia! Lei mi dice che Michael Guerin faceva lievitare tavoli all’età di 6 anni.

Jesse: [ride] Ma tu non ci credi!

Eric: Non importa, io non devo crederci, io non devo provarlo! Tutto quello che mi serve sono delle fonti credibili…e tra te e l’assistente sociale, ne ho più che a sufficienza.

Jesse: Io?!?

Eric: Sì, sì, l’incidente del naso rotto e della carne…e il misterioso incidente del trita-ghiaccio.

Jesse: Ma…ma non erano perché tu le scrivessi!

Eric: Amico, rilassati. Non ho intenzione di usare il tuo nome. Dai Jesse! Potrebbe essere una cosa enorme per me, non lo capisci? Guarda…guarda …abbiamo delle informazioni misteriosamente sigillate, abbiamo un gran numero di informatori, questa cosa ha scritto “cospirazione governativa” dappertutto. Voglio dire, sarà una storia di portata nazionale.

Jesse: Aspetta un attimo, aspetta, ok? Fermati un attimo. Qual’è la storia?

Eric: Max, Michael e Isabel. Loro sono gli alieni di Roswell!

[Isabel resta visibilmente scioccata da questa affermazione.]

[Versione “Vita da Strega”. Isabel e Jesse sono seduti sul divano. Eric entra correndo.]

Eric: Oh mio Dio!

Jesse: Cosa?

Eric: Io…io…io…

Jesse: Datti una calmata.

Isabel: Cosa c’è che non và?

Eric: C’è un’astronave nello scantinato!

[Isabel e Jesse si guardano l’un l’altro.]

[Michael, Isabel e Max sono nello scantinato, seduti nella loro astronave.]

Isabel: Così non và. E’ una pessima cosa.

[Max schiaffeggia Michael sulla nuca.]

Max: Nulla di questo sarebbe successo se tu non fossi stato sconsiderato con i tuoi poteri.

Michael: Hey, non è colpa mia! Eccetto per la parte che lo è.

Isabel: [sospira] Beh, cosa intendiamo fare?

Max: Suppongo che ci toccherà trovare un altro pianeta su cui nasconderci.

Isabel: Ma a me piace questo pianeta.

Michael: Anche a me. Dove altro pensi di trovarlo un pianeta che abbia hamburger e patatine?

Isabel e Max: Chiudi la bocca!

[Versione normale di Roswell. Isabel, Michael e Max sono seduti nella macchina di Max.]

Michael: Penso che voi due stiate reagendo in maniera esagerata. Nessun giornale serio pubblicherà questa storia. Tre bambini alieni nel deserto. E’ ridicolo. Il massimo che possa fare è ottenere un po’ di soldi facili da qualche giornale scandalistico.

Isabel: Già, piazzeranno le nostre facce su tutte le copertine dell’ “Enquirer”.

Max: Attirerà l’attenzione. Anche se le persone non ci crederanno all’inizio, le farà pensare.

Michael: Bene! Così è proprio un guaio ed è tutta colpa mia! Tutti contenti adesso?

Isabel: Questo non è d’aiuto, Michael.

Michael: [sospira] Cosa vogliamo fare?

Max: Non ne ho idea.

[Isabel si infila a letto.]

Jesse: Sono sveglio.

Isabel: Oh. E’ tardi.

Jesse: Sì, dove sei stata?

Isabel: Sono solo uscita per una passeggiata.

Jesse: Posso chiederti una cosa?

Isabel: Sicuro.

Jesse: C’è qualcosa…di strano in te? Qualcosa che dovrei sapere?

Isabel: Come cosa?

Jesse: Non lo so esattamente. Ma tipo…alcune cose strane che sono successe…e cose che ho cercato di ignorare, ma non ci riesco. Quindi, suppongo di starti chiedendo se, ehm, hai qualche specie di abilità paranormale?

Isabel: Paranormale? [sorride]

Jesse: [ride] Lo so come suona. Solo che certe cose me lo fanno chiedere.

Isabel: Come cosa?

Jesse: Come la nostra vita sessuale. Non che io mi stia lamentando. E’ che …il sesso con te è piuttosto allucinogeno, come se fossi sotto acido o roba del genere. Cioè, non che io ci abbia mai provato, ma… io, io…non so. E’ solo strano. Mi piace. Mi piace molto. Ma è decisamente strano.

[Versione “Vita da Strega”. Isabel e Jesse sono nei loro letti separati.]

Jesse: Allora sei pronta per… ehm...

