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Le trascrizioni degli episodi di Roswell in anteprima
Episodio 3.3 "Significant Others (Altre persone significative)"

Traduzione dall'originale realizzata da Kikka


[L’episodio inizia mostrando immagini di Isabel e Jesse.Prima si baciano,poi si guardano furtivamente da una parte all’altra della strada,infine si incontrano di notte al cinema.Poi li vediamo,all’uscita del cinema,mentre parlano del film che hanno appena visto.]

Isabel: Non posso credere che l’abbia sposato.

Jesse: Lo amava.

Isabel:Davvero. Lei lo amava davvero.

Jesse: Sebbene lui fosse rovinato.

Isabel:E ferito. Era così ferito.

Jesse:A lei non importava. Era abbastanza coraggiosa da vedere oltre a quello,sai,da vedere quando lui fosse buono in realtà.

Isabel: Amo i vecchi film, sai? L’eroe cattura sempre il cattivo o vince la guerra o si sposa e vive felice per sempre. Vorrei che la vita reale potesse essere così.

Jesse: Può essere così.

[Alle tre del mattino ,a casa sua, Isabel tocca una foto tessera di lei con Jesse ed entra in un suo sogno.Nel sogno sembra che loro siano a Parigi,perché sullo sfondo si vede la torre Eiffel, e Jesse le fa una proposta di matrimonio.]

Jesse:(nel sogno) Isabel,vorresti sposarmi?

Isabel: (nel sogno) Sì.

Isabel: (al presente) Oh,mio Dio! Oh,mio Dio.

SIGLA.

[Il giorno dopo Isabel sta guardando la vetrina di una gioielleria,quando appare il fantasma di Alex.]

Alex: Me ne vado per un paio di giorni e ti trovo che stai guardando gli anelli di fidanzamento.

Isabel: Alex...Dove sei stato?Mi sei mancato!

Alex: Se solo mi avessi amato così tanto quando ero ancora in vita.

Isabel: Alex!

Alex: Sto scherzando. Sto scherzando.

[Al Crashdown, Liz e suo padre sono ai ferri corti.]

Liz: Chili e un hot dog.

Signor Parker: Niente patatine?

Liz: Ho forse detto patatine?

Maria: Uova strapazzate, pancetta, pane imburrato.

Mr. Parker: In arrivo.

Maria: (verso Liz) Sai,anche io lavoro qui.

Liz: Bene. Forse potremmo organizzare una rivolta, dar fuoco alla cucina e liberare gli schiavi.

Maria: Stai rendendo la vita impossibile.

Liz: Beh, potrebbe licenziarmi.

Maria: O io potrei ucciderti.

Liz:Vedi, arrivi troppo tardi per questo, perché sto lavorando,come dire, 90 ore a settimana,il che significa che non posso andare da nessuna parte o fare niente. E sai cosa, sarò probabilmente morta per le esalazioni di grasso entro la fine della settimana. E sono sotto costante minaccia di essere spedita in collegio.

Maria: Potrebbe forse essere che tu e Max avete rapinato un negozio di alimentari?

Liz: Non lo abbiamo veramente rapinato.

[La scena si sposta su Alex e Isabel che stanno parlando per la strada.]

Alex: Hai conosciuto questo ragazzo solo da pochi mesi, Isabel.

Isabel: Alex, non posso proprio parlare di ragazzi con te.

Alex: Io sono morto. Sono ben oltre all’essere geloso.

Isabel:D’accordo. Bene, suppongo che la verità sia che non mi sono mai sentita in questo modo,prima. Questa è la prima volta che ho incontrato qualcuno con il quale posso vedermi stare insieme per il resto della mia vita.

Alex: Ouh, questo punge un pochino.

[La scena torna al Crashdown. Michael e le altre guardie entrano per la colazione.]

Maria: Buon giorno.

Michael: (dandole un bacio)Buon giorno.

Maria: Lunga notte?

Michael: Senza fine. Sono di turno qui,oggi?

Maria: No, hai scuola oggi. Sei sempre d’accordo per sabato?

Michael:Certo. Che succede sabato?

Maria:Appuntamento serale, ricordi, cena romantica, solo tu ed io?

Michael:Giusto, e che…che giorno è oggi?

Maria:Oggi è giovedì. Hai bisogno di dormire.

Michael: Ho bisogno di frittelle.

Fly: Hey, frittelle suona bene. Fammene due con del caffè,nero.

George: Hey, dolcezza, come ti va? Portami uova abbondanti,accompagnate da cereali e il più grande bicchiere di latte che hai.

Fly: Lo stesso,senza burro, con pancetta a parte, grazie.

Monk:Toast alla francese.

Steve:Anche per me, con salsicce e pancetta.

Monk:E, ehm, succo d’arancia per la tavolata e acqua.

Michael:E anche un caffè.

Maria:Sai, se stai progettando di dormire,probabilmente non dovresti prendere caffè.

Michael:Con panna, per favore.

[Maria si allontana.]

Steve:E’ lei? E’ quella la tua ragazza?

Michael:E’ lei.

Fly: Non gli hai mai chiesto di indossare quell’uniforme fuori servizio?

