Felicity World
Le citazioni di Felicity World

2^ serie


Ecco la raccolta dei vostri dialoghi preferiti pronunciati dai personaggi di "Felicity" nel corso dei vari episodi TV della 2^ serie. Le citazioni sono suddivise per singoli episodi, e all'interno di ogni episodio sono separate da una linea vuota.
Per le battute segnalate finora ringrazio Chimel, Rita, Drugo.

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24° episodio "La lista" (2.2)

FELICITY (fuori campo): Cara Sally, è già passata una settimana del mio secondo anno universitario, con Ben tutto bene ed essere consulente si è rivelato un ruolo molto divertente.

FELICITY (fuori campo): Io non l'avevo ancora visto uno sguardo strano sul viso di Ben, non credo...ma non voglio stare sempre ad analizzare tutto, voglio che vada tutto come deve andare.

Ben e Felicity, da Dean & DeLuca.
BEN: Che hai?
FELICITY: Sto tanto bene! Ci divertiamo insieme, vero?
BEN: Sì...! E' vero...
FELICITY: E tu stai bene?
BEN: Sì, certo...Adesso devo andare, è l'ora di aprire.
FELICITY: D'accordo.
BEN: Ok.
FELICITY (fuori campo): Aveva uno sguardo strano. Con le classiche caratteristiche di uno sguardo strano... ma ho deciso di ignorare la cosa, forse Ben è solo stanco per le sue lezioni o forse non è niente.

Elena e Felicity, dopo che Ben l'ha lasciata.
ELENA: Ha detto solo questo?
FELICITY: Già. Poi sono andata via e... e non siamo più andati al Brian Park.
ELENA: Mi dispiace tanto.
FELICITY: Io vorrei sapere il perchè. Forse dovevo immaginare che sarebbe successo...
ELENA: No, no. Stavi solo seguendo il tuo cuore.
FELICITY: Adesso io lo odio il mio cuore...
ELENA: E' un uomo. E gli uomini agiscono senza pensare.

Felicity e Burky, in camera di lei: Burky bussa ed entra.
FELICITY: Che vuoi?
BURKY: Vieni a cena fuori? Sono libero.
FELICITY: Beh, io no...quindi...
BURKY: Magari domani... sono libero da domani fino a quando avrò 30 anni...
FELICITY: Santo Cielo, sei una vera peste! Sei come... come... come un insetto, un insetto grosso e assillante.
BURKY: Insetto?
FELICITY: Sì esatto.
BURKY: Con le ali?
FELICITY: Sì! Che non ti lascia mai in pace, se sei felice, se sei triste, è sempre là, finché un giorno... SPLAT... e basta.
BURKY: Questo significa che stasera non uscirai con me?
FELICITY: Non uscirò con te stasera, non uscirò con te domani, io con te non ci uscirò mai!
BURKY: Se non va a te non va neanche a me. Scusa.

Ben e Felicity, in camera di lei: Ben bussa e si affaccia sulla soglia.
BEN: Ciao.
FELICITY: Ciao.
BEN: Ho pensato che... che dovremmo parlare...
FELICITY: Sì, anch'io.
(lui entra e si siede)
BEN: Non so esattamente da dove cominciare...
FELICITY: Allora posso chiederti prima una cosa?
BEN: Certo.
FELICITY: Mi sbaglio oppure... ci siamo divertiti un mondo durante quel nostro viaggio?
BEN: No, non ti sbagli!
FELICITY: E che cosa è cambiato? Cioè... fra allora e ieri sera? Non voglio metterti sotto torchio, è solamente che non riesco a capire... io ho passato... ho passato tutto il giorno a cercare di capire che cosa è successo, e poi ho cominciato ad accusarmi, come se dipendesse tutto da me...
BEN: No... non so, è come se mi sentissi un po' oppresso, ecco.
FELICITY: Da me?
BEN: Sì. Credimi, sono molto preoccupato di non poter rispondere alle tue aspettative.
FELICITY: Le mie aspettative? Ma... voglio solamente stare un po' con te...
BEN: Penso che tu voglia più di questo. Credo che tu voglia qualcuno concentrato totalmente su di te, a lungo termine, penso che tu voglia qualcuno che sappia parlarti di tutto e io no, non ne sono capace. Non so affrontare il fatto che tu creda che questo possa essere amore e non... un'altra cosa.
FELICITY: Aspetta... amore? Ma nessuno ha mai parlato di amore...
BEN: Tu...
FELICITY: Cosa?
BEN: Ho... ascoltato il tuo nastro.
FELICITY: Mio Dio...
BEN: Lo so...
FELICITY: Hai ascoltato il mio nastro! Perché?
BEN: Non lo so, no... veramente, è successo e basta.
FELICITY: Io non... io non capisco, tu hai rotto con me per le cose che ho detto sul nastro?! Ben, io non... ragionavo neanche quando ho detto quelle cose, è stata un'ondata di pensieri.
BEN: E' anche peggio, eri assolutamente sincera...
FELICITY: Non dovrei esserlo?
BEN: No, non è questo.
FELICITY: E che cos'è?
BEN: Non lo so, possiamo lasciar perdere?
FELICITY: No! Non si può, no, non si può lasciar perdere.
BEN: E invece è proprio questo che voglio.
FELICITY: Scusa, ma non pensi che io meriti almeno una spiegazione?
BEN: Ma non può restare tutto così com'è? Cioè... tutto per te dev'essere una cosa difficile?
FELICITY: Tu entri in camera mia, prendi il mio mangianastri, ascolti i miei pensieri e... scusa ma questa per me è una cosa molto seria.
BEN: D'accordo. Ascolta, non può andare. Credevo fosse possibile ma non è così.
(se ne va)

FELICITY, dopo aver parlato con Meghan (fuori campo): Non mi sentivo stupida, mi sentivo persa. Pensavo che se non avessi trovato una zattera sarei annegata. Alla ragazza, quella della lista... a quanto pare per lei la lista funzionava... le avevo detto che non serviva, invece funzionava... Così ho deciso di seguirla anch'io, la lista. Non tutti e dieci i consigli, solo alcuni, tipo il numero 5: andare dove c'è azione. anche se comunque a quella festa sarei andata lo stesso e... il numero 6: look ad alto voltaggio. Su questo ero d'accordo, perchè volevo essere affascinante a tutti i costi, ma comunque non mi sono messa tacchi di 12 cm come qualcuno che conosco. Il numero 7 è farsi vedere con un altro uomo e questo, beh... questo non riesco a capirlo.

Ben e Felicity, fuori dall'appartamento durante la festa.
BEN: Sei splendida, lo sai?
FELICITY: Grazie! Ma... non l'ho indossato per te.
BEN: Ah, certo. L'avrai indossato per lui...
FELICITY: L'ho fatto per me.
BEN: Sì. Sei splendida lo stesso. Senti, mi dispiace tanto per il nastro, veramente. Non dovevo ascoltarlo e...e sono d'accordo con te, la foto di noi due al supermercato è quella che preferisco anch'io!
FELICITY: Sembriamo felici...
BEN: Lo eravamo.
FELICITY: Sì.
(si baciano)
FELICITY (fuori campo): Regola numero 10: non fargli capire che tieni a lui. Forse dovrei stare attenta, io mostro troppo facilmente i miei sentimenti...
FELICITY (a Ben): forse avevi ragione, non... non dev'essere una cosa troppo seria.
BEN: Davvero?
FELICITY:Sì, forse possiamo viverla giorno per giorno, senza aspettative.
BEN: Sicura?
FELICITY: Sì.
(si baciano di nuovo)

FELICITY (fuori campo): Ho scoperto una cosa terribile, e cioè che fingendo ottengo quello che voglio.

FELICITY (fuori campo): Sta cominciando a darmi fastidio, questo compromesso, e continuo a pensare che quella parte di me che mi ostino a soffocare rischia di scomparire per sempre.

