Il mondo dei doppiatori - Le interviste

SUSANNA FASSETTA:
il mio passato e il mio presente


In esclusiva per il sito IL MONDO DEI DOPPIATORI, una pagina autobiografica scritta nell'ottobre 2002 da Susanna Fassetta, doppiatrice di numerosi personaggi tra cui Sophie Marceau in "Il tempo delle mele" e Demi Moore in "Il settimo segno", che da alcuni anni ha lasciato l'Italia e il mondo del doppiaggio.
Cliccate qui per leggere la scheda dedicata a Susanna Fassetta presente nel sito "Il mondo dei doppiatori".

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Che dire di me? Ho cominciato a doppiare a tre anni a Milano, dove vivevo, per una pubblicità in cui una bimba parlava con Calimero. Da allora non ho mai smesso, fino al momento in cui ho lasciato l’Italia.
A 15 anni, dato che Milano mi aveva dato tutto in termini di doppiaggio, moda, pubblicità e trasmissioni radiofoniche (tra cui di grande successo "Il miniclub" condotto con mio fratello Christian su Radio MonteStella nel 1975/76 - era anche il periodo dei "Piccoli amici di Susanna" condotto da me su Rete 4), un giorno ho deciso di trasferirmi a Roma, più che altro perché volevo fare teatro.
Mia madre non mi ha mai ostacolato e ha accettato di seguirmi con mio fratello
Christian (anche lui attore e doppiatore).
A Roma ho continuato a doppiare, ovviamente facendo un grande salto di categoria e ho cominciato anche a lavorare in teatro. Il mio debutto è stato con Patroni Griffi al Piccolo Eliseo, in uno spettacolo scritto da Enrico Vanzina: "Bambini Cattivi" (1980), per poi seguire con "Il lebbroso" di Giancarlo Menotti al Festival dei due Mondi di Spoleto, accanto a Emilio Bonucci e con mio fratello Christian, fino all’ultimo spettacolo, "Giulietta e Romeo", regia di Giancarlo Cobelli, con Alida Valli nella parte della nutrice. Io facevo Giulietta, ed e’ stata una tournee per tutta Italia durata un anno, una grande esperienza. Dopo Giulietta, ho lasciato il teatro.
In televisione, come attrice, a parte la conduzione dei programmi "Biancaneve e i sette discoli" (una specie di Hit Parade per bambini trasmessa da GBR per tre anni) e "Disco Ring Estate" (programma settimanale serale sulla Rai, in diretta), ho girato "Eleonora" con Giulietta Masina, "Inverno al mare" (regia di Silverio Blasi), "Il piccolo alpino", ed ero una dei protagonisti nella serie di Pupi Avati "Proibito ballare".
Per il cinema ho girato il film "Storie di vita e malavita" per la regia di Carlo Lizzani e "L'ultimo giorno" (Amasi Damiani), per il quale mi è stata assegnata una targa come migliore attrice.
Per la radio, fu un gran successo a suo tempo "La villa dei melograni", lunghissimo sceneggiato radio in onda su RadioDue Rai per la regia di Francesco Anzalone.

Per quanto riguarda il doppiaggio, sono talmente tante le cose famose che ho doppiato che sinceramente non me le ricordo..... Ci proverò.....
Oltre a Sophie Marceau in "Il tempo delle mele" 1 e 2 (sono anche stata invitata da Pippo Baudo nella sua trasmissione, dove ho conosciuto Sophie Marceau), sono da ricordare Demi Moore nel film "La settima profezia", Sandrine Bonnaire (non ricordo il titolo del film, la direzione era di Rodolfo Bianchi), Linda Blair (??? è passato troppo tempo..). Ho doppiato la protagonista di "In compagnia dei lupi", "Amityville Horror", "Lo zoo di vetro"...
I direttori con cui più lavoravo erano Rodolfo Bianchi, Elisabetta Bucciarelli, Gino La Monica, Massimo Giuliani, CVD (uh, quante serie ho doppiato con loro!), CDL, SAS, DOPPLER... mi sembra di fare grossi torti a non ricordarmi gli altri nomi!