[Entra Isabel.]

Maria: Hey,posso aiutarti?

Isabel: (indicando un pacchettino sul bancone)Sì, sono qui solo per prendere questo.

[I ragazzi al loro tavolo stanno parlando e scoppiano in una risata.]

Isabel: Michael sta ridendo?

Maria: Sembrerebbe.Vuoi qualcosa da bere con quello?

Isabel: No. Ehm…posso farti una domanda?

Maria: Mm-hmm.

Isabel: Se Michael ti chiedesse di sposarlo,diresti di sì?

Maria: (facendo cadere i piatti che ha in mano)Oh! C’è qualcosa che dovrei sapere?

Isabel: No. No, no, no. E’ solo un’indagine per il corso di sociologia a scuola.

Maria: Oh, allora la comunità universitaria vuole sapere se sposerei un alieno?

Isabel:Beh, lascia perdere la faccenda aliena. Fa finta che non sia in questione. Quanto tempo pensi che dovrebbe durare il corteggiamento,prima che sia socialmente accettabile unirsi in matrimonio?

Maria:Beh, la coppia si ama proprio davvero?

Isabel: Beh, diciamo ipoteticamente di sì.

Maria: Ok,bene… e si sono accorti dal primo momento che si sono incontrati che erano destinati a stare insieme?

Isabel: Diciamo ipoteticamente di sì.

Maria: Ok,bene, allora la mia opinione è che, ehm, dal primo secondo del secondo minuto, sono liberi di fare il grande passo.

[Michael e i ragazzi al loro tavolo scoppiano di nuovo a ridere.]

Maria:Ma,una volta ancora, sono solo un’inguaribile romantica.

[Il signor Evans e Jesse stanno parlando mentre si dirigono verso l’ufficio.]

Sig. Evans: Tutto quello che sto dicendo è che Roswell non è esattamente un focolaio di avventure legali stimolanti.

Jesse: Dopo New York, ero in cerca di un ritmo più lento.

Sig. Evans:Sì, beh, lo hai trovato, il che va bene per un uomo di mezza età,con una famiglia. Tu devi essere annoiato da piangere.

Jesse: No,veramente no.

Sig. Evans:Beh, deve esserci qualcosa che ti trattiene qui.Una donna?

Jesse: (ridendo)Potremmo ritornare al caso,qui?

[Jesse apre la porta dell’ufficio e trova Isabel seduta sulla scrivania di suo padre. C’è anche il fantasma di Alex.]

Jesse: Isabel!Piacere di rivederti.

Isabel:Signor Ramirez, piacere di rivedere te.Ciao papà.

Sig. Evans: Ciao, Isabel. Hey. Cosa stai facendo qui?

Isabel:Beh, avevo un po’ di tempo da riempire, così ho pensato che avrei potuto portarti il pranzo.

Sig. Evans: Oh, Is, è fantastico. Oh, il mio piccolo angelo.

Isabel: Um,hamburger al formaggio e... Oh, no, hanno fatto confusione con l’ordine.

Sig. Evans:Cos’è quello?

Isabel: Penso che siano cetrioli,cavoletti e hummus su pane pita messicano.

Sig. Evans: Oh, Dio, no.

Isabel:Sì, e zuppa di lenticchie.

Sig. Evans: Oh...Oh. Penso che andrò alla porta accanto a prendere ali di pollo. Ehm, voi ragazzi volete qualcosa?

Jesse: Io prenderò quello,se tu non lo vuoi.

Sig. Evans: Ooh,tu sei un uomo molto,molto coraggioso. Ok, torno in un minuto.

Jesse: (verso Isabel)E’ stato ingegnoso.

Isabel: Avevo bisogno di parlarti da sola.

Jesse: Nell’ufficio di tuo padre? Rischioso. Sexy.

[I due si baciano appassionatamente.]

Alex:Wow.

Isabel: Jesse,ho bisogno di parlarti.

Jesse:Sì, anch’io.

Isabel: Jesse, quello che volevo dirti è solo che, sai, se vogliamo continuare in questa relazione, bisogna che sia riguardo al presente.Non posso prometterti il futuro e ho assolutamente bisogno che tu capisca questo.

Jesse: Oh.

Isabel:Che cosa avevi intenzione di dirmi?

Jesse: Praticamente l’opposto. Signorina Evans, io voglio…io voglio amarti con le luci accese.

Alex: Eccentrico.

Jesse: …Metaforicamente parlando. Ascolta, anche se ci conosciamo solo da pochi mesi, sento di conoscerti veramente. Sento di sapere tutto di te. E il fatto è che sono orgoglioso di conoscerti. Sono orgoglioso di amarti e voglio che il mondo lo sappia. Io non…io non voglio più nasconderlo.

Alex:Questo ragazzo è in gamba.

[La scena passa su Isabel and Alex che parlano seduti su una panchina.]

Isabel:Sono maledetta.

Alex: Isabel.

Isabel:Lo sono. Sono una persona maledetta.

Alex: Non lo sei.