Ben e Felicity, per strada.
BEN: Ehi!
FELICITY: Ciao.
BEN: Che ci fai qui?
FELICITY: Ti aspettavo.
BEN: Ti va di camminare un po'?
FELICITY: No... La verità è che non riesco proprio a stare così, so che avevo detto che potevo, ma... non ce la faccio. Non ce la faccio a venire a compromessi con me stessa... Insomma, sono una persona emotiva, io sento le cose e... ho bisogno di potermi esprimere e parlare dei miei sentimenti. E' così che sono fatta e... non posso cambiare. Non voglio neanche. Il fatto è che tu lo sapevi. Lo sapevi e mi hai cercata ugualmente, perchè volevi vivere una storia con me, ma non sei abbastanza forte per farlo, e questo in un certo senso non ti dà coraggio. E la cosa più triste è che un giorno ti sveglierai e ti renderai conto di quello che hai perso, ma allora sarà troppo tardi.
BEN: Io non so cosa dire.
FELICITY: Lo so, non fa niente.
(gli dà un bacio sulla guancia e va via)

FELICITY (fuori campo): Era il momento di mollare, di mollare le vecchie abitudini e i vecchi sogni. Sono pronta per andare avanti e per scoprire altro della vita.
BURKY (si affaccia sulla porta): Vuoi fare la doccia con me?
FELICITY: Ho già fatto la doccia oggi, ma grazie! ...aspetta Burky, l'altra sera io... credo di averti usato.
BURKY: Non fa niente, insomma non è la prima volta che mi succede.
FELICITY: Mi dispiace.
BURKY: Voglio chiarirti una cosa, puoi usarmi quando vuoi!
FELICITY (fuori campo): Un conto è dire di volersi buttare, un conto è buttarsi. Devi allentare la presa e lasciarti andare. E allora sono entrata in un negozio di parrucchiere, volevo cambiare. Ma non lo facevo per un ragazzo o per i consigli di una rivista, lo facevo solo per me.

25° episodio "Storia passata" (2.3)

FELICITY (fuori campo): Cara Sally, ho preso una decisione drastica. Mi sono ritirata dal corso propedeutico di medicina. Fammi spiegare perchè, detto così, potresti prendermi per pazza. Tutto è cominciato dai miei capelli... persone che nemmeno conoscevo reagivano in modo incredibile al mio nuovo aspetto, voglio dire, al mio stupido taglio di capelli... La gente, gli sconosciuti, sembravano pensare che fossi cambiata notevolmente, e forse era vero... avendo chiuso con Ben... E adesso dovevo decidere qual'era il prossimo passo.

Elena e Felicity, in laboratorio.
ELENA: Che stai facendo?
FELICITY: Niente!
ELENA: Questo è chiaro... Stai pensando a Ben?
FELICITY: Sinceramente no. Sono diventata brava ad evitarlo, ho cambiato il mio orario da Dean & DeLuca e l'itinerario per arrivare in classe. La tattica "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" funziona...

All'Epstein Bar: Felicity ed Elena sono sedute a mangiare e parlare, arriva Noel.
NOEL (ad Elena): Ciao, senti, ho comprato la tenda per la doccia e l'ho montata, ora è tutto a posto.
ELENA: Oh bene.
NOEL (a Felicity): Oh Santo Cielo! Non t'avevo riconosciuta...
ELENA: Visto che capelli fantastici?!
NOEL: Se lo dici tu...
FELICITY: Grazie!
NOEL: Ricresceranno, non è vero?
ELENA: Noel!
NOEL: Era solo una domanda... con i capelli in quelle condizioni dovresti comprarti un cappello...
FELICITY: Adesso ti senti meglio, Noel?
NOEL: Mi sento benissimo, grazie.
ELENA: Vuoi smetterla?
FELICITY: Io me ne vado. Speravo tanto che noi due saremmo riusciti a superarlo...
NOEL: Non possiamo.
FELICITY: Sì è evidente.
NOEL: E' evidente.
FELICITY: Ci vediamo, ciao.
ELENA: Ti telefono.
(Felicity se ne va)
ELENA: Ti rendi conto di quanto sei stato scortese?
NOEL: Perché? Non le ho mica tagliato io i capelli...

FELICITY (fuori campo): Sally, credimi, io capisco Noel e mi sento in colpa per quello che è accaduto, ma è evidente che io e Noel non possiamo stare in una stanza insieme. Questo è un dato di fatto.

Noel e Bridgid, in aula.
NOEL: Ciao!
BRIDGID: Ciao.
NOEL: Bridgid, senza "T", vero?
BRIDGID: Noi ci conosciamo?
NOEL: Sì, sono Noel. La scorsa settimana tu mi hai dato il tuo numero, che poi si è rivelato essere quello della pizzeria di Ray.
BRIDGID: Ah...
NOEL: In fondo non è stata una telefonata a vuoto, avevo proprio voglia di pizza!
BRIDGID: Mi dispiace, scusami!
NOEL: Ah, ho intenzione di chiedere ancora il tuo numero e... questa volta ti avverto che ho voglia di cibo cinese!
(ridono)

FELICITY (fuori campo): Eccomi, ero lì. Pronta per questo nuovo corso, per il grande cambiamento, per il nuovo futuro. Ma poi è successa una cosa che non avevo previsto. Anche il mio passato aveva deciso di seguire il corso d'arte (vede Noel).

FELICITY (fuori campo): E' ormai una settimana che mi sono ufficialmente lasciata con Ben, e di tanto in tanto ho la sensazione che dimenticare una persona di cui sei innamorata non è impossibile. O forse non si dimentica veramente, forse si impara a convivere con il ricordo.

Felicity bussa alla porta dell'appartamento di Noel e lui le apre.
FELICITY: Ciao.
NOEL: Ciao.
FELICITY: Posso parlare un momento con te?
NOEL: Sì, certo. Entra.
(lei entra)
FELICITY: Sono passata solamente per dirti che... che non mi sono ritirata dal corso. Ho cercato di trasferirmi in un altro corso, ma sono tutti pieni, quindi... mi dispiace.
NOEL: Perfetto.
FELICITY: Senti, dev'esserci un modo per risolvere questa faccenda.
NOEL: Non vedo quale.
FELICITY: Noel, a lezione dobbiamo evitare anche di parlarci, e va bene, ma se essere accoppiata con Bridgid è un problema per te... farò coppia con qualcun altro.
NOEL: Non mi interessa con chi fai coppia.
FELICITY: Allora dimmi che cosa possiamo fare per rendere la cosa più facile...
NOEL: Non si tratta del corso. Il fatto è... che ogni volta che ti vedo mi torna alla memoria che hai preferito Ben a me.
FELICITY: Noel...
NOEL: No. Cerca di capire, non sono delle scuse che sto cercando. Basta con gli sguardi di compassione che mi lanciano tutti quanti. Sto cercando... la verità, una spiegazione.
FELICITY: Non è così semplice, capisci.
NOEL: Cosa c'è in lui... che non c'è in me?
FELICITY: Cosa vuoi che ti dica?
NOEL: Avanti! Devi dirmi solo la verità.
FELICITY: Come posso risponderti, Noel? Che cosa potrei dirti che possa finalmente sistemare le cose fra di noi?...se io ti dicessi che... che ho commesso un enorme errore, che non sarei dovuta andare con Ben, potrebbe farti stare meglio?
NOEL: Lo dici perchè Ben ti ha spezzato il cuore.
FELICITY: Noel, cosa vuoi che ti dica?
NOEL: Non lo so. Niente...
(Felicity va via)

SALLY (fuori campo): Cara Felicity, è stato bello ricevere il tuo nastro, mandami una foto con il nuovo taglio di capelli. Quello che hai fatto è stato coraggioso, non solo ritirarti da medicina, ma decidere di fare quello che hai sempre desiderato... Io sono convinta del potere del cambiamento, ma ho imparato una cosa: la parte più difficile dell'andare avanti è non guardarsi indietro.

26° episodio "In profondità" (2.4)

Felicity, Elena e Noel, nell'appartamento di Noel ed Elena, parlando della canzone che Julie ha scritto su Felicity.
FELICITY: Sean sapeva della canzone.
ELENA: Vivono nella stessa casa!
FELICITY: Questo non importa, lei canta una canzone cattiva su di me come intrattenimento.
NOEL: Non l'hai sentita, non sai se ti denigra.
FELICITY: Già. Se non fosse crudele nei miei riguardi Sean non avrebbe capito perchè ero così sconvolta. Non riesco a crederci, l'ho chiamata, ho cercato di parlare con lei, offrendole tutta la mia amicizia...
NOEL: Non t'ho mai visto così.
FELICITY: Tu come ti sentiresti se sapessi che ti denigro con delle canzoni in pubblico?
NOEL: Proverei pena per il pubblico, tu canti malissimo!
ELENA: A scuola una ragazza ha scritto una poesia su di me. L'ha fotocopiata e distribuita. "La ragazza puzzolente", la ricordo parola per parola, ve la dico?
NOEL: No grazie!
FELICITY: Visto, dopo tanti anni ancora ti ricordi quella poesia, sono cose traumatiche.
NOEL: Senti, tu e Julie farete pace, se possiamo riconciliarci io e te può farlo chiunque.
FELICITY: Tra noi è diverso, voglio dire... Julie e io non siamo mai state amiche come lo siamo noi... come eravamo.
NOEL: Davvero?...