[Isabel sorride. Fa un gesto con la mano e il comodino fra i due letti sparisce. Fa un altro gesto e il letto di Jesse scivola vicino al suo.]

[Versione normale di Roswell. Isabel si sdraia sopra Jesse, dopo che hanno fatto l’amore, e accende la lampada.]

Isabel: Jesse, sei allucinato?

Jesse: Oh, sono un tale idiota!

Isabel: Paranormale! Come Carrie?

Jesse: Ok. Stop.

Isabel: Sei sicuro che sei andato ad Harvard?

Jesse: [ride] Ho capito, ok? Lascia perdere. Spegni la luce, mi sento stupido [spegne la luce] con la luce accesa.

Isabel: [riaccende la luce] [ironica] Oh, ma al buio va bene pensare che hai sposato una strega!?

Jesse: Sì. Spegnila. Dai, spegnila.

[Isabel spegne la luce.]

Jesse: Non posso credere di averlo detto.

Isabel: Già.

Jesse: Beh, se pensi che questa fosse da pazzi, aspetta di sentire l’ultima idea di Eric.

Isabel: Qual’è?

Jesse: Non ci crederai mai. Veramente, lui ha una storia che dice che tu, Max e Michael siete gli alieni di Roswell.

Isabel: Ah.

Jesse: Già.

Isabel: Wow.

[Jesse e il signor Evans sono nell’ ufficio del signor Evans.]

Sig. Evans: Gli alieni di Roswell. Ah, no, suona da pazzi. [scuote la testa]

Jesse: Sta solo cercando di vendere qualcosa. Dubito seriamente che perfino lui ci creda.

Sig. Evans: Allora, chi è questa assistente sociale che ha trovato questa assurdità su questi bambini che avrebbero poteri paranormali?

Jesse: Non lo ha voluto dire. Ha detto che le ha promesso l’anonimato e, ehm, francamente non so neanche come abbia fatto a scovare questa persona. Tutte quelle informazioni dovrebbero essere tenute sotto sigillo.

Sig. Evans: Sai cosa? Dovremmo avere il suo nome. Prendi il fascicolo sull’emancipazione di Michael. Dovrebbe esserci una lista dei suoi consulenti presso l’ Amministrazione della Contea.

Jesse: Questa è una buona idea. [Jesse cerca il fascicolo nel suo archivio] Non c’è.

Sig. Evans: Cosa vuoi dire?

Jesse: Che non è qui, a meno che non sia stato archiviato male o… [ Jesse capisce che lo ha preso Eric.]

[Jesse e Eric a casa di Jesse.]

Jesse: Lo hai rubato!

Eric: Andiamo, Jesse, lo avrei restituito domani! Non è una gran cosa.

Jesse: Sai che quello che hai fatto è un crimine! [Isabel è seduta su una sedia e sta assistendo alla scena] Che potrei farti arrestare semplicemente alzando quel telefono!

Eric: Hey, piano. So che sei arrabbiato, ma sto solo facendo il mio lavoro. Sono un reporter, Jesse. E questa è una buona storia.

Jesse: Beh, non lo è più. [ Jesse tira fuori dalla giacca un pezzo di carta e lo consegna a Eric]

Eric: Che cos’è questo?

Jesse: Questa è un’ingiunzione, che ti impedisce di vendere, o di cercare di vendere, qualsiasi informazione basata sull’accesso illegale a registrazioni protette dal segreto professionale di un avvocato.

[Versione “Vita da Strega”. Isabel fa un gesto con la mano e trasforma Eric in un pappagallo.]

Jesse: Ci dispiace di averti dovuto fare questo.

Isabel: Ma veramente non ci hai lasciato molta scelta. [si avvicina al pappagallo e lui le sale sulla mano]

Eric: Squak. E’ un’aliena.

Jesse: Dunque, cosa dovremmo fare con lui?

Isabel: Oh, sto pensando al negozio di animali. [verso Eric] Qualche simpatico ragazzino sarà felice di portarti a casa.

Eric: Squak! Non sono un animale. Squak! Sono un essere umano.

Isabel: Continua semplicemente a ripetertelo. [verso Jesse] Tornerò prima di cena.

Eric: Sono un reporter, non un pappagallo!

[Versione normale di Roswell.]

Eric: Non posso crederci!

Jesse: Sì, beh, credici! Adesso prendi la tua roba e vattene!

Eric: Cosa?!?

Jesse: Ascolta, Eric, ti ho chiesto di mollare la storia come amico…e tu che cosa hai fatto? Mi hai mentito! Sapevi che non l’avresti lasciata perdere.

Eric: Mi dispiace.