Isabel: Guarda cos’è successo a te…sei stato ucciso da un alieno. E poi c’è stato Grant, l’unico altro ragazzo con cui sono stata semi-coinvolta, ed è stato ucciso da quella ridicola cosa aliena fatta a medusa.

Alex:E’ come hai detto tu. Jesse ha fatto un sogno… e i sogni non sono reali. Non ha intenzione di chiederti di sposarlo. E’ stato solo un pensiero che gli è passato per la mente, quindi lascia che passi.

[In quel momento Isabel vede Jesse entrare in una gioielleria.]

[La scena passa su Max e Liz che stanno camminando per la strada.]

Liz: Voglio andarmene di casa.

Max: E poi cosa?

Liz: Andare a vivere insieme? Non vuoi farlo?

Max: Lo voglio fare per le ragioni giuste.

Liz:Cosa ne dici di stare insieme?Lo sai, potremmo anche andarcene stanotte e trovare qualche posto.

Max: Il costo è semplicemente troppo alto.

Liz:Troveremo lavoro.

Max:La tua famiglia, Liz. Questo distruggerebbe tua madre e tuo padre.

Liz: Loro stanno distruggendo noi.

Max: Liz…

Liz:Lo stanno facendo, Max. Beh, mio padre almeno. Come si suppone che io possa aiutarti a trovare tuo figlio,se non posso nemmeno stare con te?

Max:Tu sei con me... Tutto il tempo. Tutto il tempo.

[Liz torna in camera entrando dalla finestra e sente i suoi genitori che stanno discutendo di lei.]

Sig.ra Parker: Jeff,non puoi tenerla sotto chiave 24 ore al giorno!

Sig. Parker:Non so più chi lei sia. E’ come se fosse diventata una persona diversa.

Sig.ra Parker:Non è una ragazzina.

Sig. Parker:Lo so questo.

Sig.ra Parker:Bene, devi smetterla di trattarla come una bambina.

Sig. Parker: Non la sto trattando come una bambina.

Sig.ra Parker:La stai trattando come una criminale!

Sig. Parker: E’ appena stata in galera!

Sig.ra Parker: Si sta parlando di Liz, o si sta parlando di te?!

Sig. Parker: Si sta parlando di tenere al sicuro nostra figlia!

Sig.ra Parker:Non te ne accorgi?La stai allontanando.

[La scena torna su Isabel e Alex che parlano fuori dal cinema.]

Alex: Se tira fuori un anello dalla tasca, non puoi farti tremare le ginocchia.

Isabel:Non andartene.

Alex: No,sei per conto tuo,occhio di tigre. Puoi farcela. Dì semplicemente no.

[Jesse arriva per parlare con Isabel.]

Jesse: Pensavo dovessimo incontrarci sulla balconata. Non siamo un po’ azzardati?

Isabel: Hey.Non posso farlo.

Jesse:Ascolta, è successo qualcosa? Qualcuno lo ha scoperto?

Isabel: No e nessuno lo farà mai.

Jesse:Aspetta, aspetta. Fermati. Aspetta un secondo.

Isabel:Abbiamo chiuso.

Jesse: Isabel,stiamo appena cominciando.

Isabel: Non chiamarmi.Non cercare di vedermi.

Jesse: Ho bisogno di sapere cosa è successo! Che cosa è cambiato?

Isabel: Lasciami andare.

Jesse:Almeno aspetta. Qualunque cosa sia successa, ascoltami. Qualunque cosa sia successa, ne verremo fuori.

Isabel:Ne verremo fuori se stiamo separati.

Jesse: Cosa significa questo, Isabel? Guarda, tu devi darmi una spiegazione, ok? Mi devi una spiegazione.

Isabel:Giusto. Bene!Tutto questo non sta andando da nessuna parte! Noi non stiamo andando da nessuna parte, ok?! Ho 18 anni. Voglio andare alI’università. Voglio una vita. E tu, che cosa stai facendo qui, Jesse? Sei venuto qui a trovare tua madre e non te ne sei mai andato.Ti sei laureato con lode alla facoltà di legge di Harvard. Potresti star lavorando per i più prestigiosi studi legali del paese…Se resti qui,stai gettando via il tuo futuro,perché noi non abbiamo un futuro!

Jesse: Io ti amo, Isabel.

Isabel:Non puoi,quindi non farlo! Semplicemente non farlo.

[Isabel corre piangendo ad abbracciare Alex.La scena passa su Kyle che sta per andare al lavoro.Quando apre la porta,si trova davanti Isabel in lacrime.]

Kyle: Whoa, Gesù! Avevi bussato?

Isabel: No.

Kyle: Così te ne stai appostata adesso?

Isabel: No.

Kyle: Cosa…cosa c’è che non va?Aspetta, stai bene?Qui,vieni.Vieni dentro. Cos’è successo? Vuoi un po’ d’acqua o qualcos’altro?

Isabel: No.

Kyle: Siediti...giù. Vuoi parlarne?

Isabel: No.

Kyle: Ok, ok.

Isabel: Non sei in ritardo per il lavoro?

Kyle: Oh, fregatene. Quello è... Che è successo?