Ruby e Noel, al museo aspettando Felicity.
RUBY: Aveva detto alle due, vero?
NOEL: Sì sì, alle due. Spero che stia bene...
RUBY: Ma certo che sta bene!
NOEL: Già.
RUBY: Che bell'orologio!
NOEL: Ah grazie, Ruby! E' il nuovo G-Shock, l'ho comprato su Internet.
RUBY: Bravo. Tu sei proprio imbranato.
NOEL: Ah... sì... sì, è vero, lo sono e adesso sono anche molto imbarazzato.
RUBY: No, non c'è ragione di esserlo.
NOEL: Ve bene, ma lo dici solo per essere gentile.
RUBY: No, è vero, te l'assicuro. E poi tu hai le mani lisce...
NOEL: Cosa?
RUBY: C'è una teoria al riguardo. La relazione tra la ruvidità delle mani di un uomo e il suo posto nel mondo moderno.
(gli prende la mano)
RUBY: Vedi, migliaia di anni fa gli uomini di successo, i veri capi, avevano le mani ruvide, mentre i più deboli, gli inadeguati, le avevano lisce. Ma la statistica dice che nel corso degli anni questo metro di misura si è capovolto completamente! Ti restituisco la mano!
NOEL: Penso che ormai potremmo entrare a vedere la mostra.
RUBY: Sì, Felicity ci raggiungerà dentro.
NOEL: Sì!

Felicity e Julie, in metropolitana.
FELICITY: Senti, Julie, mi dispiace molto per tutto quello che è accaduto, e capisco che tu sia molto arrabbiata e ti sfoghi con la musica, ma cantare quella canzone in un locale frequentato dai nostri amici, io la ritengo aggressività passiva.
JULIE: Non è così.
FELICITY: Hai ragione, è aggressività aggressiva. Vedi, un conto è provare un risentimento, un conto è renderlo pubblico.
JULIE: Io la chiamo libertà di parola... e non ho cantato quella canzone perchè tu venissi a confrontarti con me.
FELICITY: Ti sarei veramente grata se tu evitassi di pubblicizzare il nostro passato.
JULIE: Di che cosa ti preoccupi, ti senti così in colpa?

Uomo anziano e Felicity, in metropolitana.
UOMO ANZIANO: Per come la vedo io, voi due vere amiche non lo siete mai state, ne sono certo.
FELICITY: Veramente sono sicura che lo eravamo.
UOMO ANZIANO: Se ho capito bene, ragazze, e sono sicuro d'aver capito bene, voi due vi siete incontrate quando eravate terribilmente sole e forse anche un po' disperate, e avevate tutte e due bisogno di un amico. Condividevate alcune cose e avete deciso che eravate le migliori amiche. Ma era un po' troppo presto, non credete? Perché quello che c'era tra voi non era una grande amicizia... Io ho avuto un migliore amico, per sessantatre anni. Siamo stati ragazzi insieme, abbiamo fatto la guerra insieme, sessantatre anni. La verità è che non si trova un migliore amico, migliore amico si diventa. Non accade in un incontro, in un anno o due, l'amicizia è paragonabile ad una scatola, e se quello che ci mettete dentro è prezioso durerà. Giudicare la vostra amicizia dopo solo un anno, anche se sono accaduti tanti fatti, è come... giudicare un film prima d'aver visto il secondo tempo. In conclusione io non credo che voi due eravate migliori amiche. Sono due le cose che possono accadere: o col tempo riuscirete a diventare quello che vi illudevate soltanto di essere, oppure diventerete un ricordo che piano piano svanirà nel nulla.

27° episodio "Una serata disastrosa" (2.5)

Elena, Noel e Felicity stanno cenando nell'appartamento di Noel ed Elena.
ELENA (a Noel): credevo che stasera uscissi con Ruby...
NOEL: E' andata via, è dovuta... andare a casa per qualche giorno.
ELENA: C'è qualcosa che non va?
NOEL: No! Va tutto bene! (a Felicity) ti dispiace passarmi il ketchup? Grazie...
ELENA (a Felicity): Parlaci di te. Non hai niente di nuovo da raccontarci? Sapete, io non vedo nessuno perché sono impegnata con le lezioni, tu non hai scuse.
FELICITY: Io... possiamo non parlare di questo?
ELENA: Allora di che cosa parliamo?...d'accordo, basta così.
NOEL: Che cosa?
ELENA: Con questo imbarazzo, con... tutte quelle occhiatine che continuate a lanciarvi...
(Felicity e Noel si guardano e ridono)
FELICITY: E' assolutamente falso!
NOEL: Smettila di dire sciocchezze.
ELENA: D'accordo. Allora vengo subito al sodo: Ruby le ha detto che ti trova un bel ragazzo e questo la sta facendo impazzire.
FELICITY: Elena!
ELENA: ...E lui impazzisce pensando al prossimo tizio col quale uscirai. Voi potete starvene seduti tutta la sera e continuare a non parlarvi, io devo studiare.
(se ne va)
FELICITY: Sembra che lei abbia bisogno di uscire!
NOEL: E' vero!
(silenzio)
NOEL: E' piuttosto frustrata sessualmente...
FELICITY: Totalmente!

FELICITY (fuori campo): Cara Sally, Elena dice che Noel impazzisce pensando al prossimo ragazzo col quale uscirò, cosa che mi fa molta tenerezza! Solo che non ha niente di cui preoccuparsi, non vedo nessuno! il che è veramente fantastico. Il non vedere nessuno è una sensazione stupenda, non ci sono pressioni, nessuna aspettativa, nessun problema.

Elena e Felicity, all'Epstein Bar, parlano della prof.ssa Sherman che ha chiesto a Felicity di uscire con suo figlio.
ELENA: Che cosa hai risposto?
FELICITY: Ovviamente ho detto di no. Le ho detto che ho un ragazzo, dopo averle detto che non ce l'avevo, Dio!
ELENA: Ma di che cosa ti preoccupi? Dopotutto ti ha solo chiesto se volevi uscire con il figlio, tu hai detto no, fine della storia.
FELICITY: No, non è fine della storia, ha totalmente cambiato atteggiamento con me, fino a qualche giorno fa faceva a pezzi i miei disegni e adesso all'improvviso mi dà il massimo dei voti.
ELENA: credi che ti abbia dato un voto che non hai meritato?
FELICITY: No, voglio dire che lei mi ha chiesto di farle un favore e poi mi ha dato il voto più alto che poteva darmi.
ELENA: Beh, io non mi preoccuperei, davvero. Alle persone di una certa età piace combinare gli incontri.
FELICITY: Davvero?
ELENA: Oh sì... ogni volta che vado a trovare mia zia ha un tizio diverso per me. E per quanto io le dica che non sono per niente interessata continua a farmi pressioni. Esci con Danny, esci con James!
(entra Julie)
ELENA: Capisci, se dipendesse da lei non dovrei far altro che uscire con degli sconosciuti!
JULIE: Ciao.
FELICITY: Ciao.
ELENA: Ciao.
JULIE: Chi esce con gli sconosciuti?
FELICITY e ELENA: Nessuno!
ELENA: La sua professoressa ha cercato di affibbiarle il figlio!
JULIE: Oh!
ELENA: Mi dispiace scappare, ho un appuntamento con il mio compagno di laboratorio per preparare l'esperimento di giovedì. Ci vediamo ragazze!
JULIE: Ciao! Dov'è Noel?
FELICITY: Non lo so, credo che avesse un lavoro importante da fare nell'appartamento.
JULIE: Oh, capisco. Allora...
FELICITY: Allora...!
JULIE: Ho delle paste, potremmo restare e fare colazione.
FELICITY: Sì, va bene.
JULIE: Bene.
(le dà una pasta)
FELICITY: Grazie.
JULIE: Hai deciso di andare?
FELICITY: E la colazione?
JULIE: No, parlo dello sconosciuto.
FELICITY: Ah... no!
JULIE: Davvero? Se fossi in te ci andrei... forse perché mi piace uscire...!
FELICITY: Io credo di non essere nello stato mentale giusto per uscire.
JULIE: Già... per questo dovresti uscire con quelli di serie B.
FELICITY: Serie B?
JULIE: Con i quali non usciresti di solito.
FELICITY: Allora come "non di serie A"...
JULIE: Esattamente. Dopo esserti lasciata sei solo un po' disorientata e credo che non riconoscerai un ragazzo di serie A per almeno 2 mesi, ma i ragazzi di serie B sono lì per... uscire con te ed esercitare i muscoli!
FELICITY: Quali muscoli?
JULIE: Per aprire le porte! ...E' quello che ho fatto dopo che Ben e io ci siamo lasciati.

