"Great Balls of Fire! - Vampate di fuoco"

• TITOLO ITALIANO: "Great Balls of Fire! - Vampate di fuoco"

• TITOLO ORIGINALE: "Great Balls of Fire!"

• REGIA: Jim McBride

• SCENEGGIATURA: Jim McBride, Jack Baran

• BASATO SUL LIBRO DI Myra Gale Brown e Murray Silver Jr.

• PRODUZIONE: USA 1989

• DURATA: 100 minuti

• ALTRE VOCI: VITTORIO AMANDOLA, RENATO CORTESI
• DOPPIAGGIO ITALIANO: S.A.S. Società Attori Sincronizzatori
• DIREZIONE DEL DOPPIAGGIO: RENATO CORTESI

RECENSIONE
a cura di Fabio Stellato

Il racconto dei primi anni di carriera di Jerry Lee Lewis, ventenne pianista di talento che scalò i vertici di tutte le classifiche americane miscelando il rhythm and blues e il boogie-woogie e dando vita ad un rock and roll selvaggio tutto personale accompagnato da testi che scandalizzarono non poco una certa borghesia puritana.
Tutto comincia nel 1956 quando presenta la sua musica a Sam Phillips (lo scopritore di Elvis) che lo lancia sul mercato;nel giro di un anno riesce a contendere ad Elvis il titolo di re del rock.
Nel frattempo si sposa in gran segreto con Myra Gale,la figlia tredicenne del cugino.
Quando nel 1958 arriva in Inghilterra per promuovere il suo disco, la stampa inglese,venuta a sapere del matrimonio, lo attacca duramente sbattendolo in prima pagina come un mostro sfruttatore di bambini; tornato in patria , anche i suoi fans, indignati,lo abbandonano e per lui comincia un periodo disastroso con la discesa vertiginosa nelle classifiche e il rifugio nell'alcol e nella droga fino a quando sua moglie non gli annuncia di aspettare un bambino.
Il film finisce cosi,ma la vita di Jerry Lee Lewis continua in modo disastroso con il figlio in questione che nel 1962 a 3 anni muore annegando in piscina, anni dopo a 19 anni muore in un incidente stradale l'altro suo figlio, ma altri lutti segneranno la sua vita come le morti della 5a e della 6a moglie (si è sposato 7 volte, il matrimonio durato più a lungo ,12 anni, è il terzo, quello con Myra Gale).
Tratto dal libro di Myra Gale Brown è un film che si può tranquillamente definire elegante, nonostante Jerry Lee Lewis di elegante avesse poco,dove Dennis Quaid sembra trovarsi particolarmente a suo agio nel fare la parte del divo tutto genio e sregolatezza. Jim McBride,r egista sconosciuto ai più in Italia ma che gode di ottima considerazione nel panorama del cinema indipendente americano,nonostante alcune scene non fossero proprio originalissime,quasi banali (la telefonata tra J.L. Lewis e Myra),è riuscito a rappresentare in maniera forse semplicistica ma sicuramente efficace il triennio più intenso di una star che ha scandalizzato il mondo, sottolineando senza troppi pietismi le sue sofferenze interiori. Film consigliato non solo a chi ha amato Jerry Lee Lewis, ma anche a chi non lo ha mai stimato....e chissà che non cambi idea!!!!

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