AntonioGenna.net presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI

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Il mondo dei doppiatori - Zona Cinema

"Nowhere Boy"

Manifesto originale del film Manifesto italiano del film

TITOLO ITALIANO: "Nowhere Boy"
TITOLO ORIGINALE: "Nowhere Boy"
REGIA: Sam Taylor-Wood
SCENEGGIATURA: Matt Greenhalgh
BASATO SUL LIBRO "Imagine: Growing Up with My Brother John Lennon" di Julia Baird
MUSICHE: Alison Goldfrapp, Will Gregory
PRODUZIONE: G.B. / CANADA 2009
DURATA: 98 minuti

PERSONAGGI	INTERPRETI	DOPPIATORI
JOHN LENNON	Aaron Johnson	ALESSIO NISSOLINO
PAUL McCARTNEY	Thomas Brodie Sangster	GABRIELE PATRIARCA
MIMI SMITH	Kristin Scott Thomas	ROBERTA PALADINI
JULIA LENNON	Anne-Marie Duff	CHIARA COLIZZI
BOBBY DYKINS	David Morrissey	ANTONIO PALUMBO
PETE SHOTTON	Josh Bolt	ALESSIO PUCCIO
GEORGE HARRISON	Sam Bell	MATTIA NISSOLINO
STAN PARKES	James Michael Johnson	FABRIZIO DE FLAVIIS
ERIC GRIFFITHS	Jack McElhone	JACOPO BONANNI
NIGEL	Daniel Ross	STEFANO DE FILIPPIS
LEN	Frazer Bird	JACOPO CASTAGNA
ROD	James Jack Bentham	MANUEL MELI
GEORGE TOOGOOD SMITH	David Threlfall	LUCA BIAGINI
JIMMY TARBUCK	Christian Bird
MICHAEL FISHWICK	Andrew Buchan
MARIA KENNEDY	Ophelia Lovibond
DANIEL ROSS	Nigel Whalley
ALF LENNON	Colin Tierney

EDIZIONE ITALIANA: ANTONELLA CANTURI (01 Distribution)
DOPPIAGGIO ITALIANO: CAST DOPPIAGGIO srl (2010)
SONORIZZAZIONE: CDC SEFIT GROUP
DIALOGHI ITALIANI: VALERIO PICCOLO
DIREZIONE DEL DOPPIAGGIO: MASSIMILIANO ALTO
ASSISTENTE AL DOPPIAGGIO: MIKI BARBERA
FONICO DI DOPPIAGGIO: FABRIZIO SALUSTRI
FONICO DI MIX: ALESSANDRO CHECCACCI