FELICITY (fuori campo): Forse dovrei uscire con qualcuno, è vero. Poco fa ho detto che non vedere nessuno era fantastico, ma...dovrei fare quello che sta facendo Ben, e anche Noel. Julie ha ragione, forse dovrei mettere il naso fuori. Sì, uscire. Che cosa credi che ci sia là fuori?


David e Felicity, al Dean & DeLuca.
DAVID (porgendo una rosa a Felicity): Per te.
FELICITY: David... non dovevi, io...
DAVID: E dei biscotti, non caso che non ti piacciano i fiori. Forse non è una buona idea considerando dove lavori!
FELICITY: Non so esattamente cosa ho fatto per meritare questo, ma... cosa avresti fatto se la serata fosse andata bene?!
DAVID: Questo è quello che vorrei da qualcuno che mi avesse trattato come ti ho trattata io. Sai, era la prima volta che uscivo dopo molto tempo e tutti, i miei amici, la mia famiglia, continuavano a dirmi di uscire, e non è una buona ragione per farlo o una scusa per il mio comportamento. Insomma, mi dispiace.
FELICITY: Posso accettare le tue scuse. Credo che stiamo passando attraverso la stessa cosa, io ho... ho parlato con un'amica, poco prima di uscire con te, e lei mi ha detto che dovevo ricominciare a uscire e che dovevo... dovevo frequentare solo persone di serie B.
DAVID: Persone di serie B?
FELICITY: Eh già, perché anche se incontrassi il ragazzo migliore del mondo ora non lo riconoscerei.
DAVID: Allora anche tu recentemente hai rotto con qualcuno ed ora io ero la tua persona di serie B.
FELICITY: il piano era questo!
DAVID: Ah! Ero così preoccupato a sabotare l'incontro ed ero anche un po' ubriaco che non mi sono degnato di guardarti, o di prestarti ascolto. Vorrei averlo fatto. C'è una minima speranza che tu voglia uscire di nuovo con me?
FELICITY: Una?
DAVID: Una.
FELICITY: Una!

FELICITY (fuori campo, riferendosi a Noel): Non so perché non gli ho parlato di David, forse perchè non sembrava molto importante... è un po' strano parlare di persone di serie B con una persona di serie A.

28° episodio "Cena per quattro" (2.6)

FELICITY (fuori campo): Cara Sally, perchè David non mi ha ancora baciata? La settimana scorsa siamo andati a cena due volte, siamo andati al cinema e... parliamo al telefono ogni giorno. Sarà per la sua ex ragazza? Che sia così ferito da non volersi coinvolgere di nuovo? Spero di no.

Felicity e Noel, seduti al tavolo dell'Epstein Bar.
FELICITY (parlando di Ruby): E' carina...!
NOEL: Sì, anche David. Bel tipo!
FELICITY: Già!
NOEL: Sai... hai una... hai una... una ciglia...
FELICITY: Dove?
NOEL: Sta...
FELICITY: Da questa parte?
NOEL: Sì, posso... toglierla?
FELICITY: Sì!
NOEL: Presa! Ecco, eccola qui. Prima di esprimere un desiderio pensa a una cosa che vuoi davvero.
FELICITY: D'accordo. Tu che cosa vorresti?
NOEL: Non posso dirtelo.
FELICITY: Certo che puoi!
NOEL: No, se no non si avvera.
FELICITY: Ma non sei tu a esprimerlo.
NOEL: Sai io... desidero sempre! Anche quando non perdo le ciglia!
(Felicity soffia sulla ciglia)
NOEL: Non si è avverato, sono ancora qui...

Noel e Ruby, nell'appartamento di Noel ed Elena.
(bussano alla porta)
NOEL: Sì?
RUBY: Ciao.
NOEL: Ciao.
RUBY: Posso entrare?
NOEL: Sì, prego.
(Ruby entra e si siede sul divano, affianco a Noel)
RUBY: Tu mi piaci. Ecco perché mi sono arrabbiata ieri sera. Ero in imbarazzo e... pensavo che mi avessi ingannata.
NOEL: Non l'ho fatto.
RUBY: Ci ho pensato su e...e ho mangiato un contenitore intero di gelato Fishfood! E...ho capito che non importa. Mi piace stare con te e qualunque cosa accada non importa.
NOEL: L'unica ragione per cui ho detto il suo nome è...
RUBY: Non farlo. Non darmi spiegazioni. Ti chiedo solo di non farlo più.
NOEL: Sì.
(si baciano)

Felicity e David, nell'appartamento di lui.
FELICITY: Ciao, so che è tardi...
DAVID: Stai male?
FELICITY: Lo so... dovevo venire... una sedia mi sarebbe molto utile.
(lui le porge una sedia)
FELICITY: Grazie. Mi toglierò la mascherina.
DAVID: Va bene.
FELICITY: Mi dispiace che tu non sia a tuo agio con questa relazione potenziale perché... io voglio davvero vedere dove questo... noi possiamo... arrivare... voglio dire, non ti sto facendo nessuna promessa, sai non avendo nessuna aspettativa... voglio soltanto dire che se non fossi così sicura di essere malata, sicuramente adesso ti bacerei. Ma sai... (si rimette la mascherina)
(David le toglie la mascherina)
DAVID: Passami la mononucleosi!
(si baciano)

32° episodio "Grandi aspettative" (2.10)

Meghan e Felicity stanno parlando nella loro stanza.
FELICITY: Hai mai avuto la sensazione che… quando finalmente cominci a capire meglio i tuoi genitori… in qualche modo… smettano praticamente di esserlo?…
MEGHAN: E’ come se… all’improvviso diventassero persone…
FELICITY: …comuni!
MEGHAN: Sì. L’ho avuta. Quando avevo cinque anni…
FELICITY: Stasera mi hanno beccata mentre ero in piscina… Credo che avrò dei problemi… Sono stata portata via dalla vigilanza e mi hanno detto che potrei essere espulsa.
MEGHAN: Fantastico! Forse la tua vita diventerà interessante!

34° episodio "Crisi" (2.12)

Felicity è nello studio della dott.ssa Pavone.
FELICITY: Credo che sia solo una perdita di tempo.
DOTT.SSA PAVONE: Che cosa?
FELICITY: Questa… terapia per l’abuso di alcool: io non bevo mai.
DOTT.SSA PAVONE: c’è scritto che bevi.
FELICITY: Sì. Ho bevuto… Ma io non bevo.
DOTT.SSA PAVONE: Perché hai bevuto?
FELICITY: Gliel’ho detto.
DOTT.SSA PAVONE: Solo per scaricarti?
FELICITY: Esatto!
DOTT.SSA PAVONE: Perché sei tesa?
FELICITY: Ho appena saputo che i miei si separano…E’ per questo.
DOTT.SSA PAVONE: Ti va di parlarne?
FELICITY: Non mi sembra così importante. In fondo succede a tutti.
DOTT.SSA PAVONE: No!
FELICITY: Sicuramente andrà tutto bene e… stasera ceneremo insieme… e forse…
DOTT.SSA PAVONE: E come andrà?
FELICITY: Andrà tutto bene!
DOTT.SSA PAVONE: Sì?
FELICITY: Sì!… Mi rendo conto che lei sta cercando di farmi dire qualcosa di rivelatore ma…se… se sta pensando a quale punizione deve darmi… guardi la mia scheda e vedrà che certe cose io non sono abituata a farle.
DOTT.SSA PAVONE: Da’ un’occhiata! Sono una professionista. Una psicologa abilitata. Quando sei pronta, torna e parleremo.