Isabel: (piangendo) Ho rotto con Jesse.

Kyle:Perché?

Isabel: Perché non c’e storia! Non posso. Non posso trascinarlo in tutto questo. Non posso.

Kyle: Di che cosa hai paura?Cosa pensi che dovrebbe succedere? Che lui scappi via? Isabel, qualcuno di quelli con cui hai condiviso tutto questo è mai scappato via da te? Nomina una sola persona…Non puoi!…Perché pensi che lui dovrebbe…Lascialo entrare.Lascia che affronti questa cosa.

Isabel: Non posso. Io,Max e Michael,dopo che è morto Alex,abbiamo fatto un patto di non lasciare mai entrare nessun altro. Mai.

Kyle:Beh, parlane semplicemente con loro. Sono sicuro che capiranno.

Isabel: Sì, giusto.

[La scena si sposta a casa di Michael,dove lui e Max stanno parlando.]

Max: Beh, non puoi andare a vivere con lei. Dovresti andartene dallo stato per evitare suo padre. Si deve ancora attraversare il confine per essere considerato un rapitore?

Max: Non lo so.

Michael: (sarcastico) Pensavo che forse la rapina a mano armata volesse essere solo la prima della lista.

Max:Con calma.

Michael: Sto parlando troppo veloce?

Max: Io e Liz. Dobbiamo prendere le cose con un po’ di calma. Ridurre la foga.

Michael: Di nuovo al trotto. Suona bene.Vuoi una Snapple?

[Maria entra nell’appartamento.]

Maria:Dov’eri?!

Michael: Dove avrei dovuto essere?

Maria: Avresti dovuto pranzare con me a scuola,oggi!

Michael:Oggi è sabato.

Maria: No,oggi è venerdì! Buongiorno. Dove sei?

Michael:Sono proprio qui. Dov’è finito il sabato?

Maria:Cos’è, voi ragazzi state salvando il mondo dall’invasione aliena?

Michael: Questo ti tratterebbe dal prendermi a calci nel sedere?

Max: Devo proprio andare.

[Maria guarda Michael facendo il broncio.]

Michael: Non fare così!

Maria:Cosa sto facendo? Cosa sto facendo a parte chiedermi dov’è andato il mio ragazzo?

Michael: Ho detto che sono proprio qui.

Maria:Dormendo? O ti stai svegliando,o stai andando a letto? O sei al lavoro o sei a scuola. Dove non sei, Michael, è con me! E anche quando sei con me, è come se tu non ci fossi.

Michael: Ci sono.

Maria: No,non ci sei.

Michael: Tutto quello che sto facendo…i due lavori,migliorare i miei voti…è per stare con te,per essere migliore per te. Quindi,cosa vuoi che faccia?Dimmelo e lo farò.

Maria: Voglio un momento del tuo tempo. Voglio molti momenti. Voglio che domani notte sia divertente,per esempio.

Michael:Appuntamento serale?

Maria:Sì. E per favore, per favore,vuoi lavare le tue lenzuola?

Michael: Ok. Ok, sicuro. Io e te, domani notte,nient’altro che divertimento. Lo prometto.

Maria: Lo prometti veramente?

Michael: Lo prometto,lo prometto.

Maria: Posso avere una Snapple?

[Michael si avvicina al frigorifero e vede un’appunto che si è fatto per ricordarsi la partita di bowling,sabato sera.]

Michael: Oh!..

Maria: Cosa?

Michael:No…non so se ne ho una fredda, ma controllo…Oh, ce l’ho.

[Max e Liz stanno parlando nella stanza dei cancellini.]

Max: Voglio parlare con tuo padre. Voglio che capisca.

Liz: Non penso che sia interessato a capire qualcosa,in questo momento.

Max: Perché, cos’è successo?

Liz: Non lo so. Beh, la scorsa notte quando sono arrivata a casa, stavano discutendo di me. Mio padre era proprio…Il fatto è che…non sapevo che ci fosse questo lato in lui.

Max:Quale lato?

Liz: Lascia perdere.E’ stupido. Non voglio opprimerti con questo.

Max: Va avanti. Opprimimi. Sono abbastanza sicuro di poterlo sopportare.

[Improvvisamente il professor Seligman apre la porta e vede Max e Liz seduti sul pavimento.]

Liz: Uh,stavamo solo… parlando.

Insegnante:Sì. Appannando le finestre. Liz,fuori! Pessima mossa,Max!

[Liz se ne va.]

Max: Stavamo solo parlando.

Insegnante: Organizzando un colpo in banca?

[Isabel è in cucina con i suoi genitori.]

Sig.ra Evans:Così, Max sta vivendo con Michael?

Isabel: Direi più che si è accampato.

Sig. Evans: Accampato? Ha portato là le sue cose?Ha un letto? Paga un affitto?

Isabel: Possiamo almeno cercare di non parlare di Max? Solo per questa volta, solo stasera. E’ possibile?

Sig. Evans: Allora, no riuscirete a crederci,ma devo cercarmi un’altro avvocato.Di nuovo.

Sig.ra Evans:Qualcuno se ne va?

Sig. Evans: Jesse.