Arrivando al punto del perchè ho lasciato l’Italia e il mio lavoro... domanda da un milione di dollari!
Credo che in sostanza fosse il bisogno di capire di più me stessa. Quando si recita fin da piccoli e si passa da un personaggio all’altro, soprattutto se come me ci si "porta il personaggio a casa" (cosa sbagliatissima)... ero arrivata al punto di non capire più chi era Susanna, fuori dalle scene, nella sua vita privata. Contemporaneamente, sentivo l’esigenza di stare all’aria aperta, a contatto con la natura... Ho una passione viscerale per i cavalli, da sempre. In quel tempo comprai un magnifico purosangue femmina di due anni e con lei cercavo di passare tutto il mio tempo libero, che non era mai abbastanza. Poi all’improvviso, ho deciso di prendermi una lunga vacanza e di viaggiare. Dopo due mesi a Bali in Indonesia, mi resi conto che l’Italia mi stava stretta, mi rendeva nervosa e il ritorno in patria era motivato solo dal rivedere la mia cavalla, Empripjat. Ho resistito un altro po’, poi ho viaggiato ancora, tornando in Thailandia, nel Borneo, Malesia, Singapore....finché un giorno in città ho sentito un tale stato di ansia, soffocamento da traffico... non lo so, ho deciso di andarmene per sempre.
Ormai la mia carriera mi aveva dato tanto, premi, soddisfazioni e anche qualche delusione. Avevo trent'anni e lavoravo da 27. Ho deciso che avevo avuto la fortuna di avere già una carriera pur essendo ancora giovane. Poteva essere l’occasione di cominciare un’altra vita e di dedicarmi alla natura e agli animali.
Ho scoperto che non potevo trasferirmi a Bali con Empripjat, così decisi quasi per la Tunisia dove avevo trovato un bel posto e poi, all’ultimo momento, strane coincidenze (ma tu ci credi alle coincidenze?) mi hanno dirottata nella Repubblica Dominicana.
Non posso dire che il passaggio sia stato completamente indolore, ovviamente mi prendevano nostalgie profonde per il mio lavoro, il palcoscenico, le sale di incisione....Ricordo che in un giorno di crisi stavo per decidere di trasferirmi in Canada, dove avevo ricevuto un’offerta di lavoro in una rete televisiva, ma una notte, in uno strano momento di ispirazione, ho scritto una storia per il teatro che poi ho messo in scena qui e che ha avuto un inaspettato successo. A questo ne sono seguiti altri tre. Ho capito quindi che potevo trasmettere quello che sentivo in qualunque Paese e in qualunque lingua e la nostalgia si è affievolita, anche se non è mai scomparsa.
Nel frattempo ho avuto il tanto sognato ranch, dove ho cavalli che ho salvato da brutte situazioni e che ora sono uno più bello dell’altro e, soprattutto, felici. La mia purosangue, che mi ha seguito dall’Italia, ha ora 19 anni ed è ancora in gran forma, con una figlia di 5 anni, Endless Love. Sono stata varie volte negli Stati Uniti ad imparare nuove tecniche di addestramento e di dialogo con i cavalli (quello che chiamano "Horse Whisperer") e ho avuto modo di conoscere persone estremamente interessanti e di vivere esperienze importanti. I miei cavalli non sono in vendita e ciò che faccio non è a scopo di lucro, per cui sono poche le persone che mi comprendono, ma io sono felice. Oh, non credere che tutto questo sia così semplice! I cavalli costano se si vuole mantenerli bene
J; ho dovuto rimettermi a lavorare, in una società di traduzioni americana con sede nella Repubblica Dominicana e ne sono diventata la direttrice generale. Ho anche organizzato per tre estati consecutive dei "summer camp" per bambini, dove insegnavo loro a montare e a prendersi cura di un cavallo. Uno dei miei sogni nel cassetto è quello di aprire un centro di riabilitazione equestre per bambini ed ho già cominciato a cercare appoggi (ma so che ci vorrà parecchio tempo, dato che è qualcosa di sconosciuto in questo Paese). Con me vivono anche 5 cani e 4 gatti, scusa ma so che ci rimarrebbero male se sapessero che ho dimenticato di menzionarli J.

Attualmente la cosa più importante: ho appena iniziato una nuova avventura, sei mesi fa sono diventata mamma di un bel maschietto di nome Simon che sta felicemente assorbendo tutto il mio tempo e i miei pensieri! Mio marito, un istruttore subacqueo canadese, che vive qui da otto anni, mi ha iniziato alle meraviglie delle immersioni l’anno scorso, prima che rimanessi incinta di Simon, e sento quindi che ci sono ancora tante cose che voglio vedere e conoscere...

Ho imparato così tanto su me stessa, la vita e la comunicazione con il regno della natura che non mi pento della scelta fatta dieci anni fa. Certo, non chiudo mai le porte alle novità e a ciò che la vita mi offre, quindi non posso dire che non tornerò mai più a vivere in Italia. A Pasqua, una mia collega mi ha chiamato e mi ha detto: "Ma quando torni che ci manchi?" come se me ne fossi andata solo da qualche settimana, e mi ha fatto un infinito piacere, non lo nascondo. Chissà, forse un giorno...


© 2002/05 Antonio Genna - IL MONDO DEI DOPPIATORI, le interviste
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