Felicity osserva i genitori al tavolo del ristorante.
FELICITY (fuori campo): Non ho mai sorpreso i miei genitori a fare l’amore. Credo che si provi quello che io provo adesso perché… sto per entrare nella loro intimità. Sarò testimone di qualcosa li riguarda e a cui non voglio pensare… per non soffrire.

Felicity è nello studio della dott.ssa Pavone.
FELICITY: Non so più chi sono e come… come sono arrivata qui. Non so cosa sto facendo. Non so perché sono qui. Con i ragazzi ho avuto dei rapporti che… non riesco a capire. Io odio il mio taglio di capelli… e ho mollato medicina come se fosse stata una vittoria… non riesco più a ricordare perché ero così contenta… Scusi.
DOTT.SSA PAVONE: No. Non scusarti. Sfogati.
FELICITY: Non sapevo quanto dipendessi dai miei… mi bastava sapere che c’erano… anche se erano lontani cinquemila chilometri… io dipendo da loro… probabilmente deriva dal fatto che sono figlia unica…
DOTT.SSA PAVONE: Hai detto niente di questo a loro?
FELICITY: No… Gli ho lasciati parlare… Hanno detto che avevano delle difficoltà e… che tutto era per il meglio… Credo di sentirmi responsabile.
DOTT.SSA PAVONE: Perché responsabile?
FELICITY: Ho contribuito a peggiorare le cose… venendo qui e… facendo le mie scelte. Se non avessi lasciato Palo Alto, se non… fossi stata tanto egoista… forse sarebbero ancora insieme.
DOTT.SSA PAVONE: Cosa c’era di egoista nel venire qui?
FELICITY: In che senso?
DOTT.SSA PAVONE: Perché sei venuta?
FELICITY: Oh… Penso soprattutto perché ci è venuto Ben.
DOTT.SSA PAVONE: Sei venuta per lui?
FELICITY: All’inizio sì… poi ho creduto che fosse per me… che probabilmente avrei trovato me stessa… solo che non capisco…
DOTT.SSA PAVONE: Cosa?
FELICITY: Erano qui per il Ringraziamento… e sembravano… be’… felici in apparenza e… sono andata a casa a Natale e tutto era normale e… non capisco perché si separino…
DOTT.SSA PAVONE: Non hai detto che era a causa tua?

Felicity è nello studio della dott.ssa Pavone.
DOTT.SSA PAVONE: Hai chiesto loro scusa?
FELICITY: Sì… Perché?
DOTT.SSA PAVONE: Che cosa hanno detto?
FELICITY: Mi hanno detto di non essere sciocca.
DOTT.SSA PAVONE: Bene! Un punto per loro! E questo non ti ha fatto arrabbiare per niente?
FELICITY: No! Sono solamente un po’ tesa.
DOTT.SSA PAVONE: Tesa ma non arrabbiata.
FELICITY: Non tutti si arrabbiano
DOTT.SSA PAVONE: E’ vero chi è represso e non ha più contatto con se stesso dice che è soltanto teso.
FELICITY: Che cosa vuole dire?
DOTT.SSA PAVONE: Sarebbe interessante scoprire chi c’è lì dietro.
FELICITY: Dietro cosa?
DOTT.SSA PAVONE: Dietro la maschera da personcina ben educata.
FELICITY: Be’… mi dispiace… ma io lo sono veramente.
DOTT.SSA PAVONE: No. Andiamo. Prima di tutto non ti dispiace, poi hai detto tu stessa che non sai chi sei, non ne hai idea, non sai neanche perche sei venuta qui.
FELICITY: Non è vero. Gliel’ho detto perché sono venuta qui.
DOTT.SSA PAVONE: Per un ragazzo? Non ci credo: sei troppo intelligente per questo e sei troppo sconvolta per non essere neanche un po’ arrabbiata, allora sei arrabbiata?
FELICITY: No!
DOTT.SSA PAVONE: Ma perché diavolo non lo sei? Per tutta la vita sei stata al centro dell’attenzione di tuo padre e di tua madre. Vai a casa a Natale e ti fanno credere che tra loro tutto è normale. Poi tuo padre prende l’aereo e torna con te per cominciare a lavorare in un ospedale che è collegato al collage dove tu sei iscritta.
FELICITY: Ha chiesto la mia opinione.
DOTT.SSA PAVONE: Smettila! Questo è stato soltanto dopo esserne uscito con il fatto che tuo padre e tua madre si stanno separando, ma non si è disturbato a dirlo alla moglie che lo ha detto a sua figlia. Un gran peso per te da sopportare, poi tua madre scopre che tu sai e diventa furiosa con tuo padre. Tua padre è già infuriato con lei e tu resti intrappolata in mezzo. Vai con mamma? Vai con papà? Questo è un incontro sportivo, è come giocare a ping pong: loro hanno le racchette e tu sei la pallina. E vieni a dirmi che non sei arrabbiata?… Allora, come ci si sente?
FELICITY: Cosa?
DOTT.SSA PAVONE: Ad essere la brava bambina.
FELICITY: Non so se questo mi piace.
DOTT.SSA PAVONE: No. Seriamente. Come ci si sente? Perché sei insopportabilmente noiosa da guardare. Te ne stai lì seduta come una bambolina a negare quello che stai provando veramente, senza ammettere niente.
FELICITY: E’ vero sono arrabbiata!
DOTT.SSA PAVONE: Be’! Lo credo bene.
FELICITY: Sì! Sono arrabbiatissima!!
DOTT.SSA PAVONE: Perfetto! Perché?
FELICITY: Perché al momento è tutto talmente complicato perchè mia madre sta andando via. E non capisco perché mi padre si trasferisca qui. Io non voglio…
DOTT.SSA PAVONE: E’ comprensibile.
FELICITY: … E sono furiosa per la posizione in cui mi hanno messa. Sì! Sono arrabbiatissima! Mi… mi sento tra due fuochi.
DOTT.SSA PAVONE: Bene.

Felicity è nello studio della dott.ssa Pavone.
DOTT.SSA PAVONE: Perché Vienna?
FELICITY: Perché ha dei monumenti importanti quanto quelli di Londra, Parigi, Roma.
DOTT.SSA PAVONE: Perché sei venuta qui?
FELICITY: Questa domanda mi sta ossessionando. Ovviamente non lo so’. Ecco perché me ne vado…
DOTT.SSA PAVONE: No! Aspetta! Voglio dire: oggi! Se vai via, perché venire?
FELICITY: Perché volevo ringraziarla.
DOTT.SSA PAVONE: Potevi telefonare.
FELICITY: Volevo vederla e ringraziarla.
DOTT.SSA PAVONE: Vuoi che ti dica di non farlo?
FELICITY: No! Non voglio!
DOTT.SSA PAVONE: Meglio così perché non lo farò.
FELICITY: Bene! Io non voglio che lo faccia!
DOTT.SSA PAVONE: Come è andata con i tuoi?
FELICITY: Male.
DOTT.SSA PAVONE: Quanto male?
FELICITY: Veramente non vorrei parlarne.
DOTT.SSA PAVONE: No! Eh, No! Non puoi dire male e poi richiuderti. Quanto male?
FELICITY: Moltissimo. Era da tanto che non mi sentivo così.
DOTT.SSA PAVONE: Da quando?
FELICITY: Uhm… Da quando ero piccola.
DOTT.SSA PAVONE: Cosa è successo quando eri piccola?
FELICITY: Niente… ero… al campeggio del balletto… avevo dieci anni, dormivo fuori casa… lo odiavo… lo odiavo tanto che sono tornata a casa un giorno prima… quando sono arrivata avevo capito che mia madre aveva dormito nella stanza degli ospiti… e non in camera sua con mio padre… si accorse che avevo capito ed era molto imbarazzata e anche mio padre… non me ne hanno mai parlato e nemmeno io… è stato così spiacevole… una sensazione davvero orribile… così quella sera a cena ho detto che il campeggio del balletto mi era piaciuto… volevo solo cambiare argomento e migliorare la situazione… è tornato tutto di nuovo normale… Sono tornata al balletto del campeggio quattro volte…
DOTT.SSA PAVONE: E’ un lavoro difficile, vero? Tenere unita una famiglia.
FELICITY: Credo che potrebbe… essere questo il motivo per cui… sono venuta a New York.
DOTT.SSA PAVONE: Non ti biasimo. Anch’io avrei voluto andarmene. Ma seriamente… Perché Vienna?
FELICITY: Non lo so… Qui mi sento completamente persa…
DOTT.SSA PAVONE:Bene. Sai cosa si prova a sentirsi persi? Puoi sentirti persa ovunque.