Sig.ra Evans:Cosa? Tesoro, avevi detto che era il miglior avvocato che il tuo studio avesse mai avuto.

Sig.Evans:A quanto sembra, troppo bravo per il mio studio. Sta per tornare a New York.

Sig.ra Evans: New York?Beh, spero che ti abbia dato un preavviso decente.

Sig.Evans:Questo è il punto!Mi ha piantato in asso questo pomeriggio. Assolutamente atipico.

Isabel:Sapete, veramente ho dimenticato alcuni libri a scuola.Sono completamente…non sono…mi dispiace. Tornerò presto.

Sig.ra Evans: Isabel?Tesoro, e la cena?

Isabel:Tornerò.

[Maria e Liz stanno parlando al Crashdown]

Maria: Stai bene?

Liz: Sì. Perché?

Maria: Stai facendo un frappè di ricotta! Dolcezza,cosa? Cosa, cosa, cosa?

Liz:Niente. E’ solo che non so se sono,come dire, matta o insana o cosa.

Maria: Matta nel senso di furiosa?

Liz:Sì.

Maria:Beh, non so. Avevi detto "insana." Ho pensato che forse intendevi matta nel senso di un po’ tocca!(mentre Liz le da un’occhiataccia) Ok, va bene. Sei furiosa. Ma sei infuriata per cosa?

Liz: L’impotenza.

Maria: Max è...

Liz: No!… E’ solo che…mi sento impotente. Non so se dovrei staccare la spina o cosa.

Maria: Suicidio?

Liz:Ti prego,basta! Smettila, ok? Tu e i miei genitori e Max…Ho bisogno che tutti voi la smettiate,in modo che io possa tirare il fiato.

[Max entra nel ristorante.Il padre di Liz lo vede e esce come una furia dalla cucina.]

Sig. Parker: No,non farlo! No,non farlo! Max,vai fuori di qui.

Max: Signor Parker, ho bisogno di parlare con lei per un secondo.

Sig. Parker: Vai fuori prima che ti sbatta fuori io!

Liz: Papà!

Max: Signor Parker, penso che se solo parlassimo…

Sig. Parker:(dando una spinta a Max)Ho detto vai!

Liz: No,papà. Fermati!

Max: (verso Liz)Va tutto bene.Va tutto bene. Me ne sto andando.

Liz: (verso suo padre)Ti odio.

[Isabel bussa alla porta di casa Ramirez.]

Isabel:Signora Ramirez? Salve. Io…io ho bisogno di parlare con suo figlio. Sono Isabel.

Sig.ra Ramirez: Vieni dentro.

Isabel:D’accordo.

[Jesse e Isabel escono nel giardino sul retro. C’è anche Alex.]

Isabel: (guardando il giardino)E’ bellissimo.

Jesse: E’ l’orgoglio e la gioia di mia madre.

Isabel: Pensavo fossi tu.

Jesse: No, io non mi piego così facilmente ai suoi desideri…Allora,dovremmo parlare.

Isabel: Vuoi mettere giù quelle cesoie prima?…Non voglio perderti, Jesse.

Jesse: Isabel, sei tu che hai rotto con me.

Isabel:Lo so.

[Si abbracciano.]

Jesse: Forse dovremmo uscire a cena,domani sera.

Isabel:Cena?

Jesse: Penso che sia necessario che entrambi mettiamo le carte in tavola.

[Max e Michael stanno giocando a calcetto. Isabel bussa.]

Michael:Avanti. E’ aperto.

Isabel:Ho bisogno di parlarvi ragazzi.

Michael:Va bene. Fa alla svelta. Mi aspetta una grande serata.

Max: Che c’è , Is?

[Isabel ferma il gioco,bloccando la pallina con le mani.]

Isabel: Ok, cercherò di farla semplice. E,in ogni caso,non penso proprio che sia questa gran cosa,quindi,sapete,adesso ve lo dico e voi potete…reagire. C’è…c’è qualcuno a cui voglio dire di noi.

Michael:Beh, sono contento che tu non pensi che sia una gran cosa.

Max: Chi?

Isabel: Il suo nome è Jesse Ramirez. Voi due lo conoscete. Lui è…

Max:L’avvocato che lavora per papà?

Isabel: Sì.

Max: E perché glielo vuoi dire?

Isabel: Perché siamo diventati intimi.

Max:Intimi?

Isabel: Sì, intimi.

Max: Significa che tu e lui siete, uh…

Isabel:Insieme.

Michael: Sei incinta?

Isabel: No. Non siamo neanche stati insieme.

Michael: Ti ha visto usare i tuoi poteri?

Isabel: No.

Michael: Perché stiamo facendo questa conversazione?

Max:Beh, allora perché hai bisogno di dirglielo?

Isabel:Non ne ho bisogno!Lo voglio fare! Voglio che lui lo sappia perché voglio essere onesta con lui. Io lo amo e voglio che mi conosca. Non voglio nascondermi.Voi ragazzi vi rendete conto di quanto questo sia umiliante per me? Dover venire qui a chiedervi il permesso di avere una conversazione aperta con il mio ragazzo? Potete immaginarlo solo per un secondo e provare a mettervi nella mia posizione?