Jesse: Ti dispiace?! Eric, tu mi hai guardato negli occhi e mi hai detto che una delle tue fonti ti aveva messo in contatto con l’assistente sociale! Quando la verità era che l’avevi rubata dal mio ufficio!!

Eric: D’accordo, ho rovinato tutto. Lo ammetto. Non scriverò quella stupida storia sugli alieni! Ma dai, Jesse, siamo io e te, amico! Facciamo marcia indietro!

Jesse: No. Puoi insultarmi, puoi colpirmi, puoi farmi praticamente quello che vuoi, e solitamente io troverò il modo di superarlo. Ok? Ma non puoi mentirmi nella mia stessa casa! Non puoi approfittarti della mia fiducia e della mia amicizia!! Voglio che tu te ne vada! [Jesse lancia la roba di Eric fuori dalla porta] E non tornare! [Eric se ne và. Jesse sbatte la porta.]

[Versione “Vita da Strega”. Isabel e Max sono dentro all’astronave. Max sta pulendo il vetro.]

Isabel: Nulla di questo sarebbe necessario se noi potessimo semplicemente dire la verità agli umani.

Max: Stai dicendo sul serio? Questi primati hanno appena imparato a camminare eretti. Non potrebbero sopportare la verità.

Isabel: Jesse lo ha fatto piuttosto bene.

Max: [sarcastico] Sì, è un vero genio.

Isabel: Stai parlando di mio marito.

Max: Devi proprio ricordarmelo?

Isabel: Se non fosse per Jesse…

Max: La vita sarebbe più tranquilla.

Isabel: E io sarei miserabile. [sospira] Siamo destinati a stare insieme, Max, sarai costretto ad accettarlo.

Max: Isabel, è già abbastanza spiacevole che tu abbia sposato uno di loro, ma cerca di ricordarti che tu sei un membro di una razza superiore. Una razza che ha conquistato il mistero dei viaggi spaziali. Una razza che sta di una testa e anche delle spalle sopra a queste scimmie primitive.

[Michael si alza dal pavimento dell’astronave. Ha in mano uno yoyo.]

Michael: Ho trovato qual’era il problema con l’astronave. Il mio yoyo si era incastrato nel dispositivo di trasmissione.

Max: Beh, alcuni di noi stanno un po’ più in alto degli altri.

[Versione normale di Roswell. Max, Michael e Isabel stanno camminando per la strada.]

Michael: Così Jesse ha salvato la situazione.

Isabel: Sì.

Max: So cosa stai per dire, che adesso che ci ha salvati, due volte più di prima si è guadagnato il diritto di sapere la verità. E non è che io non sia necessariamente d’accordo, ma penso che prima…

Isabel: No, Max. Io…non sto veramente smaniando per diglielo, al momento. Era veramente furioso. E non lo avevo mai visto così arrabbiato, sapete…ed era arrabbiato perché a mentirgli era stato qualcuno in cui aveva fiducia.

Michael: Tu sei sua moglie, ti perdonerà.

Isabel: Forse. Ma non si dimenticherà mai che gli ho mentito. Sapete, questa cosa resterà sempre fra di noi. Io voglio dirglielo, ma…ehm, ho paura di farlo. Il problema è che io non vivo in una sitcom. Sapete? Loro riescono sempre a concludere tutto in modo chiaro e semplice. La vita reale è complicata.

[Casa Ramirez. Jesse e Isabel sono a letto, ma Isabel non riesce a dormire.]

Jesse: Non riesci a dormire?

Isabel: E’ solo che…continuo a pensare al tuo amico, Eric. Voglio dire, voi ragazzi siete stati molto vicini per parecchio tempo.

Jesse: Sì, beh. Le cose cambiano. Non preoccuparti, ho degli altri amici, ok? E poi, sei tu l’unica cosa che importa, per me. Sei tutto quello di cui ho bisogno.

[Versione “Vita da Strega”. Isabel è seduta sul suo letto e Jesse le è seduto accanto e si sta togliendo le ciabatte.]

Jesse: Dunque qual’è la lezione, Isabel?

Isabel: Mai fidarsi di uno dei tuoi amici?

Jesse: Mai usare i tuoi poteri in pubblico, cara.

Isabel: E mai lasciare che Max parcheggi l’astronave nello scantinato.

Jesse: Promesso?

Isabel: Parola d’alieno.

Jesse: Vieni qui. [si abbracciano] Oh, tu sei l’unica cosa che importa, per me. Sei tutto quello di cui ho bisogno.

Isabel: Oh, Tesoro.


Traduzione dall'originale realizzata da Kikka


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