43° episodio "La teoria di Aretha" (2.21)

Greg e Felicity, all’uscita del locale dove Ben è steso a terra
FELICITY: Il suo è stato veramente un comportamento pazzesco, io non posso credere che l’abbia fatto, devo dirglielo, non può rovinarmi la vita in questo modo, io…
GREG: Non funziona vero?
FELICITY: Oh Greg, Greg…
GREG: Sei troppo educata per dirlo, forse non te ne rendi nemmeno conto, ma tu non esci con me perché io sono io, tu esci con me perché io non sono Ben e questo non è giusto né per me né per lui
FELICITY: Greg non è vero, ho completamente dimenticato Ben, io…
GREG: Ti do una buona notizia; puoi risolvere il tuo problema, perché come lui vuole te, tu vuoi lui… (se ne va)

Ben e Javier da Dean & DeLuca.
JAVIER: Ah, Benjamin devo chiederti un piacere, una cosa che ha a che fare con Samuel, ma “ssst”, d’accordo? Parola d’ordine: silenzio, si tratta di una grossa sorpresa!
Che hai fatto ai capelli?
BEN: Niente!
JAVIER: Come sarebbe niente? Sono tutti in disordine! (gli tocca i capelli)
BEN: Lascia stare! (Pausa) Felicity e Greg sono usciti insieme, io li ho raggiunti, ho detto a lei quello che provo, lui mi ha dato un cazzotto in faccia e poi se ne sono andati lasciandomi steso a terra, va bene?
JAVIER: Oh mio Dio che cosa romantica oh…oh ma posso assicurarti di una cosa: tu disteso a terra dolorante, ma la storia non finisce così…
BEN: Qual’era il piacere…il piacere che volevi chiedermi?
JAVIER: Il piacere? Oh si il piacere…ti prego non sorprenderti se adesso mi metto a piangere, dunque ho intenzione di chiedere a Samuel di sposarmi
BEN: Accidenti…
JAVIER: E voglio che tu mi aiuti a scegliere l’anello
BEN: Un anello…Dici davvero?
JAVIER: Si…tu che prendi i pugni in faccia, io che compro un anello…non credi che per noi sia un momento romantico?
BEN: Già…

Elena, Julie e Felicity nell’appartamento di Elena e Noel mentre gonfiano i materassini
ELENA: Allora, vuoi raccontarci di Greg o no?
FELICITY: Come?
ELENA: Meghan stamattina mi ha detto che voi due vi siete lasciati. Ce lo puoi confermare?
FELICITY: Si, Greg mi ha piantata…dovrei avere il cuore spezzato giusto? A voi non ho detto niente perché…è una cosa a cui non voglio pensare.
JULIE: Mi dici come si fa ad essere mollate e a non pensarci?
FELICITY: Ben si è fatto vedere anche ieri sera
ELENA: Alla vostra cena?
JULIE: Oh no…
FELICITY: E ha completamente sconvolto la mia serata con Greg dicendo… tante cose fantastiche, ma io sono stata da sola per un intero trimestre e quando comincio ad uscire con qualcuno lui si mostra interessato.
ELENA: Tipico del maschio.
FELICITY: Lo so… Greg ha detto che uscivo con lui perché lui non era ben e Ben dice che io lo respingo perché ho paura. Ieri sera credevo fossero due pazzi, oggi non lo so più…
ELENA: Tracy è ancora vergine…e non vuole fare sesso prima del matrimonio
FELICITY: Ah…
ELENA: Bel colpo è?
JULIE: Sean ha detto che è innamorato di me
ELENA: Che cosa?
FELICITY: Co-come dici?
JULIE: Non sapevo cosa dire, non sapevo come reagire…
ELENA: A te lui piace?
JULIE: Non lo so…
ELENA: Ah…che casino…

Felicity e Ben si incontrano fuori della porta di casa
BEN: Ciao
FELICITY: Ciao
(Ben si allontana)
FELICITY: Ben, aspetta! Posso…posso parlare un momento con te?
BEN: Si certo
FELICITY: Vedi Ben…ieri sera non dovevo andarmene via, io, anche se ero sconvolta, dovevo, dovevo…
BEN: Ascoltami, ascoltami hai fatto bene, avevi ragione
FELICITY: Su cosa avevo ragione?
BEN: Su tutta la faccenda che l’avevo fatto altre volte, che è un ritornello, che mi interesso a te solo se sei con un altro, che mi comporto così per abitudine, avevi ragione.
FELICITY: Sì è così… sì.
BEN: Ci vediamo.
FELICITY: D’accordo...

Felicity chiede a Meghan di poter uscire con lei
FELICITY: Sono depressa, sono…sono confusa e devo…devo assolutamente dimenticare Ben e questa sera devi portarmi con te
MEGHAN: No
FELICITY: Senti io non lo so cosa fai tutte le sere né dove vai, ma è evidente che vivi…vivi in un mondo completamente diverso, dove accadono delle cose strane e potenzialmente eccitanti, che servono come distrazione e questa sera ho bisogno di entrare in quel mondo, di venire con te, per piacere, ti sto implorando…
BEN: Va bene!

Felicity chiede a Elena e Julie di uscire con lei e Meghan
JAVIER: Scordatelo!
ELENA: No!
FELICITY: Andiamo ragazze, è esattamente quello che ci serve, ma scusa sei stata baciata ma non sai cosa fare con Sean, tu stai diventando pazza per colpa di Tracy… coraggio, seguiamo Meghan, ne abbiamo assolutamente bisogno, per favore, ci metteremo tutte eleganti, ci divertiremo…
JAVIER: Va bene
ELENA: D’accordo
FELICITY: Bene!!!

Javier si presenta a casa di Sean mentre le ragazze stanno per uscire
FELICITY: Arrivo! (Apre la porta) Javier cosa ci fai qui?
JAVIER: Oh accidenti, guardate che bel bocconcino. Sei una meraviglia. Hai intenzione di conquistare la città stasera?
FELICITY: (Ride) Si…
JAVIER: Oh Gesù, Giuseppe e Maria cosa vedo… questa sì che è vita. Io ho lavorato tanto e vivo in una topaia e voi vivete in una reggia?
FELICITY: E’ di Sean, la casa ha l’affitto bloccato…ma che ci fai qui?
JAVIER: Salve!
JULIE: Ciao ciao
ELENA: Salve
JAVIER: Oh cielo ma guardate, siete sempre più belle, che meraviglia. Cercavo Benjamin, sapete deve aiutarmi in una piccola commissione...
JULIE: E’ andato a fare jogging, tornerà presto
JAVIER: Oh va bene. Vuol dire che l’aspetterò. Allora dove state andando di bello?
ELENA: Ehm… al Tibon Club.
JAVIER: Oh! Al Tibon davvero?
FELICITY: Perché? Che c’è di strano?
JAVIER: Niente, niente, divertitevi... Voglio sperare che abbiate un’arma con voi!
FELICITY: Perché?!
JAVIER: Precauzione…

Le ragazze sono entrate nel locale
MEGHAN: Ehi! Ragazze restate qui e non mangiate niente di quello che vi offrono, chiaro?
(Le ragazze annuiscono e Meghan si allontana)
FELICITY: Allora non è tanto male vero?
ELENA: Fissiamo una regola per stasera: non si pensa a Ben, non si pensa a Sean e non si pensa a Tracy!
JULIE: D’accordo!
FELICITY: Ci sto!
ELENA: Bene!
(Meghan porta da bere alle ragazze)
MEGHAN: Bevete, bevete tanti di questi
FELICITY: Che cosa sono?
MEGHAN: Bonsai ghemon, tieni, non devi chiedere che cos’è, devi solo bere
JULIE: Che roba sarà?
ELENA: Proviamo!
FELICITY: Bene!
ELENA: D’accordo!
JULIE: Buttiamoci!