Michael: Cercherò di metterla nel modo più semplice possibile. Isabel, sono felice che tu abbia un ragazzo. Congratulazioni. Detto questo, menti riguardo la faccenda aliena.

[Michael se ne va.]

Isabel:Ha intenzione di andarsene, Max. Se non sono onesta con lui,se ne andrà.

Max: Da quanto tempo voi due siete, uh...

Isabel: Tre mesi.Ma lo conosco!Lo conosco. Questa è la prima volta da sempre che io mi sono sentita in questo modo.Sono innamorata di lui e,se perdo tutto questo,non so che diavolo ci sto facendo qui sulla terra.Voglio dire,tu hai Liz e Michael ha Maria.Questa è la prima volta che io ho qualcuno.

Max: Isabel, che succede se tra tre mesi,o anche fra sei mesi,voi due vi lascerete?

Isabel:Non lo faremo.

Max:Come lo sai?

Isabel: Come sapevi di dirlo a Liz? Lo so e basta.

Max:In questo preciso momento, non sono così sicuro che fosse l’idea migliore dirlo a Liz. Le sta incasinando tutta la vita.

Isabel: Non importa quanto questo incasini la sua vita, vi avete ancora l’un l’altra.Non è questa la cosa più importante?

Max: Pensa a Jesse, Isabel. Eravamo d’accordo di non dirlo a nessun altro,dopo che Alex è morto,perché non volevamo mettere nessun altro in pericolo. Nell’attimo in cui lo dici a Jesse, la sua vita cambia…per sempre. Lui diventa parte di un segreto del quale non ha chiesto di essere parte...Non puoi dirglielo,Isabel...Per il suo bene.

[Sabato sera,al bowling. Maria e Michael stanno cenando.]

Maria:Non è certo quello che avevo in mente.

Michael: Pensavo ti piacessero i loro polpettoni di tonno.

Maria:Sì, quando sono in vena di polpettone di tonno.

Michael:E di che cosa sei in vena?

Maria: Questa è la domanda saliente!… Ne vuoi entrambi i barili (di polpettone) subito o dovrei conservarne uno per dopo, in caso tu abbia scordato di lavare le lenzuola?

[Michael annuisce,ma sembra che neanche la stia ascoltando. Maria si arrabbia.]

Maria:Mi stai prendendo in giro?!… Pensi mai minimamente a me?!Voglio dire, almeno un po’?!… Stiamo facendo questo da due anni…e proprio quando penso che tu ci stia capendo qualcosa,non è così!

Michael: Ascolta…

Autoparlante: Il padrone della Ford Festiva vorrebbe per favore recarsi al parcheggio. I suoi fari sono accesi.

[Michael finge di aver bisogno del bagno e si allontana.]

Michael:Tornerò subito.

[La scena si sposta su Jesse e Isabel che si stanno dirigendo al ristorante.]

Jesse: Hai freddo?

Isabel:Sì.

Jesse: (dandole la sua giacca)Ecco qui.

Isabel: Oh.Grazie.

Jesse:Di niente. Ok,controllerò il tempo d’attesa. Torno subito.

Isabel:Grazie.

[Isabel trova un anello nella tasca della giacca di Jesse.]

Jesse: C’è un’attesa di quaranta minuti.E’ la serata del “burrito kung pao” per un dollaro e cinquanta. Quindi, ascolta…

Isabel: (agitata) Sì?

Jesse:…C’è questo nuovo locale che avrei voluto provare...

Isabel: (agitata) Bene.

Jesse:E, uh, è francese...

Isabel: (agitatissima) Cosa!?

Jesse: E’ l’ Eiffel, come la torre. E’ pochi isolati più su.Possiamo andarci a piedi…Stai bene?

Isabel: Sì! Andiamo.

[La scena ritorna al bowling,dove Michael e Maria stanno cenando.]

Michael:Vuoi qualcos’altro?

Maria:(sospirando)Sì.

Michael:Cosa?

Maria: Qualunque cosa tranne questo.

Autoparlante: Attenzione, prego. Il padrone della Ford Festiva vorrebbe per favore recarsi al parcheggio. Il suo baule è spalancato e gli si vede il cricchetto.

Michael:Tornerò subito.

Maria:Dove stai andando adesso?

Michael:Devo fare pipì. Penso di avere un infezione alla vescica o qualcosa del genere.

[Michael raggiunge i ragazzi che lo stanno aspettando,dopo averlo chiamato,in codice,con l’autoparlante. Fly gli fa indossare la divisa.]

Monk: (verso Fly,ridendo) Ti si vede il cricchetto,amico?!

Fly: (verso Michael) Hey, la vuoi vincere questa o no?

Michael:Sì.

Monk: Hey,come va il tuo appuntamento serale?

Michael: Sarò fortunato se parlerà ancora con me.

Kyle: Oh. (posizionando le bocce come fossero un seno) Sono tue queste?

Michael: Hey!…Come ce la stiamo cavando?

Kyle:State perdendo.

