Il mondo dei doppiatori - Zona Cinema

"Backbeat - Tutti hanno bisogno d'amore"

Manifesto originale del film


PERSONAGGI

INTERPRETI

DOPPIATORI

STUART SUTCLIFFE

Stephen Dorff

ALESSIO CIGLIANO

JOHN LENNON Ian Hart MARCO BOLOGNESI
PAUL McCARTNEY Gary Bakewell GIORGIO BORGHETTI
GEORGE HARRISON Chris O'Neill GUIDO PENNE
PETE BEST Scot Williams PATRIZIO CIGLIANO
ASTRID Sheryl Lee ROBERTA PELLINI
KLAUS VOORMANN Kai Wiesinger VITTORIO GUERRIERI
ARTHUR BALLARD Rob Spendlove  

UN COMMENTO AL FILM
a cura di Alessandro

E' un film evocativo gli esordi dei Fab Four ancora prima di divenire celebri.
La vicenda è incentrata sulla forte amicizia tra John Lennon, fondatore e leader della band e Stuart Sutcliffe, primo bassista e la storia d'amore tra quest'ultimo e la fotografa tedesca Astrid.
Il carattere fin troppo cinico e arrabbiato di Lennon evidenziato nel rapporto di amore-odio nei confronti di Astrid viene esaltato dall'inequivocabile gelosia nutrita da John nei confronti di lei. Storicamente si attribuiscono a quest'ultima sia il cambiamento di look dei futuri Beatles sia l'uscita di Stu dal gruppo per tentare il successo in campo artistico.
A far da cornice al quadro di insieme la mentalità dei giovani in relazione alla realtà di provincia povera di opportunità, contrapposta ad un mondo più vasto ricco di esperienze pronto a soddisfare la voglia di sfondare, vera ossessione per Lennon e McCartney, e diventare delle rockstar immortali adorate dalle folle di tutto il mondo.
Le ambientazioni, estremamente semplici e tutto sommato povere, contribuiscono ad esaltare i caratteri dei personaggi ben scolpiti e molto ben interpretati dal cast discreto specie per somiglianze somatiche con alcuni dei personaggi sia principali che secondari.
La sceneggiatura è pregevole nei dialoghi e nella cronologia delle scene oltre allo sviluppo degli eventi relativi alla vicenda.
Ne risulta un film godibile con slanci di romanticismo e brevi gags scanzonate dei protagonisti.
Esistono però alcune piccole lacune specie dal punto di vista cronistorico:
Innanzitutto l'esperienza di Amburgo fu per i futuri Beatles una delle tante che seppur estremamente significativa, non fu certo quella culminante con il successo discografico semmai determinò la formazione definitiva della band che rimarrà invariata fino allo scioglimento.
Nonostante la colonna sonora sia eccellente per scelta dei brani e per l'esecuzione degli stessi, essa viene tuttavia realizzata in chiave poco in accordo coi costumi dell'epoca; inoltre alcuni dei brani sono anacronistici, infatti sarebbero posteriori alla fondazione ufficiale della band e presenti addirittura nel secondo LP: With the Beatles del 1963.
Allo scopo di nutrire ulteriormente l'immagine da leader di John Lennon, vengono a quest'ultimo attribuite caratteristiche quasi manageriali per il proprio gruppo, oltre che l'interpretazione da solista di brani come Long Tall Sally, in verità uno dei primi cavalli di battaglia di Paul McCartney dotato di toni e sonorità vocali più alte. E' ovvio che certe scelte hanno sacrificato la realtà dei fatti per far ruotare tutto su Stu, Astrid e John.
Infine la scena rievocativa la loro prima incisione con Tony Sheridan viene attribuita ad una specie di battesimo discografico come Beatles, mentre in quel momento il complesso ancora non si chiamava così. Ringo Starr entra stabilmente a far parte della band solo al momento delle prime incisioni per Please Please Me, primo LP ufficiale del 1962, mentre il primo 45 giri Love Me Do, vede alla batteria Andy White.
Pete Best lasciò il gruppo a causa di scarso inserimento caratteriale più che per non elevato rendimento artistico. Infatti la scelta su Ringo si deve alla sua verve più in sintonia col resto del gruppo.
La morte di Sutcliffe avvenne un mese prima l'uscita del disco suddetto, mentre nel film è posteriore al lancio nel mercato discografico dei suoi ex compagni. Infine alcuni degli strumenti utilizzati non corrisponderebbero a quelli esistenti in commercio o per lo meno suonati nei primi anni '60 (la stessa batteria di Best è composta da troppi pezzi mentre è perfettamente intuibile dai diversi video di repertorio che fosse composta dagli elementi basilari). Il suono emesso e le relative amplificazioni degli strumenti son troppo potenti per le possibilità sopratutto economiche del momento.


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