Ben e Javier da Dean & DeLuca
JAVIER: Non credi che questo anello sia esagerato? C’è una perla di Thaiti e dei diamanti. Non so se è adatto al mio adorato Samuel
BEN: Fa vedere. Sì… mi sembra un po’…
JAVIER: Cosa? Sgargiante? Dozzinale? Fa schifo…
BEN: Ecco si fa schifo
JAVIER: Si lo penso anch’io
BEN: Si
JAVIER: Aaah…dovresti sfogliare questo catalogo anche tu. Guarda questo, a Felicity starebbe molto bene!
BEN: No no no non è il caso, c’ho rinunciato
JAVIER: Oh non si rinuncia mai ai diamanti Benjamin…
BEN: No, non ai diamanti, a Felicity… Senti, io sono stufo, credimi, stufo di fare la figura dell’idiota, di essere respinto, non ne posso più…
JAVIER: No Benjamin, apri quegli occhietti che sono così carini, lei ti respinge solamente perché…ha paura della situazione, lo sai, ma ti ama…
BEN: Davvero? Allora che ci fa con Greg?
JAVIER: Ah…non lo sai? E’ finita…lui l’ha lasciata
BEN: Cosa?
JAVIER: Come una patata bollente, tra le mani naturalmente. L’ha buttata. (Breve pausa) Mmh, ok, andiamo
BEN: Dove? Dov’è che andiamo?

Le ragazze al locale devono, ballano e si divertono.
(Meghan balla su un cubo)
FELICITY: Sei forte!!!
ELENA: Ma che vuole fare?
FELICITY: Io non so dirvi il perché ma mi rendo conto che la sto ammirando
JULIE: Brindiamo al ballo di Meghan!
FELICITY: Alla salute di Earl!
ELENA: A una serata tra ragazze!
MEGHAN: (Rivolta a Felicity) Ehi, Earl vuole ballare con te ma gli ho detto che non hai il coraggio di farlo!
EARL: Avanti signore! E’ ora di lasciarsi andare! Forza!
FELICITY: Ora vi faccio vedere!
EARL: Ecco come si fa!
(Felicity balla con Earl)

Javier e Ben arrivano al Tibon Club.
JAVIER: Permesso, permesso per favore! (Rivolto ad un ragazzo all’entrata del locale) Ah…salve come va? Due grazie (Pausa) Scusami…tesoro? Sta a sentire piccolo, lo so che è il tuo mestiere essere freddo e distaccato, ma non devi giocare al signor intransigenza con me, vogliamo solo entrare, grazie. Va bene, ascolta, io non ho tempo da perdere ed ho una cosa importante da fare.
BEN: Dai andiamocene, c’è tutta questa gente che aspetta…
JAVIER: Io non mi arrendo a questo spilungone!
RAGAZZO: Se sei un ragazzo devi avere una ragazza per entrare
(Javier bacia ben)
JAVIER: Martedì festeggiamo il nostro 5° anniversario!
(Il ragazzo li fa entrare)
JAVIER: Grazie…
BEN: Ma che posto è? Che ci facciamo qui?
JAVIER: Stai calmo, non ti agitare, tra un momento te lo dico
(Javier si guarda intorno e vede Felicity)
JAVIER: Ah eccola, guarda laggiù!
(Ben vede Felicity che balla e anche lei si accorge di lui. Javier li porta fuori)
JAVIER: Per favore seguitemi. Qui va bene. Allora ditemi: chi vi vuole bene più di me? Nessuno, ecco chi! Io so che ci sono stati tanti dissapori e questioni fra di voi, specialmente in questi ultimi tempi, ma fatemi un piacere: parlate, anche per pochi minuti. Io torno dentro a bere qualcosa. Quei bonsai ghemon sono fantastici. Ah, scusatemi…
FELICITY: Non te l’ho mai detto ma…sono contenta che ti sei scusato con Greg
BEN: Già, appena in tempo per farmi prendere a pugni in faccia
FELICITY: Io intendevo prima di allora
BEN: Non importa. Me lo meritavo. Dire a Richard che Greg si drogava è stato un grosso sbaglio. Volevo punire Greg
FELICITY: Già…
BEN: Javier mi ha detto che tu e Greg non…
FELICITY: Si, noi non…si…è vero…
BEN: Se avessi saputo che eravate in crisi gli avrei restituito il pugno
(Ridono)

Javier al bancone del locale con un travestito (Bijoux).
JAVIER: Gli affari vanno bene come tutto il resto e quindi non sento il bisogno di continuare a lavorare. E tu in banca?
BIJOUX: Sai com’è… il lavoro è sempre duro!
JAVIER: Ah non parlarmene…
(Arriva Meghan)
MEGHAN: Ehi Javier… Ciao Bijoux.
BIJOUX: Ciao Meghan.
MEGHAN: Ehi tu, dov’è Felicity ?
JAVIER: Sta parlando con Ben là fuori.
MEGHAN: Ah questo no, vado a interromperli.
(Meghan si allontana)
BIJOUX: Secondo me ha qualche problema…
JAVIER: A me fa paura…
(Ben e Felicity continuano a parlare)
BEN: Quello che ti ho detto prima fuori della porta dell’appartamento non era… non era vero. Il mio modo di comportarmi con te non è un’abitudine e non è…neanche un ritornello.
MEGHAN: Ehi! Ehi! Dobbiamo andare!
FELICITY: Cosa?
MEGHAN: Andiamo da Earl!
(Rivolta verso Ben) Ciao
BEN: Ciao
MEGHAN: Andiamo. Ciao bello!
FELICITY: Ciao!
BEN: Ci vediamo più tardi Felicity capito? Ci vediamo dopo
FELICITY: Si, si, d’accordo, va bene.
BEN: D’accordo.

Le ragazze entrano nel negozio.
FELICITY: Ehi, voglio ringraziarti per prima, per avermi portata via da Ben. Stavo dimenticando lo scopo di questa serata.
MEGHAN: Mh, non c’è problema
FELICITY: Lo so che tu pensi che la nostra relazione sia ridicola, voglio dire la mia relazione con Ben, ma se non hai mai provato questo tipo di sensazione non puoi capire, non puoi giudicare…
MEGHAN: Io ho il mio Ben, capito? Quindi…
FELICITY: Earl…
MEGHAN: Non sto parlando di Earl! Greg!
(Greg entra nel negozio)
MEGHAN: Porca vacca! Questo è un segno divino!
FELICITY: No no no fermati, che vuoi fare?
MEGHAN: Vado a parlargli.
FELICITY: Ci siamo appena lasciati, capisci?
MEGHAN: Lo so e per questo è vulnerabile!
(Meghan si avvicina a Greg)
MEGHAN: Ciao
GREG: Ciao Meghan
MEGHAN: Ehm, noi siamo sposati
GREG: Cosa?
MEGHAN: Tu ed io, siamo sposati, la buca nella sabbia, facevi la prima elementare alla scuola Ash Barton, io ero grassa…molto grassa
GREG: Oh mio Dio
MEGHAN: Si sono proprio io. E’ passato qualche annetto...
GREG: Tu sei quella Meghan?
MEGHAN: Si. Senti non voglio sembrare troppo aggressiva come il mio solito, ma noi potremmo andare in un parco giochi e fare un’altra…buca nella sabbia?
(Greg ride)
MEGHAN: No sul serio, perché non facciamo una buca nella sabbia?
GREG: Mi dispiace ma io no…non m’interessa ti ringrazio
MEGHAN: Non importa, va bene lo stesso, dovevo chiedertelo. Comunque ti avverto che avrai notizie dal mio avvocato… per gli alimenti!
(Meghan torna da Felicity abbondantemente triste)
MEGHAN: Adesso tocca a te, portami fuori
FELICITY: Io so di un posto dove… dove c’è una festa.
MEGHAN: Portamici!

Le ragazze vanno alla festa di Richard.
MEGHAN: Sai che ti dico? Gli uomini non ci servono! Possiamo uscire e spassarcela benissimo anche senza i ragazzi.
FELICITY: Certo! E sai che ti dico io? Abbiamo ottenuto molto quest’anno: siamo diventate consulenti interne!
MEGHAN: Si e anche molto in gamba
FELICITY: Assolutamente! E oltretutto io mi sono candidata al consiglio studentesco
MEGHAN: E hai perso!
FELICITY: E’ vero, è vero, ma voglio dire…anche se perdiamo, anche se non vinciamo non facciamo drammi, sopravviviamo
MEGHAN: Certo! Siamo donne!
FELICITY: Già
MEGHAN: E quindi siamo forti!
FELICITY: Assolutamente
MEGHAN: Siamo sorelle che badano a se stesse come Aretha Franklin!
FELICITY: Come Aretha Franklin!
MEGHAN: Brindiamo!