George:Va bene. Atto finale, baby. Tu fai uno strike… e noi vinciamo la scena madre.

Kyle: (ridacchiando) Giusto. Come se stesse per succedere!

Fly: (verso Michael) Hey,non guardare laggiù. Non ti serve questa robaccia da psico-indovino…Ma se rovini tutto… ti amerò lo stesso, amico.

Michael: Grazie.

[Kyle si avvicina a Michael sulla corsia, prima che Michael tiri.In quel momento,Maria entra in sala e vede quello che sta succedendo.]

Kyle: Hey, hey. Ricorda, uh, niente scherzetti alieni.

Michael: Hey! Sta indietro!

[Michael fa uno strike e tutti i suoi amici festeggiano e si congratulano con lui. Lui si gira e vede Maria che lo sta guardando.Le si avvicina con una faccia da cane bastonato.]

Michael:Avevo un doppio appuntamento. Ho fatto uno sbaglio perché l’ho promesso ai ragazzi e poi l’ho promesso a te…

Maria: Sta zitto!

Michael: Maria…

Maria:Sta zitto. Ho qualcosa da dire, d’accordo?

Michael: Ok, fammi sentire.

Maria: Va bene. L'altro giorno al Crashdown, tu eri lì e loro erano lì,e Isabel mi ha fatto una domanda che al momento ho scelto di ignorare. Lei mi ha chiesto "Michael sta ridendo?" e tu lo stavi facendo. E io ero gelosa semplicemente perché io...tu non ridi mai in quel modo quando sei con me.

Michael: Lo faccio.

Maria: No. Non in quel modo. Non ti avevo mai sentito ridere in quel modo fino a quel momento. E' successo qualcosa. Hai degli amici...e questo è importante.

Michael: Sono confuso.

Maria: Io sono un'idiota perché ti volevo tutto per me e questo non è giusto,perché non ti ho mai visto così felice prima...e io amo vederti felice.Io ti amo.

Michael: Allora questo va bene?

Maria: Sì,questo va bene. Ora,capisci che devi portarmi da qualche parte per compensare quel polpettone di tonno,vero?

[Liz entra nella sua stanza e ci trova sua madre che la sta aspettando.]

Liz: Hey, mamma.

Sig.ra Parker: Lo sai vero che non c'è niente che tu possa fare o pensare che io non abbia già fatto o pensato per me stessa? Hmm?

[Liz annuisce.]

Sig.ra Parker: Quindi,se stai pensando di sgattaiolare fuori questa notte,faresti meglio a restare vicino a casa,per favore.

Liz: Ok.

Sig.ra Parker: Sì?

Liz: Mm-hmm. Papà lo sa?

Sig.ra Parker: Questa non è una cosa di cui ha bisogno di sentire parlare,al momento.

Liz: Sta bene?

Sig.ra Parker: No. Sta passando un inferno.

Liz: Per causa mia?

Sig.ra Parker: No. Per causa sua.

Liz: Mamma, per favore dimmi cosa sta succedendo. Ti prego.

Sig.ra Parker: Vieni qui. Quando tuo padre aveva 17 anni, era un problema...un casinista, come i miei genitori erano soliti dire. Oh, fumava, beveva, entrava nelle case della gente... E aveva una ragazza...prima di me. L'amava moltissimo e lei era perfetta per lui...e tutti pensavano che sarebbero finiti per sempre insieme.

Liz: Ma non l'hanno fatto.

Sig.ra Parker: E lui le ha scritto la sua poesia più bella.

Liz: Allora…cos'è successo?

Sig.ra Parker: Tuo padre stava guidando.Era ubriaco.Ci fu un incidente...e lei rimase uccisa. E, tesoro,non si è mai perdonato per questo...e non penso che lo farà mai. Adesso è così terrorizzato di stare per perdere la persona che ama di più in questo mondo...tutto daccapo,un'altra volta.

[La scena si sposta al ristorante,dove Isabel sta parlando nel bagno con Alex.]

Isabel: Sta per chiedermi di sposarlo.Sta per dirmi che,o sto con lui per sempre,o se ne andrà per sempre.

Alex: E tu cosa gli dirai?

Isabel: Non voglio rovinare al sua vita.

Alex: Non hai rovinato la mia vita, Isabel. Mi hai fatto vivere.

Isabel: Ti ho anche ucciso.

Alex: No, non l'hai fatto. Non mi hai ucciso, Isabel, e non hai ucciso neanche Grant. Siamo stati vittime delle circostanze.Questo è tutto. E hai bisogno di perdonarti.

Isabel: Non posso.

Alex: Beh, io ti ho perdonata e,siccome sono una parte di te, tu l'hai già fatto.

[Liz va a parlare con suo padre, che sta facendo I conti su un tavolo del Crashdown.]

Liz:Hai bisogno di aiuto con quelli?

Sig. Parker: Grazie.

Liz: Hai qualche poesia che io possa leggere?

Sig. Parker: Cosa?

Liz: Poesie. Tue. Mi piacerebbe leggerne una.

Sig. Parker: Io, ehm, le ho buttate via. E’ stato tanto tempo fa.