ALCUNE NOTE SUL FILM
a cura di Alessandro

Il film è uscito nelle sale italiane venerdì 3 dicembre 2010 su distribuzione 01 Distribution.
Questo film basato sull'età giovanile di John Lennon, si potrebbe considerare il capitolo iniziale di una "trilogia biografica" seguito da "Backbeat, tutti hanno bisogno d'amore" (1994), che tratta gli anni dei Beatles ad Amburgo e "Lennon Naked - Essere John Lennon" (2011) incentrato sul periodo in cui Lennon conobbe Yoko Ono e preludio dello scioglimento della band; naturalmente però questa ipotetica trilogia è solo una soggettiva considerazione legata alla cronistoria del musicista e i Beatles, infatti i tre film hanno in comune solo il nome dei personaggi principali (i Beatles appunto) e niente più.
In linea di massima il susseguirsi degli eventi è abbastanza fedele ma la vicenda è troppo romanzata. Si può infatti avere l'impressione che certe situazioni e alcuni dialoghi siano stati accuratamente arricchiti di fronzoli allo scopo di riempire momenti potenzialmente vuoti o trascurabili della quotidianità o, viceversa scremando da alcune situazioni impegnative o forvianti facilitando sia la realizzazione sia la fluidità della narrazione. Ne consegue un film elementare e immediato in cui son ben nitidi i contorni della vita di provincia britannica dei primissimi anni sessanta, la ricerca della serenità dei giovani attraverso il riscatto e (nel caso del giovane Lennon) la gloria, e la forgia del temperamento ribelle del protagonista. Infatti sono molto facilmente intuibili le cause note a agli storici e ai critici, nonché ai fan dei Beatles, che motivarono il suo carattere difficile e provocatorio croce e delizia per sè e il suo pubblico.
Essendo un film basato esclusivamente o quasi sulla vita privata del futuro "scarafaggio", sulla sua adolescenza, il rapporto con i familiari, con sua zia Mimì in primis, e successivamente su quello breve e tragicamente interrotto con sua madre Julia, la vicenda appare statica come se non succedesse mai nulla non fosse per qualche sporadico spregiudicato corteggiamento alle coetanee, i prematuri litigi con Paul (pura invenzione degli sceneggiatori) e la deliberatamente fantasiosa genesi di qualche brano musicale.
Gli interpreti son risultati all'altezza di quello che in realtà appare dunque un film per la tv e non un prodotto cinematografico che potrebbe riguardare chiunque, non solo John Lennon.
A conferma di tutto ciò il film non ottenne il successo auspicato a priori proprio per la troppo ambiziosa idea di voler semplificare un periodo non facile per il personaggio principale visto poi fin dove sia arrivato.
Persino il finale che vede Lennon partire per Amburgo è immotivato dal momento che piuttosto che dovuto alla ricerca della futura gloria, la sua partenza sembrerebbe più una fuga dalla vita fino a quel momento vissuta pregna di sofferenze e voglia di riscatto.
Tutti sappiamo come poi son andate le cose, chi sia diventato John Lennon, del suo ruolo importante ma non di unico leader nei Beatles dello scioglimento della band e della sua tragica morte, ma a prescindere da ciò il prodotto può esser apprezzato se non altro come ulteriore tentativo di spiegare carattere e genialità di Lennon.
Non è infatti un film da buttar via, tutt'altro. Ci sono delle sequenze pregevoli come innanzitutto la scena d'apertura è un chiaro omaggio a "A Hard Day's Night" (1964) nella quale Aaron Johnson (Lennon) corre a perdi fiato sulle note distorte dell'accordo iniziale del brano "A hard day's night", proprio come avviene all'inizio del film omonimo che ovviamente però vede i Fab Four che scappano dai fan di corsa. In particolare in quella scena George Harrison scivola e cade, mentre in "Nowhere Boy" è lo stesso Lennon a cadere e svegliarsi bruscamente dal proprio sonno. Molto apprezzabili sia i costumi accuratamente scelti in perfetto british style dei primi anni '60 oltre che la strumentazione musicale risulta altrettanto al passo coi tempi.
Anche se inventato è comunque toccante il sentimento di complicità a fondamento della vera amicizia che unisce John e Paul che divennero grandi amici oltre che collaboratori ma non in quel momento e ancor meno in quelle circostanze.
Il titolo stesso del film può esser considerato un omaggio: esso infatti può esser riconducibile al brano "Nowhere Man" brano relativo al periodo psichedelico del gruppo, presente nell'album "Rubber Soul" (1966) ben sfruttato nelle vicende del lungometraggio d'animazione "Yellow Submarine" (1969) in cui - l'uomo da nessun luogo - là riferito a un essere fantastico, in realtà riconducibile, forse, allo stesso Lennon, alla sua attitudine per i giochi di parole e le sue suggestioni immaginifiche dovute all'uso di sostanze acide. Pertanto con il titolo - il ragazzo di nessun luogo - si intravvede il tentativo di denotare il senso di smarrimento e la ricerca di un proprio posto di rilievo nel mondo da parte del combattuto giovane Lennon, anche se ancora una volta si potrebbe maliziosamente far risalire la scelta del titolo alla necessità di accattivare più pubblico possibile, magari dando una vena misteriosa mai esistita nella realtà e nel film stesso.

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