Ben e Javier parlano sul marciapiede
JAVIER: Ora facciamo le prove. Tu sei Samuel e io ti chiedo: “Noi dovremmo passare la vita insieme, tutta…Samuel vorresti sposarmi?”
(Nel frattempo passa una signora)
BEN: (Imbarazzato dalla situazione) Salve…
SIGNORA: Salve…
BEN: Si certo che voglio, si
JAVIER: Ah sapessi come mi rendi felice”
(Breve pausa)
BEN: Allora tu e Samuel, voi due siete veramente felici!
JAVIER: Oh si, come due piccioncini nel nido. Però non è stato sempre così, sai?
BEN: No?
JAVIER: No, abbiamo avuto momenti molto difficili, alla "Dynasty" per capirci. Io ero Alexis.
(Ben ride)
JAVIER: E poi una volta l’ho anche tradito...
BEN: Davvero? L’hai tradito?
JAVIER: Si una volta sola, con l’addetto alla consegna dell’acqua…Otis
BEN: E allora cos’è successo? Ti ha perdonato subito?
JAVIER: Oh no magari! Ho dovuto dimostrare che ero di nuovo degno
BEN: E che cosa hai fatto?
JAVIER: E’ personale, non posso dirtelo, andiamo! Ogni uomo deve trovare il suo modo… per dimostrare il suo amore sincero. Allora pensi che Samuel vorrà sposarmi?
BEN: Beh, se è in gamba sì.
JAVIER: Benjamin, questa è la cosa più dolce che tu mi abbia mai detto (e lo abbraccia)
BEN. Sì, sì…

Julie, Elena, Felicity e Meghan al tavolo alla festa di Richard.
FELICITY: Questa è la nostra serata! Andiamo ancora a ballare!
JULIE: Ma scusa non hai detto che dopo devi incontrati con Ben?
MEGHAN: No, non hai bisogno di Ben
ELENA: Niente Ben, no!
JULIE: No!
FELICITY: No, va bene, non ho bisogno di Ben! Oh mio Dio, non ho bisogno di Ben! Scusatemi, c’è una cosa che devo sbrigare. Vado subito ad occuparmene!
ELENA: Ricorda! Sei una donna indipendente!
FELICITY: Lo so, scusami…
JULIE: Dove vai?
FELICITY: Ad occuparmi di quella faccenda
JULIE: Io ho fame, ho ancora fame!

Felicity lascia a Ben un messaggio sulla segreteria telefonica
FELICITY: Ben sono io! Ehm, ti ho chiamato perché…perché voglio dirti che noi non ci vedremo stasera.
Il fatto è che io…io non ho bisogno di te, quindi noi non dobbiamo stare insieme stasera, né stasera, né mai, non possiamo stare insieme perché…perché io non mi fido di te e non riusciremo a cambiare mai questo fatto! Non posso tornare indietro e cancellare tutto quello che è stato.
Io non ti permetterò di incasinare di nuovo la mia vita, quindi io credo che noi, tu ed io, non dobbiamo neanche vederci, nemmeno come amici, e questo fino a quando non avremo in qualche modo superato tutti e due questa nostra incresciosa situazione e per questo, visto che purtroppo noi due abitiamo nello stesso luogo, io ho deciso che mi trasferisco domani, mh, per questo ti ho chiamato. Ti ho chiamato soprattutto per dirti questo che…tu ed io…non potremo stare insieme mai…

Felicity e Meghan al bagno la mattina dopo la serata di baldoria.
MEGHAN: Ciao
FELICITY: Buongiorno…ho mal di testa…
MEGHAN: Mh…anch’io…
FELICITY: E’ stato divertente
MEGHAN: Da morire
FELICITY: (ride) Aretha…
MEGHAN: Già. Sai cosa sto pensando però?
FELICITY: Cosa?
MEGHAN: Che…quando abbiamo bisogno degli uomini è esattamente il momento che dovremo stare con loro. Non so se capisci...
FELICITY: Sì, credo di sì. Io per tutto questo tempo ho respinto Ben dicendo che di lui… che di lui non potevo fidarmi, ma la verità è che era di me che non mi fidavo, voglio dire io credevo di non… di non potercela fare, ma posso invece e questa è la prova. Ben mi ha spezzato il cuore all’inizio di quest’anno, ma io l’ho superato. E’ esattamente quello che dicevi tu ieri sera, ricordi? Di come abbiamo ottenuto tante cose, di come abbiamo superato tante prove, ma questo per loro non ha importanza. Possono dire quello che vogliono: Greg, Ben o chiunque altro, quello che è importante, quello… quello che conta è riuscire a star bene da sole. Tu ieri sera dicevi che non ho bisogno di Ben per sopravvivere ed è proprio per questo che sono pronta a stare con lui
MEGHAN: Hai del dentifricio qui…
FELICITY: Cosa? Oh mio Dio, il messaggio!
(Corre in soggiorno)
SEAN: Ehi! Buongiorno!
ELENA: Basta non urlate!
SEAN: D’accordo ma questa è casa mia, non dimenticarlo!
ELENA: Sto per vomitare...
(Felicity cancella il messaggio sulla segreteria telefonica)
FELICITY: Grazie a Dio…
ELENA: Felicity che c’è, che stai facendo?
FELICITY: Niente
ELENA: Che diceva il messaggio?
FELICITY: Una cosa che Ben non doveva sentire.
SEAN: L’ha già sentita.
FELICITY: Cosa? Quando?
SEAN: Prima che voi tornaste ieri sera l’ha sentito ed è uscito. Non l’ho più visto da allora..
FELICITY: No! No!

Felicity va da Dean & DeLuca.
FELICITY: Javier, Ben è qui?
JAVIER: Ah no! Oggi non viene. Si è fatto annullare il turno.
FELICITY: Ha detto perché?
JAVIER: Non lo so. Norma ha preso il messaggio
FELICITY: L’avrà fatto perché non vuole più lavorare con me. Credo di aver fatto un vero casino ieri sera.
JAVIER: Possiamo per un momento non parlare di te e parlare di me? Ho una notizia esplosiva! Samuel ha detto sì!
FELICITY: Oh mio Dio! Javier è fantastico! Congratulazioni!
JAVIER: Oh grazie! E’ meraviglioso vero? Ora mi aspetta un matrimonio memorabile. Tieniti libera è?
FELICITY: Certo!
(Ben entra nel locale)
BEN: Ciao
FELICITY: Ciao
BEN: Sai io ho camminato tutta la notte cercando di scoprire come potevo dimostrarti che puoi fidarti di me, che sono cambiato. Per questo sono qui. Ma non so come fare, ho esaurito tutte le parole. Allora ho cercato di ricordare qual è stato il momento…ricordare qual è stata la volta in cui ho fatto la cosa che non dovevo fare e ho capito che è stata la sera che dovevamo andare a vedere un film insieme. Ti ricordi che film?
FELICITY: “Tempi moderni” di Charlie Chaplin. Si, mi ricordo
BEN: E io non sono venuto
FELICITY: Si, ricordo anche questo
BEN: Lo sai dov’ero quella sera? Ero sul traghetto per Staten Island da solo, andavo avanti e indietro, stavo scappando. Questa è la cosa che ho continuato a fare, da quando sono nato: scappare. Ma sono stufo di scappare. Il tuo messaggio di ieri sera mi ha fatto ricordare dove e quando avevo sbagliato. Al “Brian Park”, lì c’è quel cinema all’aperto dove non sono venuto Vorrei cambiare quel momento. Ho telefonato in giro e ho trovato questo in un posto nel New Jersey. (Felicity apre una busta) Lo sai cos’è?
FELICITY: Si, si…quel film dentro una scatola
BEN: No, questa è la macchina del tempo…
Felicity e Ben guardano il film sul tetto dell'appartamento e teneramente si baciano.


Il cast di "Felicity"

Felicity © 1998/2002 Imagine Television - Touchstone Television - WB Television
Felicity World © 2001/05 Antonio Genna
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