Liz: Beh, forse potresti scriverne una nuova…Io non ti odio,papà.

Sig. Parker:Sei tu la poesia, Liz. Sei tu la poesia.

[La scena passa su Jesse e Isabel al ristorante.]

Jesse: Isabel...

Isabel:Sì?

Jesse:Questo è, uh, così difficile da dire per me.

Isabel:Ti sto ascoltando.

Jesse: Ok…Non posso più farlo.

Isabel:Non puoi fare cosa?

Jesse: Stare con te in questo modo.Non posso.Non posso,ok?E…e…ci sono cose che tu non vuoi…e ci sono cose che invece io voglio…e noi staremmo mentendo l’un l’altra se…voglio dire,stiamo mentendo l’un l’altra adesso, facendo finta che,in qualche modo,riusciremo a forzare il nostro modo di essere a causa di questa cosa, qualunque cosa sia…ora…Si capisce ciò che dico?

Isabel:Voi uscirne! Ma cosa…cosa mi dici di questo?!

[Isabel tira fuori l’anello di fidanzamento dalla tasca di Jesse.]

Jesse: Da dove l’hai tirato fuori?

Isabel:Dalla tua giacca! Era nella tua giacca! Hai intenzione di tirarti indietro,adesso? Qui?

Jesse:Tirarmi indietro? Cosa… oh, no! Isabel,quello è l’anello di mia madre. Mi ha chiesto di impegnarlo,per saldare alcuni debiti, e io l’ho portato dal gioielliere qui,ma io…non ho proprio potuto farlo e…

Isabel: Oh,mio Dio! Cosa c’è di sbagliato in me?!

Jesse: Lo hai trovato nella tasca della mia giacca quando mi stavi aspettando fuori?

Isabel:Sono proprio un’idiota! Oh, sono proprio un’idiota.

Jesse: Ohh. ( ridendo)Hai pensato che stessi per…Non mi meraviglio che fossi così pallida.

Isabel: Non mi sono mai,mai sentita così stupida. Wow.Beh...è un sollievo,suppongo… Ha.

Jesse:Supponi?

Isabel:Lo è!...Penso.

Jesse: Ok. Entrambi siamo venuti qui per mettere le certe intavola,giusto?…Tu avevi ragione… almeno al 99% in quello che hai detto prima,quando hai rotto con me.Se rimango qui a Roswell invece di avere una grande carriera legale,mi prenderò a calci nel sedere per il resto della mia vita…e questo è vero.Sono rimasto qui questi ultimi mesi per stare con te….Ma c’è una cosa su cui non avevi ragione. Ed è il fatto che io vivrei felicemente ovunque e farei qualunque cosa,se questo significasse stare con te. Isabel,non ho mai incontrato nessuno come te prima…e non mi sono mai sentito in questo modo per nessuno…E quindi…Dio aiutami,ma…ecco qui. Isabel Evans…Vorresti sposarmi?

Isabel: Jesse, io…io non posso. Io davvero…davvero lo vorrei. Davvero lo vorrei,ma non posso.

Jesse: Oh.

Isabel:Mi dispiace così tanto!

Jesse: No…Va tutto bene…Mi sento solo…molto... stupido.

Isabel: Non intendevo che tu…io…

Jesse: Va tutto bene.Penso che dovrei proprio andare. Addio, Isabel.

Alex: Vai!…Vai da lui!

Isabel:Non posso.

Alex:Isabel, vuoi accorgerti di quello che stai facendo alla tua vita?!La stai bloccando.La stai uccidendo. Tu sei…sei seduta a tavola con nessuno!Io non sono realmente qui.Hai bisogno di andare avanti.Hai bisogno di passare oltre a me…e hai bisogno di cominciare adesso!

Isabel:Se mai avrò un figlio, ho intenzione di chiamarlo Alex.

Alex:Cos… grazie,questo è veramente... grazie... adesso vai!

[Isabel corre dietro a Jesse e si scontra con un cameriere,mandando all’aria un vassoio.]

Isabel: Oh,come mi dispiace!Mi dispiace così tanto! Oh, Gesù. Oh. Ok.(poi raggiunto Jesse) Ok.

Jesse: Cosa?

Isabel: Ok.

Jesse: Ok,ok,cosa?

Isabel: Ok.Voglio sposarti.

Jesse: Isabel.

Isabel: Per cui,se non la prendi troppo sul personale,che io ti praticamente appena forzato a chiedermi di sposarti,per poi dirti no…io voglio sposarti perché non ho mai amato nessuno nel modo in cui amo te,perché sono giovane,ma non così giovane come sembra…e perché tu non conosci tutto di me,ma lo conoscerai…col tempo. Jesse,vorresti dire qualcosa adesso?

Jesse: Ho solamente una cosa da dire e cioè …almeno questa volta,mi è concesso baciarti in pubblico?

Isabel:Ti prego,fallo.

[Si baciano.]

Jesse:Ti amo, Isabel.

[Alex sta guardando. Sorride, saluta e scompare.]

Isabel:Ti amo anch’io, Jesse.


Traduzione dall'originale realizzata da Kikka


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